Longevità degli attori
Durante il periodo estivo, in televisione passano film e telefilm molto datati, in questi giorni sono a riposo per cui a volte mi capita di trovarmici davanti e mi sono incuriosità ( che strano icon_mrgr:) dal sapere che età avevano i protagonisti di alcuni telefilm americani che giravano negli anni 60/70 essendo trascorsi così tanti anni pensavo di trovare qualche scomaparso, invece sono tutti più o meno sugli 80 anni passati, ma vivi e vegeti.
Cosa mantiene nel tempo gli attori, è come se avessero un segreto sulla longevità. Mi domando se possa essere il recitare tanti ruoli diversi e l'affetto dei loro fans ad avere questo effetto. Voi che ne pensate? |
80 anni longevo? A me par normale... se qualcuno muore prima spesso è incidente o simili.
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Comunque avevo detto 80 passati ovvero in su tipo 85/86/87/88/89 a me paiono longevi. Invece da quale numero si può definire longevo? |
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Può darsi che gli attori, essendo generalmente abbienti, abbiano la possibilità di condurre una vita milgiore, tipo migliori cure mediche, un ambiente più confortevole e via così, e quindi in media vivere un po' più a lungo. Però non le sappiamo le percentuali... io conosco un sacco di persone over 80, ma proprio tante. E che danno pure l'idea di viverne altri 20. Ripeto, mia percezione personale, ma a me non paiono longevi in quanto attori. |
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Mai conosciuto uno o una al massimo 96 anni, ma che mi è proprio parsa un'eccezione. Poi se guardo proprio le persone che conosco forse qualcuno sino agli 82/83 massimo. Mi sa che devo cambiare regione ahahahah Poi gli attori sembrano più giovani, ok che magari si fanno plastiche etc per mantenersi giovani ma paiono sempre belli e in piena forma per cui sani e magari così non è. |
In comunità a 80 anni sono ancora adolescenti icon_mrgr:
A 95 e passa iniziano ad essere vecchi. Da me nessuna nonnina ha vissuto fino a 100 anni, peccato. La nonna della mia amica è morta da poco a 103 anni ed era così lucida e serena. Magari Gris ne vedi di più anziani ma non sai dare loro la giusta età. Oggi con i farmaci e tutte le attività ricreative, per la terza età si può vivere bene e a lungo, se non si hanno malattie debilitanti. I parrucchieri fanno miracoli ed anche le estetiste, vestiti bene certe persone brutte da giovani, da anziani sembrano anche più belli. Di attori ne sono anche morti tanti giovani facendo una vita dissoluta |
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Se si guardasse meno attori si vivrebbe di più..e forse meno loro.....icon_mrgr:
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non vedo differenze tra attori e resto del mondo:)
chiaro che avendo mediamente più denaro possono permettersi una vita più agiata. ma è la vita agiata a garantire longevità? per me no. |
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Ma se invece abbiamo possibilità di giostrare è chiaro che una vita agiata permette ad esempio i migliori medici, uno stress fisico minore o comunque modi per riprendersi nel caso. Ti faccio un esempio io sono diventata intollerante al lattosio questo c'è in tutti i salumi se voglio mangiare un salume devo andare in un negozio specializzato e ti lascio immaginare i costi. Ma anche volendo mangiare sano quello che chiamano oggi "bio" è carissimo. Poi c'è l'amore del pubblico e questo io credo che qualcosa faccia. |
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pertanto una vita "agiata" così a priori non garantisce proprio nulla secondo me. |
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Più che di figli e nipoti si tratta di genitori, nonni, zii, cioè chi è venuto prima di noi. Ci può essere una longevità familiare. Ne conosco di famiglie con queste caratteristiche, come ne conosco di famiglie con decessi alla stessa età con medesime malattie. |
La differenza tra un attore ed una persona normale, dal punto di vista del discorso, è l'impegno e la posizione che di solito mantengono più a lungo di una persona comune.
Comunque anche questo è un fattore importante per tante persone ma non per tutti. Cerco di esprimere meglio il concetto. Anni fa conobbi un maresciallo dei carabinieri in pensione, un mio cliente occasionale. Uscì il discorso della pensione, e mi raccontò con profonda tristezza di come il giorno dopo andato in pensione si è sentito come morto. Prima, gestendo una caserma di un piccolo paesino era un'autorità (nel senso buono), una persona stimata che veniva interpellata per diverse cose. Salutato e conosciuto da tutti etc.... dopo pochi anni nessuno più sapeva chi era.... Questo è un esempio, ma può capitare per il dirigente di azienda, come per lo spazzino, capita alla mamma il cui figlio va a vivere da solo, capita al contadino che non può più piegare la schiena..... L'attore è uno dei pochi ruoli-mestiere che non va mai in pensione. Un altro dei pochi è la casalinga, solo che non da la stessa soddisfazione. A volte si vedono casi pietosi in cui la vecchia diva, tutta tirata e con ceroni che non si usano neanche più in teatro, vorrebbe ancora essere ciò che non è.... però dentro di se morirà con quell'idea, con l'idea di essere quel Personaggio.... e comunque ci sono attori che trovano la giusta parte anche a più di 80 anni. Se togliamo la politica e pochi altri settori appannaggio di liberi pensatori e geni, non esistono mestieri della massa che si possono fare ancora a quell'età. Forse qualche artigianato non faticoso. Questo li può a volte tenere in vita, ed attivi, più a lungo..... ma d'altro canto c'è il fattore opposto delle risorse bruciate molto più velocemente, fenomeno che fa morire alcuni attori molto giovani |
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Se si riesce ad accogliere il nuovo giorno con quello che porta con se, qualunque cosa sia la capacità di sopravvivenza è maggiorato? Allo stesso modo la nostalgia e il non lasciare andare il passato rimanendo legati ad un clichè, ad un personaggio che si è vissuto nella propria vita, magari quello preponderante, diminuisce la capacità di sopravvivere, almeno io leggo questo quando dici: che con l'idea muore dentro l'attrice che rimane attaccata alla sua bellezza perduta, alla sua capacità di magnetizzare il pubblico maschile e non. Il rincorrere il passato diminuisce la capacità di adattamento e di conseguenza rende amaro ed indigesto il presente una sorta di veleno che può far morire prima del tempo. Sempre se non ho travisato le tue parole eh :) |
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Senza volere sollevi una questione che mi tocca personalmente, quella di rispondere a volte senza soffermarsi un attimo a riflettere sul significato delle parole che scriviamo e se hanno il senso che desideravamo mostrare all'esterno. Spesso questa subitaneità rivela inconsapevolezze(questa è per me per intanto), lapsus. E' comunque interessante osservarsi in diretta :C: Interessante quel "desideravamo mostrare all'esterno" . Non lo cambio, me ne sono accorta ora, forse c'entra qualcosa con il discorso sul recitare che mi ha colpito più di tanto! |
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Se sto parlando di me parlo della mia "discendenza" fortunata. che quindi significa avere "ascendenti" allo stesso tempo fortunati. non mi pare sinceramente ci volesse un genio a capire cosa stavo dicendo ma qui l'attenzione ai termini è il "dio" a quanto pare:) cmq avere figli e nipoti fortunati magari non ti garantisce direttamente longevità ma serenità sicuramente (fattore secondo me non secondario nella cosa) |
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Questi esempi mostrano semplicemente la non conoscenza di cosa si E'. Se uno E' è a prescindere dal ruolo che ha. |
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così come l'altro dal suo canto può spiegare meglio la sua opinione se richiesto. |
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Eppure ho visto in altri tread la tua capacità di dare risposte pertinenti ed anche intelligenti, stimolanti, poi scivoli nel tono della provocazione. A Ray piace l'invito a nozze solo per farti scoprire che non si sta sposando nessuno... :@@ |
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se il maschile è troppo attento al dettaglio (bruscolino) non vede magari la trave che gli impedisce il matrimonio interiore. |
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