Destino
Destino... destinazione... meta prefissata...
Il destino come aiuti "esterni" (anche se poi sarebbe da verificare quanto esterni...) che ci danno una mano ad arrivare dove avevamo già scelto e stabilito, prima ancora di arrivare qui e dimenticarlo... Curiosa anche l'assonanza destino-destare... devo "svegliarmi" per arrivare, per compiere il mio destino? |
Secondo la mitologia greca c'erano tre dee che presiedevano al destino degli uomini: Cloto (la filatrice), Lachesi (la misuratrice)e Atropo (colei che non si può evitare) (conosciute anche collettivamente come Moire presso i greci e Parche presso i Romani).
Il destino è quindi il filo che Cloto tesse, Lachesi misura e Atropo recide. Nemmeno Zeus poteva opporsi al loro volere. Stando all'etimologia comunque, il destino è un qualcosa di fissato, di stabilito....ma se è fisso e stabile può anche essere un punto d'appoggio...o no? |
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destino - destro ... |
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eh beh ..... e me la lasci così ????? spiega, che non ci arriva la mia capocetta ! martello.: |
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:)
Destino => DNA => somma di evoluzione (personale)?... 8-)
Facendo un ragionamento grossolano... la scienza ci fa' sapere che dentro al nostro DNA vi e' la storia dell'evoluzione... intendendo le vite passate... ma che sta' dicendo?... parla di reincarnazione?...hihihihihihihistrabuzza: sabato fa' luna piena |
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:C: |
A me piace più così: DESTINO come DESTINAZIONE. Chi la sceglie la destinazione? Noi, dopo che vediamo cosa può offrirci la Realtà. Ma anche la Realtà può indicarci una destinazione possibile, attraverso un appello, cui possiamo corrispondere oppure no. Quindi DESTINO che si sceglie liberamente, secondo la propria volontà, ma anche responsabilità, perché ogni nostra scelta ha delle conseguenze non solo per noi ma anche per gli altri. Se la Realtà ci ha indicato attraverso il suo appello silenzioso una possibile strada e noi non la percorriamo, inutile poi prendersela con il destino infame: abbiamo perduto (liberamente, magari per paura o viltà o pigrizia o quant'altro) un'occasione, o forse L'OCCASIONE della nostra vita, e buona notte al secchio! Ovviamente le conseguenze non sono letali, se è vero che la vita è infinita e se proprio vogliamo che si ripresenti l'occasione ora perduta, forse in un'altra vita (sempre che esista!) riusciremo a coglierla. Sennò, pazienza, ci accontenteremo di un gradino inferiore, cogliendo in questa vita un'altra occasione. Ma se di quest'ultima siamo scontenti e rivogliamo la prima... allora è meglio attendere la prossima esistenza (se non c'è un secondo appello in questa vita)... alimentando quelle energie necessarie per avere la forza di dire di sì, nella esistenza successiva, priva però del ricordo del fallimento dell'esistenza precedente. Un po' ingarbugliato, e sempre congetturale (non è certo che esista un'altra vita, almeno non è certo per me)... mi scuso dell'incasinamento.
manata.gif |
Ovviamente sono tutte teorie....sia quella della reincarnazione, sia quella del paradiso, sia qualsiasi altra credenza...
Forse a voi sembro un po' o tanto strana....ma la penso così, ognuno ha le sue idee e convinzioni, l'importante è che siano coerenti tra loro!!! le mie lo sono!!! |
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La coerenza, c'era da qualche parte una discussione che la smontava completamente. Comunque non è che siano tutte teorie, molte cose che derivano dalla tradizione sono state tramandate da chi le ha vissute ... un tempo era più facile conoscere questi Maestri, ora di loro ci resta la tradizione e mi piace pensare qualche Adepto. Sperimentare la tradizione non è sempre facile. Così però andiamo fuori tema ... Il destino, secondo me, è un punto di congiunzione tra una linea e l'altra ogni volta che si sceglie di seguire una strada oppure no. Alla fin fine se non siamo al di sopra del destino e quindi Uomini molto evoluti, trovo più importante preoccuparsi di seguirne i "consigli" di aprire gli occhi (destarsi) e seguire la via della mano destra (se è quello che intendeva Ray), vedere i segnali piuttosto che cercarne la fonte. Quella - la fonte del destino - penso arriverà appena ci si preoccupa di ascoltarlo. Comunque non sono affatto convinta che ogni uomo abbia un destino stabilito. che lo debba seguire. O che non possa farne a meno. :C: |
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Destra= futuro Sinistra= passato |
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Hai forse voluto parlare anche tu di congetture cioè ipotesi e hai usato impropriamente il termine "teorie"... o sbaglio? booh.gif Saluti da me (quasi nuovo arrivato) |
Va beh.....il senso si era capito!!!!!
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Se non vado errato a sinistra Dio mette i caproni (i dannati) e a destra le pecore (i salvi). La mano sinistra di Dio è quella della maledizione, la destra quella della sua benevolenza o misericordia (se non erro). Politicamente, beh... le cose non stanno propriamente così, ma questo è un altro discorso (ehehehe)! icon_mrgr: Se ho fatto qualche errore, mi si corregga pure o si integri, perché a me piace sempre la chiarificazione anche se mi porta alla consapevolezza di aver sbagliato. Così mi pare di scegliere la via destra! |
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Non c'è una via sbagliata di Dio ed una giusta. La via destra è un "metodo" come la via "sinistra". Tutto qua. Sono solo modi diversi di proseguire che portano per i più fortunati alla meta. Per i caproni e per i vari simbolismi sono, appunto, interpretazioni. Non ci sono maledizioni. Ma siamo fuori tema! |
"Stando all'etimologia comunque, il destino è un qualcosa di fissato, di stabilito....ma se è fisso e stabile può anche essere un punto d'appoggio...o no?"
no non credo che esista un destino fisso....ma una traccia di predisposizioni.... DESTINO-DESTINAZIONE hai la libertà di scegliere il percorso per arrivare a destinazione.... |
Cosa è il Destino? Chi non si è mai chiesto se esista o meno un destino, o se il destino in realtà ce lo creiamo da noi....
E' molto difficile stabilire cosa sia il destino, in realtà impossibile, certo se pensiamo al libero arbitrio, ognuno dovrebbe essere artefice del proprio destino...eppure capitano eventi nella vita ai quali sembra impossibile sottrarsi... Da quando tentai di darmi una qualche visione del destino, sempre più si formò una immagine nella mia mente...era quella di una nave che seguiva una sua rotta in mezzo all'oceano, io mi trovavo all'interno di quella nave e potevo andare in qualunque direzione volessi, ma non potevo cambiare la rotta di destinazione....un pò come dire libertà di scelta all'interno di ciò che è predestinato....sei libero di non essere libero; lo so sembra un 'ossimoro' (figura retorica: come dire 'ghiaccio bollente'), eppure è l'unica spiegazione 'razionale' che riesco a darmi, osservando come evolvono le vite degli esseri umani...e non solo... :C: |
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Invece se parliamo di vie ci sono due vie riconosciute non solo nel Cristianesimo ma in tutte le tradizioni degne di nota... e li appunto la destra è conservatrice e la sinistra progressista (come in politica che chissà da dove ha preso lo spunto? :sornione: ), la destra basa il cammino sul togliere il superfluo e su una certa disciplina in modo da purificare l'essere che poi per un effetto "molla" attirerà energia pulita, la sinistra invece lavora sull'aumentare la "porcheria" in maniera che l'essere arrivato alla saturazione per un moto naturale si scrolla di botto tutto... la seconda è più pericolosa perchè c'è il rischio di fermarsi sempre prima del "botto" in un piacere che consuma. Ops sono andato un pò fuori tema... però credo meritasse :H |
A Uno: cosa intendi per "porcheria"?
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Fammi capire, quindi nella 'tradizione' la via sinistra progressista tende ad aumentare la materialità, è strano detta così sembrerebbe un controsenso... poichè progresso farebbe pensare a 'migliorare', per cui nella tradizione è l'esatto inverso, la via 'conservatrice', è quella che invece ''purifica'. :C: |
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Il Destino insomma è la " sintesi " di ciò che è stato vissuto, pensato ovvero in altre parole qualsiasi atto compito. E' la somma che condizionata dalla Legge di causa ed effetto armonizza gli eventi in un pareggio. Per ciò secondo me, il destino non è altro che il " certo " movimento della nave ( come Haamiah ha riportato in esempioicon_mrgr: ) che naviga nel mare. Il navigare è un'azione ineliminabile sin quando si attivano cause ed effetti derivanti dall'azione di ognuno. Il " pagare pegno "dunque che si verifica nella vita di tutti i giorni certamente condizionato dall'azione passata e a sua volta condizionante quella futura determinata dall'azione presente appunto. Non credo che si debba essere " svegli " per essere parte necessaria del destino; si può anche subire ovviamente in maniera passiva. Se invece intendiamo il " destarsi per.." allora è ovvio che uno " svegliarsi " ci fa entrare in quella consapevolezza nella quale nulla è a caso e che tutto deve essere portato " alla pari " dunque armonizzazione di causa ed effetto, per compiere ( e non essere invece succube ) ciò che è considerato ,appunto, un punto fermo ossia una base di partenza della quale essere consci per produrre un'armonizzazione ed evitare un pegno successivo. |
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