Si ora è più chiaro, e secondo me torna l'importanza di quello che dicevamo sopra con Kael, il tempio dello Spirito Santo, che siamo noi, in un certo senso con un lavoro di analisi e con la nostra Volontà possiamo risolvere parti di noi stessi, poi chiedendo intercessione a chi è più alto, possiamo avere l'ispirazione, la forza, la giusta intelligenza per evolvere.
In ogni caso per manifestare il divino, uno dovrebbe immaginarsi in ogni momento quando agisce, come si comporterebbe se guidato da Dio o se fosse divino.
Si esatto è quando sei pulito dentro che poi si manifestano certe qualità fuori, e questo lavoro di pulizia secondo me si fa più con il lavoro esoterico, che con il semplice aderire a delle regole religiose, ma non in modo consapevole.

Io faccio un po' fatica a conciliare questi due aspetti della devozione (che comunque mi appartiene) e dell'analizzare e lavorare sui lati ombra che mi attanagliano.

Intanto metto quello che ho trovato sull'etimologia di trascendente e immanente.

Trascendente, p.pr. di trascendere, cioè salire al di là.E' curioso come -scendere derivi da scandere è significhi salire...
Anche in matematica mi pare esistano funzioni trascendenti.

Immanente invece indica rimanere dentro, o anche stare in quiete.

beh, questo è un modo di vedere le cose.
un postulato, se vuoi.
c'e' chi dice no, come Vasco.
che siamo noi a creare una realtà.

pero' questa è epistemologia, penso. mi sa che si va OT.

maledetto vizio di rispondere prima di aver letto tutto...