Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Filosofia (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=112)
-   -   Costrutti linguistici ed evoluzione (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4235)

loryland 12-10-2008 01.25.31

Difficile rimanere in tema quando si toccano argomenti così ampi,ad esempio il Dante io lo inquadrerei su un discorso più exoterico,in realtà non vedo un chiaro richiamo al centro,come se con la sua grande opera abbia voluto dare dignità alla favoletta di Adamo ed Eva.Certo rimanendo in ambito linguistico il suo segno rimarrà mirabile.

Ray 12-10-2008 01.28.23

Mi sa che su Dante abbiamo idee discordanti... sarebbe inetressante approfondire, ma altrove, qua finiamo OT. Cito solo (poi lo riprendiamo altrove magari) "o voi che avete gli intelletti sani / mirate la dottrina che s'asconde / sotto il velame delli versi strani (da qualche parte all'inferno).

loryland 12-10-2008 01.47.04

Se dovessimo rappresentare l'andamento dell'evoluzione dell'uomo passando attraverso il continuo arricchimento della proprio linguaggio dando delle ipotetiche direzioni,indicando con le ordinate i termini che esprimono un significato "interiore,spirituale" e con le ascisse i termini tecnologici-medici se vogliamo ,vedremo un diagramma praticamente piatto.Che non servissero più le parole?

Ray 12-10-2008 01.53.09

Citazione:

Originalmente inviato da loryland (Messaggio 60135)
Se dovessimo rappresentare l'andamento dell'evoluzione dell'uomo passando attraverso il continuo arricchimento della proprio linguaggio dando delle ipotetiche direzioni,indicando con le ordinate i termini che esprimono un significato "interiore,spirituale" e con le ascisse i termini tecnologici-medici se vogliamo ,vedremo un diagramma praticamente piatto.Che non servissero più le parole?

Non ho capito scusa. Se come dici i termini "spirituali" quelli sono da millenni, mentre invece quelli "tecnici" si sono arricchiti, dovremmo vedere una retta che scende... per ben che vada. Altrimenti una curva più o meno veloce.
Sarebbe interessante da vedere, posto fosse possibile individuarne i parametri.

loryland 12-10-2008 02.04.34

Hai ragione si tratta di una retta in rapida caduta ,il pensare a diversi argomenti e relativi commenti da dare o tenere per far maturare e poi proiettare che mi hanno regalato la gaffe!Perdon


PS
ho fatto una correzione! buonanotte

Astrid 15-10-2008 00.15.16

Il linguaggio, la comunicazione, varia a seconda del contesto in cui si vive...

Ray 15-10-2008 00.24.00

Citazione:

Originalmente inviato da Astrid (Messaggio 60283)
Il linguaggio, la comunicazione, varia a seconda del contesto in cui si vive...

o viceversa... o entrambi...

Uno 15-10-2008 00.35.43

Citazione:

Originalmente inviato da Astrid (Messaggio 60283)
Il linguaggio, la comunicazione, varia a seconda del contesto in cui si vive...

Linguaggio e comunicazione però sono due cose diverse, possono coincidere in alcune peculiarità, la seconda può essere proporzionale al primo ma non per forza se il primo è possente la seconda segue.

Astrid 15-10-2008 16.29.17

Se la tua intenzione è quella di comunicare, ti relazioni con il tuo interlocutore in modo appropriato. Comunicare è usare il linguaggio appropriato: si possono riscrivere testi traducendoli in parole semplici, è un lavoro che ho fatto in passato, esiste anche un vocabolario di alta leggibilità. Cambiando l'uso delle parole e le parole stesse, non si cambiano i concetti ed il messaggio intrinseco, ma la facilità e possibilità di comunicazione e di ricezione.

Uno 15-10-2008 18.08.37

Citazione:

Originalmente inviato da Astrid (Messaggio 60334)
Se la tua intenzione è quella di comunicare, ti relazioni con il tuo interlocutore in modo appropriato. Comunicare è usare il linguaggio appropriato: si possono riscrivere testi traducendoli in parole semplici, è un lavoro che ho fatto in passato, esiste anche un vocabolario di alta leggibilità. Cambiando l'uso delle parole e le parole stesse, non si cambiano i concetti ed il messaggio intrinseco, ma la facilità e possibilità di comunicazione e di ricezione.

Quindi mi confermi quello che dicevo, cioè che il linguaggio dipende dal contesto, la comunicazione se c'è è sempre identica sostanzialmente, cambia l'oggetto della comunicazione ed il modo (linguaggio), quindi la forma, ma comunicazione è o non è, c'è o non c'è. Ci può essere un linguaggio adatto a tutti gli interlocutori ma non comunicare nulla e ci può essere un linguaggio inadeguato per limiti costituzionali del comunicante ma che ugualmente riesce a dare comunicazione.

Astrid 15-10-2008 18.43.32

Certamente; ma ora entra in gioco la consapevolezza e l'intenzione. La consapevolezza della capacità di comunicare, con gli strumenti adatti in ogni diverso contesto. Il linguaggio non può essere universalmente applicato ad ogni interlocutore. Devo capire chi ho di fronte, per scegliere come esprimermi e quali parole usare se ho intenzione di dialogare con lui. Comunicare è adeguarsi ad un contesto, e saperlo e volerlo fare, è comunicare.

Uno 15-10-2008 18.54.54

Citazione:

Originalmente inviato da Astrid (Messaggio 60343)
Certamente; ma ora entra in gioco la consapevolezza e l'intenzione. La consapevolezza della capacità di comunicare, con gli strumenti adatti in ogni diverso contesto. Il linguaggio non può essere universalmente applicato ad ogni interlocutore. Devo capire chi ho di fronte, per scegliere come esprimermi e quali parole usare se ho intenzione di dialogare con lui. Comunicare è adeguarsi ad un contesto, e saperlo e volerlo fare, è comunicare.

Non sempre, non sempre... a volte per comunicare qualcosa a qualcuno devi cercare un canale che questi non usa abitualmente.

nikelise 04-11-2008 12.50.56

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 60344)
Non sempre, non sempre... a volte per comunicare qualcosa a qualcuno devi cercare un canale che questi non usa abitualmente.

A proposito di canali di comunicazione :
se ad esempio distinguiamo tra informazione e conoscenza potremmo dire che l'informazione , con la quale si intende , per dirla semplice, il nozionismo , necessita di un'enormita' di vocaboli da aggiornare di pari passo ad esempio con l'evoluzione scientifica ,
mentre la conoscenza non esige tale ricchezza di vocaboli .
Anzi la conoscenza e' occultata o resa piu' inaccessibile dalle parole che tentano di spiegarla.

E' per questo che i simboli ed i miti ebbero cosi' grande successo perche' molto piu' efficaci . E forse oggi andrebbero recuperati nell'insegnamento.
Voglio dire che se il pensiero e quindi la conoscenza sono espressi immediatamente nel nostro cervello solo da immagini e non da parole , queste , pur necessarie , spesso non fanno altro che confondere .
Spesso le parole sono volontariamente espresse per confondere e non solo con fini nobili ma anche di mero busines ego del relatore o altro .
Quante volte una cosa spiegata a parole si complica e non ci si capisce nulla?


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.33.07.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271