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Uno 08-08-2007 09.45.38

rasoio moderno e Rasoio Umano
 
L'uomo scopiazza sempre quello che c'è (diciamo la natura), nelle sue invenzioni, questo è il limite dopo del quale si passerebbe a creazioni vere e proprie.
Anche quest'ultime esistono in qualche forma nella mente universale, ma all'Uomo è data la capacità di riplasmare gli elementi per creare realmente.
Ma veniamo al thread, avete presente i rasoi elettrici? Parlo non di quelli a testine rotanti, ma di quelli che hanno una testina che muovendosi velocemente tra destra e sinistra prendono il pelo dentro una retina e lo tagliano con le lame, ne esiste anche una versione depilatore per le donne.
E se noi fossimo fatti così? Immaginate la pelle al posto della retina e un meccanismo di lame dentro che taglia tutto quello ci si infila....

Quest'immagine può aprire molti spunti, non vi sembra?

Era 08-08-2007 13.39.28

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 37374)
L'uomo scopiazza sempre quello che c'è (diciamo la natura), nelle sue invenzioni, questo è il limite dopo del quale si passerebbe a creazioni vere e proprie.
Anche quest'ultime esistono in qualche forma nella mente universale, ma all'Uomo è data la capacità di riplasmare gli elementi per creare realmente.
Ma veniamo al thread, avete presente i rasoi elettrici? Parlo non di quelli a testine rotanti, ma di quelli che hanno una testina che muovendosi velocemente tra destra e sinistra prendono il pelo dentro una retina e lo tagliano con le lame, ne esiste anche una versione depilatore per le donne.
E se noi fossimo fatti così? Immaginate la pelle al posto della retina e un meccanismo di lame dentro che taglia tutto quello ci si infila....

Quest'immagine può aprire molti spunti, non vi sembra?

essi che li aprirebbe....se avessi capito cosa intendi...
e lo so ...sono capocciona....martello.:

turaz 08-08-2007 14.11.16

ti riferisci alle cellule "riparatrici" che aggrediscono il malcapitato "intruso"?

Uno 08-08-2007 17.02.07

1 Allegato/i
A grande richiesta (icon_mrgr: due gatti che siamo ancora in giro) metto un'immagine, buttina a dire il vero, l'ho fatta al volo... ma spero che illustri (parola interessante).

Le foto sono per far capire il tipo di rasoio di cui parliamo e anche se credo lo conoscano tutti nell'immagine uno c'è uno schizzo del funzionamento, una testina con molte lame ondulando su e giù contro una retina metallica taglia tutti i peli che entrano in essa.

Nella figura due ho fatto uno schizzo della stessa cosa in senso antropomorfico, da vedere però in maniera più allargata (cioè non legata, non solo, in senso stretto al corpo)... ho disegnato la retina sul corpo (la pelle) e la testina dentro, ma ciò è solo per dare una forma per parallelo con quello che volevo dire.
Adesso immaginate che qualsiasi cosa a cui andiamo incontro penetri nella retina, se ci riflettete quando osserviamo qualcosa di solito siamo abituati a sezionare in parti sempre più piccole finchè non riusciamo ad afferrare la cosa... a comprenderla... a farla entrare in noi... ovviamente se ci interessa.
Ho fatto alcuni esempi, le onde nere per i pensieri altrui (che siano in parola/voce o meno) e le onde giallo per impressioni di forme, es altri umani, una casa etc... ma non è limitato a ciò... potrebbe essere un suono o un odore per esempio etc etc.
Ho disegnato la testina come quelle del rasoio in realtà è più complessa ma rende l'idea della vibrazione... però pensando che mentre nel rasoio la testina ha un moto ondulatorio in due sensi fissi nell'uomo no....
Dai adesso fate uno sforzo... sono certo che saprete immaginare come la retina più stretta o larga, la vibrazione più veloce o meno, le lamine taglienti o meno cambiano come percepiamo il mondo... e le impressioni che riceviamo come carburante da esso... più sottili o più grossolane e se state seguendo il concetto non dipende da come sono in origine (cosa che non è da negare e che può aiutare o mettere in difficoltà) ma come noi le lavoriamo...

Mi fermo, ricordate di cliccare sull'immagine per vederla un pò più grande

turaz 08-08-2007 18.21.05

ammappus io uso quel tipo di rasoio a volte (m preferisco la lametta old style)...

mi viene in mente l'immagine del guardiano della soglia...
due spade oppure due ali...
spada tagliente che "taglia" .
io parlo a volte di "apertura"
più siamo aperti più lasciamo penetrare, più abbiamo la possibilità di lavorare su noi stessi.
più siamo chiusi più "tagliamo" più rimaniamo "fermi".

ti garba?

turaz 08-08-2007 18.24.42

mi fa venire in mente anche una sorta di "connessione" vibratoria tra ciò che entra e ciò che riceve.
è come se due onde dovessero sintonizzarsi altrimenti l'onda vibratoria di chi riceve si trasforma in lama tagliente e non permette penetrazione.
più una persona conosce le varie vibrazioni più sa sintonizzarsi.

Ray 08-08-2007 19.28.39

Mi piacerebbe fissare alcuni punti prima di lanciarmi in sperequazioni. Dici che come percepiamo il mondo non dipende da come sono le impressioni in origine, forse meglio come sono le fonti dell'impressione (o no?). Ok, ma siccome credo (e fai intendere) che comunque le impressioni non sono tutte uguali neanche potenzialmente e, di conseguenza, non è uguale il nutrimento che possiamo trarne, diciamo che data la stessa fonte o la stessa impressione Tizio e Caio percepiranno il mondo in maniera diversa e questa diversità dipenderà dalla larghezza delle maglie della retina, dall'affilatura delle lame e dalla velocità di vibrazione delle stesse.

Se fin qui va bene c'è un punto che vorrei chiarirmi. Verrebbe da pensare che più la retina ha maglie strette più le impressioni sono "sottili"... in qualche modo si colgono diciamo più particolari. Tuttavia dici anche che siamo abituati ad affettare la realtà tanto quanto serve perchè possiamo comprenderla. Da ciò sembra che minore è la mia capacità di comprensione maggiore sarà il numero di fette in cui taglierò la realtà... quindi maglie più strette.

Invece a me verrebbe da pensare che più le maglie sono strette maggiore è la mia diciamo attenzione ovvero la mia capacità di cogliere. Se puoi chiarire...

Poi passiamo a velocità di vibrazione e affilatura delle lame (forse è questa l'attenzione o quella che fa le fette... forse è tutto interconnesso... nonso.gif )

Uno 08-08-2007 20.18.52

Meno male che qualcuno prova a sforzarsi un pò, perchè il discorso merita, sotto metafora (ma neanche poi troppo, le vibrazioni e le oscillazioni sono una cosa che ci appartiene e anche se molti ne parlano non è semplice vederne la connessione con le impressioni e altro) ci potrebbe dare gli strumenti per osservare alcune cose.
Ok iniziamo con l'apertura delle maglie della rete, se ha i fori larghi passa tutto, sia sottile che grosso. Se invece la rete ha fori piccoli passa solo il sottile, se volessimo definire in pratica un mistico (soprattutto nei momenti clou, perchè non è immutabile l'apertura delle maglie) ha la retina con i fori piccoli, coglie e filtra tutti i particolari sottili, ma a lui sfuggono cose normali che a noi sfuggono... anche nella pazzia avviene qualcosa di molto simile ma chiudendo tutte le maglie lasciando aperte (fine) solo quelle in una direzione, inoltre nella pazzia si blocca la capacità di adattare la larghezza... nel mistico anche a volte capita... ma normalmente il mistico riapre le maglie e torna quasi normale.
Quindi mettiamo che siamo capaci normalmente di regolare l'apertura delle maglie... non è una cosa complicatissima, a parte alcuni momenti particolari l'ideale è tenerle abbastanza larghe da percepire la vita normalmente, avere una buona velocità di vibrazione in modo da "macinare" un buon alimento ed utilizzare un filtro maggiore appunto per scopi particolari.
Insomma se ho un'auto da formula uno che però può camminare solo con carburanti di speciali miscele ci posso fare poca strada anche correndo molto, poi al benzinaio non posso fare il pieno. molto meglio invece un'auto veloce si ma comune che può far rifornimento ovunque, la formula uno la userò (se ce l'ho) ogni tanto per fare dei giri in pista.

E' lungo il discorso, sul serio... mi rifermo anche se so di non aver risposto a tutto quello che chiedevi e/o a quello che ti verrà in mente..

Grey Owl 09-08-2007 00.52.46

Mi pare di capire che nell'analogia col rasoio l'uomo ha una capacità più o meno consapevole di regolare l'apertura delle maglie della rete... In questo modo può "macinare" un alimento composto da parti più o meno sottili...
Il percepire la vita normarlmente è una questione di apertura delle maglie che è stata determinata dai condizionamenti della società (messa in modo semplicistico).
Il mistico conosce il modo di regolare tali maglie... può quindi nutrirsi di quell'alimento che utilizza per i suoi scopi particolari.
Di un dato evento il mistico può scegliere quale apertura adottare per cogliere l'alimento che desidera... dal grossolano (vita comune) a quello più sottile (particolare)...

L'oscillazione della lama chi la regola?... la velocità di oscillazione determina la macinatura più o meno fine del pelo/evento...
Se le maglie sono larghe dovrò tagliare ciuffi di pelo/eventi... mentre se sono sottili entrano un pelo alla volta... mmmhm...
Ma se ho una testina con maglie troppo strette non corro il rischio di non tagliare i peli più grossi?
I peli sono le impressioni che ci arrivano da ogni dove?... Ma a parità di evento (situazione, incontro, accadimento nella vita) posso "macinare" impressioni in un ventaglio che parte dal grossolano al sottile?
Non posso cogliere tutto?... oppure in qualche modo ne elimino una parte?

Una formula uno può correre solo i pista... ma gli mancherebbe la benzina giusta per girare in città... in questa analogica colgo il fatto che un mistico sarebbe isolato dal mondo degli uomini (corre in pista) ma se cambia apertura allora scende in città a fare il pieno di benzina verde...

Breve OT....
Se poi si usa un bilama?... la prima lama solleva il pelo, la seconda lo taglia.

Uno 09-08-2007 10.28.37

Scusa Grey, rimango sulla rete ancora....
Non so se avete notato e non scritto che senza rete non si potrebbero "macinare" le impressioni a meno che la velocità della lama/testina non sia enorme, ogni quadrato fa da forbice con la lama (la comune forbice ha una simbologia interessante nel funzionamento) ciò che limita la "grandezza" delle impressioni è anche ciò che permette di "digerirle".

Vi faccio notare anche che come ogni metafora decente è leggibile a diversi livelli, la pelle con i suoi pori è già una retina che fa entrare aria, luce e anche acqua se siamo immersi


mi rifermo per darvi il tempo di passare le vostre retine su quello che ho scritto icon_mrgr:

turaz 09-08-2007 10.49.09

penso che ognuno di noi abbia una "rete" (per me individuabile nella mente)
tale rete può allargare o restringere le maglie a seconda dei nostri "blocchi".
il blocco a mio avviso causa una "chiusura" delle maglie su un determinato punto che non permette a nulla di penetrare.
è come una cozza che chiude il guscio.
e penso che il lavoro personale potrebbe cominciare appunto da quei "blocchi".
Come?
a seconda della cristallizzazione cominciare a far penetrare luce pian piano per smontare.
a me piace usare i termini "perdono" e "amore".
il "blocco" a mio avviso nasce da un fatto che ha causato uno shock mentale.
risalire al momento dello shock può essere una tecnica (alcuni la utilizzano)

Ray 09-08-2007 17.12.36

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 37417)
Scusa Grey, rimango sulla rete ancora....
Non so se avete notato e non scritto che senza rete non si potrebbero "macinare" le impressioni a meno che la velocità della lama/testina non sia enorme, ogni quadrato fa da forbice con la lama (la comune forbice ha una simbologia interessante nel funzionamento) ciò che limita la "grandezza" delle impressioni è anche ciò che permette di "digerirle".

Questo implica che se le lame girano piano (vibrazioni lente) e magari anche se sono pocco affilate, ho bisogno di una rete a maglie strette e non posso permettermi la condizione ideale da te descritta con maglie ganaralmente abbastanza larghe.

Forse comincio a capire certi stati tipo mediatici o di trance...

Era 13-08-2007 11.16.31

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 37441)
Questo implica che se le lame girano piano (vibrazioni lente) e magari anche se sono pocco affilate, ho bisogno di una rete a maglie strette e non posso permettermi la condizione ideale da te descritta con maglie ganaralmente abbastanza larghe.

Forse comincio a capire certi stati tipo mediatici o di trance...

mmm...mentre mi rado...barba e capelli icon_mrgr:
stè lame mi macinano dentro.....
sta rete allora è una sorta di filtro?
se è così...un filtro/rete larga è "comoda" perchè
lascia passare l' utile e l' inutile....lo spesso e
il sottile....la maglia stretta...fa da se...già una
selezione....
poi c'è la velocità delle lame....e qui mi perdo...
lente o veloci che girino...comunque tagliano no?manata.gif

RedWitch 13-08-2007 11.24.05

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 37399)
......................................

Quindi mettiamo che siamo capaci normalmente di regolare l'apertura delle maglie... non è una cosa complicatissima, a parte alcuni momenti particolari l'ideale è tenerle abbastanza larghe da percepire la vita normalmente, avere una buona velocità di vibrazione in modo da "macinare" un buon alimento ed utilizzare un filtro maggiore appunto per scopi particolari.
Insomma se ho un'auto da formula uno che però può camminare solo con carburanti di speciali miscele ci posso fare poca strada anche correndo molto, poi al benzinaio non posso fare il pieno. molto meglio invece un'auto veloce si ma comune che può far rifornimento ovunque, la formula uno la userò (se ce l'ho) ogni tanto per fare dei giri in pista.

E' lungo il discorso, sul serio... mi rifermo anche se so di non aver risposto a tutto quello che chiedevi e/o a quello che ti verrà in mente..

Ho sempre pensato che i maggiori ricettori delle impressioni fossero gli occhi, che da lì entrasse praticamente tutto, e che quindi dipendesse dal loro "uso", (appunto per esempio sezionare una cosa , cercarne o meno i particolari etc).
Se invece la retina è la pelle , significa che da ogni parte del nostro corpo riceviamo impressioni non solo per esempio la luce del sole puo' quindi filtrare attraverso essa.. ma anche come descrivevi nel disegno qualche post sopra, pensieri di altri, forme etc...
La velocità delle lame, quindi dipenderà dalla "nostra" velocità , da quanto velocemente riusciamo a percepire quello che arriva? (da quanto velocemente riusciamo a spostare il punto di fissaggio?)
Inoltre... mi chiedevo in che modo possiamo gestire la grandezza della retina. Hai detto che maglie abbastanza larghe permettono fare passare tutto e che poi dipenderà da come lavoriamo quello che arriva, quindi teoricamente la cosa migliore sarebbe quella di tenere la rete con maglie abbastanza larghe, ma essere capaci di cogliere anche il sottile?.. mentre in alcuni particolari casi, è utile spingere al massimo, fare correre la Ferrari in pista ...(cambiare Attenzione?)

Uno 13-08-2007 12.34.48

Due cosette al volo

Citazione:

un filtro/rete larga è "comoda" perchè
lascia passare l' utile e l' inutile....lo spesso e
il sottile....la maglia stretta...fa da se...già una
selezione
Il concetto è che per ottenere un buon alimento sottile se non so macinare bene, cioè lama veloce, occorre una rete fine, stringere la rete... in pratica i famosi suggerimenti per avvicinarsi alla spiritualità, cercare di comportarci bene, cercare di avere buoni pensieri etc etc... anche se non siamo così e non reggiamo a lungo comunque stringiamo la rete... farlo con cognizione di causa ci permette di alimentarci con impressioni selezionate, quindi queste sviluppano il nostro essere.
Però... immaginiamo se tutti andassero in giro con la rete sottile, se fosse possibile. Sarebbe una situazione come se in dieci di noi su un tavolo volessimo tutti pranzare solo con le 10 fragole di un piattino lasciando perdere le altre pietanze.
Il fine dell'evoluzione è passare dalla rete larga e la poca digeribilità delle impressioni (quindi alimentandoci con impressioni grezze siamo grezzi... si è quello che si mangia) a rete fine per abituare ed istruire lo "stomaco" interiore e quindi ripassare alla rete grossa sapendo digerire tutto....
Pensate al monaco di clausura che isolato si alimenta di materia fine.. conduce vita da santità... poi appena mette piede fuori dal convento non riesce a reggere le sollecitazioni che lo sommergono...

Citazione:

poi c'è la velocità delle lame....e qui mi perdo...
lente o veloci che girino...comunque tagliano no
Se girano lente passano pezzi più lunghi... se girano più veloci man mano che entra sostanza si macina fine

Citazione:

Ho sempre pensato che i maggiori ricettori delle impressioni fossero gli occhi, che da lì entrasse praticamente tutto, e che quindi dipendesse dal loro "uso", (appunto per esempio sezionare una cosa , cercarne o meno i particolari etc).
Se invece la retina è la pelle , significa che da ogni parte del nostro corpo riceviamo impressioni non solo per esempio la luce del sole puo' quindi filtrare attraverso essa.. ma anche come descrivevi nel disegno qualche post sopra, pensieri di altri, forme etc...
Non vediamola in senso fisico, non solo comunque, il tutto è a vari livelli, abbiamo reti e lame anche un pò distanti dal corpo fisico (o meglio più denso)
Gli occhi sono i maggiori ricettori, ma non gli unici.

Uno 13-08-2007 18.41.13

1 Allegato/i
Ho fatto un'altro disegnino (sempre brutto ma accontentatevi) sperando che illustri meglio il discorso delle velocità.
Le impressioni che entrano nella rete in base alla sua misura nel primo disegno dato che le lame ruotano (ho cambiato tipo di testina per comodità espositiva, ma ci sono diverse forme a seconda di nostre "impostazioni" psicofisiche... una forma base è quella classica del passa-verdure, avete presente le tre lame ad elica?) più lentamente entra più lunghezza di "pelo"-impressione e poi viene tagliata, nel secondo caso le lame più veloci (i due colori cercano di rappresentare in due dimensioni la rotazione) tagliano il "pelo"-impressione ben prima, quindi lo frantuma in pezzi ben più piccoli, sottili...
Per questo dicevo all'inizio che la rotazione conta più della grandezza della rete... che anzi con buona rotazione e rete grande ogni cosa è materiale pappabile e non indigesto, anche ciò che sembra male... facciamo anche la nostra parte nell'economia mondiale per riciclare.
I più svegli noteranno la forma delle lame ho usato per lo schizzo e i colori non casuali... ma per ora mancano altre cose.

Dai date un segno che ne capite l'importanza che poi abbiamo frullatori, lavatrici e altre metafore nella manica icon_mrgr:. (sembro un piazzista)

griselda 13-08-2007 19.57.57

L'unica cosa che mi viene ora è che girando su se stesse a 360 gradi creano un cerchio se si aumenta la velocità e che se pur in apparenza sembra non entrare niente invece il tutto scende e viene sminuzzato molto più in fretta e con meno fatica.

P.S.
Dopo questa immagine usata per pala De Mulay si rigira nella tomba. icon_mrgr:

Ray 13-08-2007 22.46.29

Eh, ma a sto punto, più velocizzo le lame più disastroso sarà il risultato se non le affilo pure di conseguenza ( e le mantengo affilate). Sempre se voglio tenere le maglie larghe ovviamente.

Era 14-08-2007 12.21.58

dunque l' ideale sarebbe avere il controllo della velocità
delle lame?

se mi va pasta e fagioli lama lenta o rete larga...
se mi va un dessert delicatissimo preparato da un
maestro dell' arte bianca...lama veloce o rete vine...
meglio ancora...avendo maglia grande saper "dosare"
la velocità delle lame ?
????????????????????

(miiii l' esempio delle fragole ha esaltato la mia arte
culinariastrabuzza: )

Grey Owl 15-08-2007 00.33.59

All'esterno del nostro corpo... leggermente scostato dal corpo fisico (la parte più densa)... abbiamo questa retina con le maglie più o meno larghe e con le lame più o meno veloci e più o meno affilate.

Più sù accennavi al fatto che questa testina in realtà è più complessa rispetto a quella del rasoio... infatti nel disegno si vedono dei tratti rossi (orizzontali) e dei tratti blu (verticali)...

Mentre nel rasoio la testina ha un moto ondulatorio in due sensi fissi nell'uomo no... come dire che le lamine ruotano su tutta la superficie della retina.

Mi è venuto in mente l'uovo di cui parla Don Juan a Castaneda... con una vibrazione... un bagliore al suo interno... uova più o meno luminose...

Don juan Matus parlando a Castaneda nella seconda attenzione mostra gli uomini come uova luminose...
Castaneda vedeva in alcuni casi uova opache e poco luminose ed in altri uova più brillanti... a seconda della persona che osservava ne vedeva l'uovo e non il corpo fisico.

Potrebbe essere che la retina è l'uovo e la luminosità sia dovuta alla velocità della lama tagliente o meno?

Ray 15-08-2007 23.42.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 37572)
I più svegli noteranno la forma delle lame ho usato per lo schizzo e i colori non casuali... ma per ora mancano altre cose.

Chissà, magari c'entra qualcosa...

dafne 10-05-2011 20.58.27

Stò cercando di capire, quindi di girare le lame più veloci? icon_mrgr: Speriamo di non far girare qualcos'altro parlando a vanvera...icon_mrgr: icon_mrgr:
Vaben, cerchiamo di essere seri, il discorso m'interessa molto.

La retina posso identificarla con il modo in cui mi approccio verso l'esterno. Se le maglie sono larghe scrivi che entrano impressioni più grossolane, tuttavia la rotazione veloce delle lame può sminuzzare ciò che entra di gossolano. Quindi mi par di capire che retina e lame sono due cose inseparabili.

Parto da qui:
Citazione:


Il concetto è che per ottenere un buon alimento sottile se non so macinare bene, cioè lama veloce, occorre una rete fine, stringere la rete... in pratica i famosi suggerimenti per avvicinarsi alla spiritualità, cercare di comportarci bene, cercare di avere buoni pensieri etc etc... anche se non siamo così e non reggiamo a lungo comunque stringiamo la rete... farlo con cognizione di causa ci permette di alimentarci con impressioni selezionate, quindi queste sviluppano il nostro essere.
Ecco, qui mi si è accesa una lampadina. Pochi Watt purtroppo ma vediamoci meglio.
Mi arriva un 'impressione, diciamo un pensiero di altri, se la maglia è larga e la lama è lenta quel pensiero entra tutto, o quasi, nel mio mondo e una volta dentro dovrò faticare moltissimo per elaborarlo, non fosse che iniziando dalle basi a doverlo riconoscere come non mio..
Sembra un pò come la questione del bolo alimentare, maggiore è la masticazione minore è lo sforzo per digerirlo.

Se cerco di comportarmi bene, quindi di eliminare i pensieri negativi, dici che stringo la rete.
In pratica impedisco alla negatività di entrare...ma questo sarebbe come dire che la negatività che percepiamo in generale è qualcosa che entra dall'esterno costantemente oppure che è un qualcosa entrato tempo fà e mai elaborato? O entrambe le cose? :U

Citazione:

Però... immaginiamo se tutti andassero in giro con la rete sottile, se fosse possibile. Sarebbe una situazione come se in dieci di noi su un tavolo volessimo tutti pranzare solo con le 10 fragole di un piattino lasciando perdere le altre pietanze.
Il fine dell'evoluzione è passare dalla rete larga e la poca digeribilità delle impressioni (quindi alimentandoci con impressioni grezze siamo grezzi... si è quello che si mangia) a rete fine per abituare ed istruire lo "stomaco" interiore e quindi ripassare alla rete grossa sapendo digerire tutto....
Qui entra in gioco la lama. Diciamo che devo stringere la rete per tener fuori le impressioni più grossolane e non fare costantemente indigestione. Diciamo che non sia possibile e che qualcosa entri. Che cosa sono le lame?
Cioè se appena appena riesco a concepire la rete, associandola all'attenzione e concentrazione, le lame come posso rappresentarle?
La comprensione?

Citazione:

Se girano lente passano pezzi più lunghi... se girano più veloci man mano che entra sostanza si macina fine
Il concetto è chiarissimo, solo non riesco a fare la similitudine, mi serve una mano per..accellerare un pò la rotazione :H

Ray 11-05-2011 00.21.08

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 99500)


Qui entra in gioco la lama. Diciamo che devo stringere la rete per tener fuori le impressioni più grossolane e non fare costantemente indigestione. Diciamo che non sia possibile e che qualcosa entri. Che cosa sono le lame?
Cioè se appena appena riesco a concepire la rete, associandola all'attenzione e concentrazione, le lame come posso rappresentarle?
La comprensione?



Il concetto è chiarissimo, solo non riesco a fare la similitudine, mi serve una mano per..accellerare un pò la rotazione :H

Le lame possono essere viste come comprensione (tirandola un po') se per comprensione intediamo la capacità di elaborare quello che arriva.

Il punto è che comunque elaboriamo... le lame le abbiamo tutti. Quindi almeno un po' ci nutriamo di cibo un minimo elaborato, per quanto grezzo possa restare. Entra farina e acqua... magari non so fare una torta, ma mi mangio comunque colla icon_mrgr:.

Più efficienti sono le lame più sarò in grado di raffinare il prodotto grezzo (perchè raffineria siamo... il punto è quanto funzioniamo). Se raffino poco mi nutrirò solo di roba piuttosto grezza, se raffino molto anche di roba buona per l'essere, qualunque sia la roba che entra.
Quindi meglio avere buone lame... nel frattempo che le miglioriamo, ossia che diveniamo buone raffinerie, va bene restringere la rete e cercare di tenere un po' fuori la roba troppo grezza che più di tanto non riusciremo comunque a raffinare.


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