Importanza Personale
Ne parla Ham qui
Citazione:
Una persona che non ha I.P. esiste? se ne può fare a meno? Oppure lo è nel momento in cui ci impedisce di fare la cosa giusta? Quando ci impedisce di scegliere il bene maggiore...? Si potrebbe ampliare? |
L'IP alla fine è il riflesso, l'ombra, di ciò che siamo veramente.
Tanto più è grande ciò che siamo, tanto più aumenta la zona d'ombra che produciamo... Per togliere definitivamente questo riflesso bisognerebbe togliere ciò che lo produce... Per questo spesso c'è incomprensione circa il modo di "vincere" l'IP... Si crede che si può eliminarla, ucciderla, quando invece l'unico vero lavoro possibile sarebbe quello di controllarla, di toglierle potere per acquistarlo, di diritto, noi... E allora diventerebbe un utile servitore, una fonte di energia (carburante) da utilizzare coscientemente, indirizzandola secondo volontà. Quando ci arrabbiamo è l'IP che ci comanda. Questo lo sanno tutti, ma allora perchè ben pochi riconoscono anche il caso inverso? Se sono veramente padrone della mia IP devo poter anche arrabbiarmi volontariamente, mentre se mi limito a non "sentirla" (la rabbia) vuol dire che ho semplicemente nascosto la testa sotto la sabbia... Ma arrabbiarsi volontariamente (posto che si sia onesti e non ci si racconti frottole...) quanti lo sanno fare? |
Complimenti Kael, con un solo topic mi ha fatto fare molte riflessioni, ed è proprio vero quello che dici: sopratutto su quella classica questione di luce e ombra che tanto mi prendeva tempo fa :)
Anche io credo che tutto sommato la personalità( a modo suo) rappresenti ciò che siamo veramente. Infatti molti sentieri spirituali cercando di eliminare questa importanza spirituale o reprimerla, altri invece ne fanno prendere soltanto il predominio. Credo che la meglio cosa è come dice Kael, controllarla. Secondo me l'importanza personale conta come autostima, come dignità di essere umano, e come il riconoscere che si ha delle qualità diverse ed uniche rispetto agli altri. L'importante è saper riconoscere anche le importanze personali degli altri, altrimenti ci si comincia a sentire delle divinità. Viceversa, credo che chi non percepisce la propria importanza personale, e serve soltanto quella altrui: vivrà nella frustazione e vedrà come punto di riferimento soltanto l'esterno. |
Citazione:
Vuoi dire che la personalità ci rappresenta perchè è quella che poi filtra e manifesta ciò che c'è al nostro interno? Se ho capito bene la tua frase (altrimenti mi correggerai) ti farei però notare che due persone burbere alla stessa maniera possono manifestare un grande amore oppure desiderio appena controllato di predominio... quindi se la personalità lavora in maniera automatica può significare tutto e il contrario di tutto ma non la nostra vera essenza... infatti persone che si frequentano da molti anni non si conoscono, invece chi ha/utilizza altri strumenti in 5 minuti conosce una persona. Citazione:
Citazione:
:C: |
Voglio dire che la personalità, in qualche modo può essere un emanazione del proprio spirito non raffinata, che non si esprime al meglio.
Però non è regola fissa. Ti faccio un esempio: una persona diplomatica ha delle qualità spirituali di socialità, conciliazione, comprensione, ma filtrate dalla personalità, queste qualità possono anche scadere nel compromesso, nella falsità. Di conseguenza davanti alle sue qualità personali, rimane comunque una qualità di fondo piu sottile. E ovviamente questa qualità avvengono in modo più spontaneo e naturale( che non è automatico). Quindi se io ho un carattere in un certo modo, togliendo l'educazione, i condizionamenti culturali, significa che quelle sono qualità dello spirito che devo riscoprire, smussando appunto la personalità( che prendendo troppo in considerazione quell'aspetto lo deforma). Quanto all'ultima frase non ti sei completamente sbagliato, intendevo sia qualità umane che personali. Per qualità personali intendo la gentilezza, la generosità, etc.. Ma ovviamente parlo di caratteristiche personali latenti, non parlo di quelle derivanti da complessi, condizionamenti etc.etc. p.s: forse non mi esprimo bene, per personalità io intendo anche caratteristiche individuali= quindi individualità.martello.: |
IMPORTANZA PERSONALE:
se credi di "essere qualcuno" e ti dai importanza, allora non sei veramente importante ma hai l'illusione di esserlo o te lo fanno sentire addosso gli altri che dipendono da te (potere) la vera importanza personale è nascosta al se, maè evidente in ogni circostanza della vita, ti aiuta a superare difficoltà che avendo una "poca importanza" non faresti o vedresti. |
E' inevitabile avere importanza personale, saremo sempre importanti per qualcuno. Quello che è evitabile è il poter essere se stessi, indifferentemente se siamo importanti per qualcuno o meno.
Comunque credo di aver confuso l'importanza personale, con la dignità di persona. |
Per cercare di evitare fraintendimenti, prima di parlare di Importanza Personale, si dovrebbe capire cosa intendiamo per personalità.
La personalità è l'interfaccia con cui il nostro vero Io si relaziona con l'esterno (e quindi anche con gli altri). E' vero che è un insieme di caratteristiche ma, se guardiamo lo scopo dell'interfaccia, che siano certe caratteristiche o altre non conta granchè. Conta solo per il singolo che deve sfruttare certe caratteristiche più di altre semmai. Il problema nasce quando ci identifichiamo con la personalità invece che con l'Io. Allora la personalità inizia a dire io usurpando. L'Io ha potenzialmente tutte le personalità... infatti colui che si evolve abbastanza da disidentificarsi da essa poi diventa in grado di usarle tutte e piacimento (connesso con il discorso di arrabbiarsi a comando), dato che deve cmq usarne una per interfaccciarsi. Se sono identificato con una personalità finisce che credo che quella e solo quella è la mia. E quindi trasferisco la tutta l'importanza... la serie di caratteristiche di cui è composta, che è una minima parte di quelle possibili, diventa importantissima e la difenderò a spada tratta a scapito di tutte le altre che riterrò sbagliate. Questo identificarsi con una personalità è togliere all'Io una serie pressochè infinita si possibilità... è limitarlo. Un altro modo di vedere il peccato originale. Quindi se quando dico "io" penso a delle caratteristiche è in realtà la personalità che pensa "io" e acquisirà importanza a mio discapito. se invece penso a le caratteristiche come a qualcosa di rinunciabile, inizio ad usare le personalità come dei vestiti (e smetterò di andare a teatro in tuta da sub... ovvero essere inadeguato). discorso assai allargabile... |
Provo a vedere se ho capito...
Per questo verso la inadeguatezza è figlia della mancata capacità di liberarsi della tuta da sub,vestito inapproriato, vale a dire dell'autolimitazione che si identifica con quella parte della personalità che ha assunto, al contario, importanza come se ci fosse solo lei? Da questo l'Importanza Personale non è altro che la difesa a spada tratta, nella convinzione/illusione di una limitata parte del mio potenziale identificandomi con essa. Tale parte, appunto il vestito scomodo della personalità che mi restringe, per poterla identificare, e scoprire conseguentemente l'Importanza Personale che da questo deriva, la si dovrebbe guardare " in faccia" disillundendosi che la si è "abbandonata", casomai facendo un passo indietro chiedendosi veramente" Sono sicuro di di essere al di sopra"? Riprendendo ciò che dice Kael a questo punto: Citazione:
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Come hai interpretato, ossia che il supergasato stia peggio, non era quello che intendevo io....anzi, chi vola alto mica è depresso, semmai potrebbe deprimersi se gli tarpano le ali.... invece mi par di capire che secondo te non vi sia differenza alcuna, comunque non ho capito cosa intendi con l'ultima frase, cioè 'scusa che ci controlla e ci da l'illusione che non sia così' 'così? in che senso? |
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Jez scrive contorto assai... ma si capiva leggendo... a meno che tu non abbia neanche scritto che l'ip del supergasato sia maggiore. |
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Semplicemente ho preso ciò che hai postato dal quale, nella spiegazione, riparto. Non ho interpretato che il supergasato sta peggio, nel senso di IP maggiore, ma semplicemente ho tratto le conclusioni da quello che hai postato ossia: Citazione:
Non ho neanche detto, anche perchè sarebbe stato arbitrario da parte mia interpretare il tuo pensiero, che chi vola alto è depresso; peraltro questa interpratazione l'ha dai tu adesso con quello che è in neretto. Per quanto riguarda l'ultima parte di quello che ho lasciato, mi rendo conto, che potrebbe non capirsi bene. Insomma intendo che questa differenziazione di Importanza Personale, come la descrivi te, secondo me, non è altro che una ulteriore scusa la quale, spingendo a differenziare l'espressione di IP tra chi si autocommisera e chi invece vola alto è una classificazione che la stessa Importanza Personale usa a suo piacimento, cosi da trovare una ulteriore giustificazione con se stessi. Insomma per come lo descrivi te chi vola alto, mostra una Importanza personale maggiore rispetto a chi, al contrario, si autocommisera. Come dire che chi si autocommisera, all'opposto si trova in una posizione privilegiata rispetto a chi vola alto... Su questo insomma non sono daccordo. Secondo me sono due facce della stessa medaglia con uguale intensità. |
Citazione:
Sono d'accordo con te Jeze.. è esattamente la stessa cosa... anzi.. riconoscere che l'autocommiserazione è IP per me è stato più dura che riconoscerla nel "volare alto", perchè nell'autocommiserazione è nascosta meglio.. :C: |
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se non parlate facile facile mi si intorcolano gli occhi a leggere, e le meningi a capire manata.gif Quindi se non vi è differenza....tanto meglio per gli ex o attuali supergasati, così il lavoro da fare su se stessi sarà uguale per entrambi, mi sembra giusto:H ps Rileggendo mi sa che non si capisce cosa ho detto io.....se non vi è differenza tra chi si autocommisera e chi vola alto....poi gli ex, non c'entrano nulla. poichè in tal caso avrebbero già risolto......eehmm, meglio stare attenti alle parole |
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Sempre secondo me, e qui ovviamente si può essere in sintonia o no, proprio perchè non esiste una differenziazione, tra autocommiserazione e, come l'abbiamo chiamata, volare alto, non c'è, corrispettivamente, una distinzione in classi. Riprendendo ciò che Red ha detto è ovvio che non si può dire che chi si autocommisera non stia, al tempo stesso, anche volando alto e viceversa. E' deleterio secondo me, e non costruttivo per se stessi ovviamente, pensare che chi vola alto non possa autocommiserarsi e all'opposto chi si autocommisera non possa volare alto o sia, il suo comportamento, una risultante dei due, come mi pare abbia detto Red, vale a dire che chi, ad esempio, si autocommisera si pone al di sotto cercando in definitiva attenzione. In questo si potrebbe dire che, in un certo senso, stia volando alto perchè, non lo sa, ma è supergasato di se. Proprio perchè non c'è, a mio parere, una distinzione in classi, A e B, di Importanza Personale queste non sussistono se non grazie, ed in relazione, alla Importanza Personale stessa. Per quanto riguarda il lavoro da fare su stessi che ben venga per tutti ma bisogna stabilire rispetto a chi o cosa si è supergasati o ci si autocommisera. In questo dicevo poco più su che bisogna essere un po umili nel valutare se stessi e, con occhi veri per quanto possibile e fin dove lo è, la nostra individuale Importanza. |
L’importanza di chiamarsi gufetto.
Quanta importanza ha questo gufetto per me… certo… non e’ perfetto ma va’ bene lo stesso… tutto il mondo deve ruotare attorno a questo gufetto… se il mondo e’ fastidioso cambia direzione… la quotidianita’ e’ piatta?... alllora inventa uno stratagemma… fa’ cose eccentriche… le persone non lo capiscono?... peggio per loro… seduce… e’ accattivante… sagace… oppure aggredisce… tratta male… puo’ permetteselo… lui e’ forte… poi aiuta il prossimo… oh come’ buono… di animo elevato… e se arriva il cattivo di turno ha l’arma della sensibilita’… lo distrugge nelle sue debolezze… se lo merita… lui e’ giudice del bene e del male…
La parola d’ordine e’ controcorrente… eccentrico… gioviale quanto basta e bastardo quando serve… come e’ importante… come ne va’ fiero… e attenti a voi che cercate di dirgli cosa fare e come essere… non accetta dogmi… non accetta regole che non gli stiano bene… Ha fatto cose e visto gente… ha imparato tanto… nessuno gli puo’ insegnare cose che gia’ non sa’… se gli altri non lo capiscono affari loro… lui sa’ di essere… e se qualcosa non torna… tornera’… eccolo li’ in tutta la sua importanza… dispensa saggezza e bonta’… o fulmini e fuoco a chi lo merita… Come si sente potente… energia da tutti i pori… e’ inebriato da tanta importanza… che importa se la’ fuori il mondo non capisce… lui e’… travagante ed eccentrico… sincero e duro… venite a me… io sono. Il mio tremendo destino e’ che non mi credo… posso tentare di credermi ma non riesco… maledetto me… sciocco gufetto… gli ammortizzatori lavorano a ritmo incessante… Osservo questo gufetto e vedo mille contraddizioni… come una scimmia che salta da un ramo all’altro… dice una cosa e ne fa’ un’altra… poi si mortifica e dopo riparte piu’ convinto di prima a fare cose che un istante prima aveva odiato… Dice di essere umile per gonfiare la sua importanza personale… offende chi ha di fronte e si dice che lo fa’ per sincerita’… ride e scherza prendendo a schiaffi il debole di turno… lascia cadaveri dietro di se’ e non se ne cura… maledetto gufetto… ti odio per quello che fai e che sei… incoerente… debole… non ti sforzi di cambiare… non rimani fermo un attimo… ora ti fai grande ed ora ti umili… sempre per scappare da me… guardami in faccia… fermati un attimo… parliamo io e te… lo sai che uno dei due la deve finire... smettiamola di rincorrerci… sono stanco… siamo stanchi… e allora?... sediamoci qui… osservamoci… sono nudo ed impaurito… non sopporto la luce diretta… ho freddo… ho paura… sai una cosa gufetto… hai ragione… continua a fare cosi’… fa’ troppo male ancora… anzi no… aspetta torna qui… uff… gia’ andato… sono solo… ho paura… meglio la penombra… magari se mi nota l’uomo nero poi mi fa’ del male… vola gufetto… scaccia tutte le cose cattive che mi fanno paura… io intanto continuo ad avere paura del domani. PS: non so' se la discussione e' inerente a Esoterismo... ma sull'importanza personale questo ci stava bene... |
rispondo a Ray dall'altro post sull' osservazione:
per importanza personale intendevo altro, infatti dai mie post non è passato il termine di personalità, tranne che per i post di Uno. se qui dovessi esporre il concetto di importanza personale lo intenderei come predominanza di una o l'altra personalità che si affacciano all'Io di tanto in tanto. |
Leggo e rileggo ma questa importanza personale mi fa tanto pensare ai sette peccati capitali, nel senso che li racchiude tutti, ma definiti nell'insieme, in altro modo?
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Leggo e rileggo, ma questo I.P. non mi entra... non lo comprendo...
sarò ebete... attendo lumi... leggo.gif |
L'importanza personale non è qualcosa di semplice e ingenuo.
Da un lato, è il nucleo di tutto ciò che in noi ha valore, dall'altro il nucleo di tutto il nostro marciume. Disfarsi dell'importanza personale richiede un capolavoro di strategia. I veggenti di tutte le epoche hanno espresso i più alti apprezzamenti per coloro che ci sono riusciti. Tratto dal libro di Carlos Castaneda "Il Fuoco dal Profondo". :C: |
Citazione:
Per esempio, se la mia personalità dominante mi porta ad un'estrema sensibilità, mi convincerò che sono sensibilona (ecco l'IP), se sono sicura di me stessa, la mia sicurezza sarà ciò a cui darò importanza e così via.. Se inizierò seriamente a conoscermi, e a vedere che le personalità non sono altro che possibili facce, e riuscirò a farle convergere nella vera essenza, mi renderò conto che posso essere sensibile, ma anche no, che la sicurezza è un lato della medaglia etc... Se rinuncio a quelle che credo essere le mie caratteristiche.. ecco che perderanno di importanza.. e avrò la possibilità di conoscere anche il resto... |
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