Ermopoli

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Uno 24-11-2009 12.41.56

Solo questo al volo, poi appena posso torno con il resto

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 77662)

Non ho detto che l'immortalità debba essere un premio per i buoni...leggi bene!fiori.gif

Mica ho scritto che per te è un premio per i buoni... ho scritto: "se fosse..."
leggi bene fiori.gif

luke 24-11-2009 12.59.41

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77663)
Forse prima potrebbe essere meglio migliorare ciò che poi deve perdurare immortalmente. Magari si può diventare individui ben formati, carne o pesce che sia. Anche perchè un'altra domanda potrebbe essere: per come siamo adesso, la vogliamo sta immortalità? Capisco quel che dice Grey.... vorrei si l'immortalità, ma non prima di aver reso quel me che deve essere immortale degno di essa. Un bel quadro che duri per sempre, una bozza mal riuscita, la si cancelli pure.

Per come sono ora l'immortalità non mi interessa più di tanto se essa volesse dire rimanere in eterno in questa condizione.
Se però fosse possibile evolvere senza il limite del tempo finito e della morte che può arrivare in ogni istante(cose che dovrebbero rappresentare uno stimolo ad evolvere rapidamente, ma così non è ,almeno per me ) allora potrebbe, a mio avviso, essere utile rimanere in vita fino a ottenere la massima condizione raggiungibile; una volta raggiunta e assaporata in pieno questa, paradossalmente, potrei anche tornare a poter morire, un pò come quelle stelle che durano miliardi di anni, poi all'improvviso emettono in pochi secondi un'energia pari a quella emessa da intere galassie in tutta la loro esistenza e poi si spengono definitivamente.

RedWitch 24-11-2009 13.19.10

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77673)
............
Se però fosse possibile evolvere senza il limite del tempo finito e della morte che può arrivare in ogni istante(cose che dovrebbero rappresentare uno stimolo ad evolvere rapidamente, ma così non è ,almeno per me ) allora potrebbe, a mio avviso, essere utile rimanere in vita fino a ottenere la massima condizione raggiungibile; una volta raggiunta e assaporata in pieno questa, paradossalmente, potrei anche tornare a poter morire, un pò come quelle stelle che durano miliardi di anni, poi all'improvviso emettono in pochi secondi un'energia pari a quella emessa da intere galassie in tutta la loro esistenza e poi si spengono definitivamente.

Ti faccio una domanda un po' provocatoria Luke, ma se sapendo di dover morire, e di poterlo fare in qualunque momento non ci muoviamo, pensi che avendo il tempo dilatato, ci muoveremmo? Già non lo facciamo così... o parli di una via naturale?

ps Scusami mi son permessa di usare il "noi" per quello che hai scritto nella parentesi ed io mi ci aggiungo perchè è così anche per me..

griselda 24-11-2009 13.26.21

Eppure nella Bibbia si parla di un tempo in cui l'uomo era immortale, se non sbaglio, nel Paradiso terrestere nell'Eden l'uomo era immortale.
Inoltre se non dico strumpalate nel giro delle stagioni dell'anno cosmico ora dovremmo essere nel Kali Yuga non so neppure se si scrive così, c'era una stagione in cui gli uomini potevano essere immortali?
Insomma sono domande che mi girano per la testa perchè se la malattia è ciò che consuma il nostro corpo e la psiche è il fulcro da dove parte il tutto mi domando se ci possa essere stato un "tempo" in cui eravamo perfetti. ???

Poi volevo domadare un'altra cosa perchè io la storia della materia spiritualizzata ancora non l'ho capita, cioè faccio fatica ad immaginare una cosa che non ho mai visto, l'accetto per fede.
Gesù dopo morto si mostrò ai suoi discepoli a cui fece toccare le ferite....in un libro di Yogananda si racconta che il suo Maestro Yukteswar a qualche giorno dalla sua morte tornò e si materializzò davanti al suo discepolo che toccandolo constatò la solidità della materia che aveva davanti, a distanza di tantissimi anni c'è stato chi sosteneva di aver incontrato Fulcanelli....insomma mi domando anche se questi Uomini hanno creato un corpo che sono in grado di smaterializzare e di rimaterializzare (non vorrei essere blasfema ma mi fa venire in mente il teletrasporto di star trek ) a piacere e di muoversi in vari piani di questo nostro universo, mentre i Santi hanno lasciato il loro corpo qui con la proprietà di dissolversi molto lentamente e questo pare sia di beneficio per l'intera umanità visto che ciò che finisce nell'atmosfera finisce anche dentro di noi e nel caso di un Santo potrebbe farci solo bene, ma il Santo in questo caso non ha un corpo immortale visto che lo ha lasciato qui a consumarsi anche se lentamente?
manata.gif Ho fatto un bel minestrone prima maniera se avanza ci farò le frittelle. icon_mrgr:
fiori.gif

luke 24-11-2009 13.34.53

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 77674)
Ti faccio una domanda un po' provocatoria Luke, ma se sapendo di dover morire, e di poterlo fare in qualunque momento non ci muoviamo, pensi che avendo il tempo dilatato, ci muoveremmo? Già non lo facciamo così... o parli di una via naturale?

ps Scusami mi son permessa di usare il "noi" per quello che hai scritto nella parentesi ed io mi ci aggiungo perchè è così anche per me..

Sicuramente parlo a livello teorico, usando molta immaginazione, poi se fossi realmente immortale magari le cose cambierebbero...
E' ovvio che il fatto di poter morire all'improvviso dovrebbe spingerci a dare il massimo in ogni secondo, però così spesso non accade, come se il tempo imitato, il decadimento, la morte ci frenassero ( parlo al plurale poi magari per tanti non è così), il rischio di fallire senza sapere se ci sarà un'altra occasione, forse anche il pensare inconsciamente "tanto un giorno finirà tutto, finirò anche io, a che serve dannarmi per raggiungere questa o quella cosa".
In una condizioni di immortalità (ripeto è una sensazione poi non è detto che sarebbe così) questi pensieri non ci sarebbero, si potrebbe ricominciare infinite volte, freni inconsci non ci sarebbero, o magari sarebbero di altro tipo, dipende anche dalle singole persone.

filoumenanike 24-11-2009 20.18.29

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77663)
Forse prima potrebbe essere meglio migliorare ciò che poi deve perdurare immortalmente. Magari si può diventare individui ben formati, carne o pesce che sia. Anche perchè un'altra domanda potrebbe essere: per come siamo adesso, la vogliamo sta immortalità?

Migliorare noi stessi è, anzi potrebbe essere uno scopo nella vita, per come la vedo io per vivere meglio non per un perdurare immortale! Come dice Stella che senso avrebbe la vita protratta in un'immortalità sempre uguale a se stessa, con le stesse domande irrisolte?
Alla tua domanda risponderei che per continuare a vivere sempre nello stesso modo l'immortalità non la cercherei...
La vita sembra avere un meccanismo ciclico, si nasce...si cresce...si procrea...i figli diventano grandi e noi si finisce...la natura ha completato il suo compito...far diventare il mondo immortale attraverso la vita mortale di tutti gli esseri.
E' un po' come avviene alla pianta dell'agave, vive per circa cento anni, il tempo necessario per far crescere un fiore bellissimo da cui, attraverso i semi, perpetuare la specie, poi muore! dry.gif

m@pi 24-11-2009 23.29.09

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 77630)
non farei niente per raggiungere l'immortalità, se esiste così come la concepisco non è un premio per i buoni, se c'è...c'è per tutti!

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77652)
Se fosse un premio per i buoni, potrebbe anche essere una condanna per i cattivi.... anche togliendo le parole buoni e cattivi che non significano nulla in un ragionamento più ampio.

nella bibbia nel parlare di sapienza c'è un pezzetto che parla di immortalità
"...l'amore è osservanza delle sue leggi;
il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità
e l'immortalità fa stare vicino a Dio"
Sapienza 8,18
poche parole che sono andata a ricercare perchè mi colpirono diversi anni fa, se il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità significa che fuori da ciò non esiste garanzia, quindi non è per tutti...

Edera 24-11-2009 23.54.18

Secondo me l'unica cosa che può spingere a lavorare su me stessa e a migliorare è pensare che qualcosa di me resta. Se avessi la consapevolezza che tutto quello che sono in questa vita sparirà, si dissolverà non esistera più, non avrei tanti motivi per andare avanti. Pensare che invece posso fare qualcosa per impedire questo mi dà l'impulso, la spinta per fare fatica. Non riesce a bastarmi nulla di quello che posso avere in termini materiali, non mi bastano nemmeno tutte le emozioni che posso provare. Devo avere una speranza verso l'eterno, mi va benissimo anche l'idea che rimanga altro dalla mia personalità come la avverto ora, una scintilla, una scia, basta sia qualcosa in grado di elevare la condizione instabile, fragile della materia spazzabile in un secondo.
.Perchè è così, basta un attimo, un secondo e non ci sei più. Le persone vivono come se non dovessero mai morire, si attaccano a tutto come se la materialità fosse davvero un sostegno. Ma davanti alla morte nulla regge, nè case, nè auto o ricchezze varie, si arriva alla vecchiaia e la maggior parte se ne va implorando un altro secondo.
In oriente invece alcuni monaci quando sanno che stanno per morire, si siedono e aspettano. C'è una bella differenza e voglio credere sia quella la strada, lavorare e migliorare, magari anche nell'illusione se serve a dare un senso al mio esserci.
Perchè senza l'idea dell'immortalità verrei inghiottita dall'impotenza e la materia mi sovrasterebbe, già così faccio fatica a reggermi, figuriamoci se non avessi nemmeno quel lumino dentro. Un lumino per cui dovrei fare almeno la fatica di meditare dieci minuti al giorno con costanza... Invece no, sono anch'io come tanti e vivo pensando di avere tutto il tempo che voglio davanti. Vorrei convincermi che l'immortalità è per tutti ma qualcosa di indefenito ma ben radicato mi dice di no.

stella 25-11-2009 14.13.08

Come si legge in questi brani della prima lettera di S.Paolo ai Corinzi 20-28, l'immortalità è per tutti, altrimenti non sarebbe servito il sacrificio di Cristo:

"Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;
e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.
Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo;
poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.
Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti."


e più avanti:

"Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.
Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.
È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata ingoiata per la vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.
Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore."


Visto in altra visuale tutto tornerà a Dio, a parte quelli che peccano contro lo Spirito, penso che l'Inferno sia per quelli, che sono senza speranza di redenzione...

Ray 25-11-2009 14.23.54

Stella, dici che da quei passi si deduce che l'immortalità è per tutti, ma da cosa esattamente lo deduci? I passi non dicono certo che tutti sono immortali, il che significa che ci si deve diventare. Anche il risorgere allla fine dei tempi presuppone che prima si muoia.

Quello che secondo me esce è che, da Cristo, l'immortalità è una possibilità di tutti, ma non certo una certezza. Tocca conquistarsela. Il che immplica la possibilità di fallire. Inoltre i vari discorsi sul rendere incorruttibile ciò che è corruttibile, mi sembrano in linea con quello che dicevo sulla redenzione della carne e sulla sua possibilità di diventare immortale qualora riuscisse ad accogliere pienamente lo spirito. Cosa che comunque la trasformerebbe... altro messaaggio veicolato dai passi che citi.

D'altra parte, anche se l'immortalità fosse per tutti, questo non significa che sia di tutti.

stella 25-11-2009 15.16.14

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77696)
Stella, dici che da quei passi si deduce che l'immortalità è per tutti, ma da cosa esattamente lo deduci?

Tutti dobbiamo passare attraversare la morte, in questo senso nessuno è immortale con questo corpo fisico, ma tutti i morti saranno resuscitati, per poter essere giudicati da Cristo che è Amore, soprattutto sull'amore....
Concordo con te che dobbiamo lavorare su noi stessi per migliorare continuamente sulla strada di questo Amore, ma non ti sembra che se Cristo non applicasse il perdono che ci ha insegnato non sarebbe un Amore perfetto ? Quello che verrà sconfitto sarà il peccato, cioè ciò che porta alla morte...
Chiaro che lo dobbiamo scofinggere in questa vita, ma solo i santi ci riescono e non credo che il paradiso sia solo per loro, quindi, ribadisco la mia opinione in proposito, e cioè che solo quelli che peccano contro lo Spirito, cioè non credono in Cristo come il Figlio di Dio, non saranno perdonati....

In particolare queste parole : E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti"

fiori.gif

luke 25-11-2009 16.46.46

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 77697)
Tutti dobbiamo passare attraversare la morte, in questo senso nessuno è immortale con questo corpo fisico, ma tutti i morti saranno resuscitati, per poter essere giudicati da Cristo che è Amore, soprattutto sull'amore....
Concordo con te che dobbiamo lavorare su noi stessi per migliorare continuamente sulla strada di questo Amore, ma non ti sembra che se Cristo non applicasse il perdono che ci ha insegnato non sarebbe un Amore perfetto ? Quello che verrà sconfitto sarà il peccato, cioè ciò che porta alla morte...
Chiaro che lo dobbiamo scofinggere in questa vita, ma solo i santi ci riescono e non credo che il paradiso sia solo per loro, quindi, ribadisco la mia opinione in proposito, e cioè che solo quelli che peccano contro lo Spirito, cioè non credono in Cristo come il Figlio di Dio, non saranno perdonati....

In particolare queste parole : E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti"

fiori.gif

Una cosa che pensavo è che il discorso sull'immortalità potrebbe variare in funzione anche della Tradizione cui ci si riferisce: se si pensa ad una visione in cui ci sarà un giorno del giudizio definitivo, l'immortalità poi si potrà avere comunque per tutti, poi alcuni saranno in paradiso altri all'inferno.
Altre Tradizioni, non se affidabili o meno, parlano di catene evolutive e quindi l'immortalità si potrebbe vedere come possibilità di accedere a nuove catene, in altri sistemi, e quindi il giudizio di Cristo si avrebbe per questo sistema solare; una volta accolto in pieno il Suo Spirito dovremmo poter (ho letto poco di certe cose, potri anche aver capito male) accedere a nuovi livelli con nuovi "Spiriti reggenti" e così all'infinito.

Elohim 25-11-2009 18.28.15

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 77675)
Eppure nella Bibbia si parla di un tempo in cui l'uomo era immortale, se non sbaglio, nel Paradiso terrestere nell'Eden l'uomo era immortale.
Inoltre se non dico strumpalate nel giro delle stagioni dell'anno cosmico ora dovremmo essere nel Kali Yuga non so neppure se si scrive così, c'era una stagione in cui gli uomini potevano essere immortali?
Insomma sono domande che mi girano per la testa perchè se la malattiaè ciò che consuma il nostro corpo e la psiche è il fulcro da dove parte il tutto mi domando se ci possa essere stato un "tempo" in cui eravamo perfetti. ???



Citazione:

Originalmente inviato da m@pi (Messaggio 77688)
se il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità significa che fuori da ciò non esiste garanzia, quindi non è per tutti...

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77696)
Stella, dici che da quei passi si deduce che l'immortalità è per tutti, ma da cosa esattamente lo deduci? I passi non dicono certo che tutti sono immortali, il che significa che ci si deve diventare. Anche il risorgere allla fine dei tempi presuppone che prima si muoia.
D'altra parte, anche se l'immortalità fosse per tutti, questo non significa che sia di tutti.

L'essere era immortale perche avrebbe avuto la possibilità di usufruire dell'albero della vita. Ossia di qualcosa che permetteva di restare sempre sano e giovane. Una volta uscito dall'Eden (laboratorio genetico) Non poteva più usare questa "cosa" e dopo 900 e passa anni morì. Da allora la vita si va a ridursi sempre piu, ad eccezione di Matusalemme, perche il dna si deteriora sempre più. Per la resurrezione e la vita eterna, Baruk ed Enoch direbbero le stesse cose di Gesu, Maometto e Rael. I temini cambiano ma la sostanza è quella. La resurrezione avverrebbe nei corpi e con i corpi. Baruk dice che l'Arcangelo Michele ha una grossa scodella dove tiene i fiori e i semi di tutti i giusti, i puri o i semipuri. I semi e i fiori altro non sarebbero che i codici genetici di persone che saranno resuscitate in quanto hanno compiuto nella loro vita azioni positive.
Love
:)

nikelise 25-11-2009 18.39.01

Citazione:

Originalmente inviato da Elohim (Messaggio 77713)



Una volta uscito dall'Eden (laboratorio genetico) Non poteva più usare questa "cosa" e dopo 900 e passa anni morì.

E perche' e' uscito dal laboratorio ?
Non poteva rimanerci?
O rientrarci ?

Elohim 25-11-2009 19.19.58

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 77714)
E perche' e' uscito dal laboratorio ?
Non poteva rimanerci?
O rientrarci ?

Ma non hai letto la genesi ? o altri libri sacralizzati? te lo spiegano sia pure in modo (un pò particolare).
leggili e poi ti dico la mia...
Love
:)

Uno 25-11-2009 19.38.11

Citazione:

Originalmente inviato da Elohim (Messaggio 77717)
Ma non hai letto la genesi ? o altri libri sacralizzati? te lo spiegano sia pure in modo (un pò particolare).
leggili e poi ti dico la mia...
Love
:)

Eh no, se dai una tua interpretazione di alcune cose devi (dovresti, non sei obbligato ovviamente) anche dire perchè mai sta gente è stata cacciata dal laboratorio. Che cosa rappresenta per voi il famoso albero della conoscenza etc..

Io temo la risposta icon_mrgr:, ma amo la fantascienza che pur parlando di cose reali (nessun uomo può inventare quello che non esiste) ce le colloca in un'altra realtà.

Uno 25-11-2009 19.49.46

Devo ancora prendere dei post indietro, piano piano ci arrivo ma vorrei dire una cosa qui

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 77697)
Tutti dobbiamo passare attraversare la morte, in questo senso nessuno è immortale con questo corpo fisico, ma tutti i morti saranno resuscitati, per poter essere giudicati da Cristo che è

Ma allora se il corpo non è immortale, che cosa resusciterà?

E se non tutti moriranno
"Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati"
Cosa muore o non muore in tutti?

E' la seconda morte quella che ci interessa qui per capire le parole di Gesù :)

Elohim 25-11-2009 21.01.04

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77721)
Eh no, se dai una tua interpretazione di alcune cose devi (dovresti, non sei obbligato ovviamente) anche dire perchè mai sta gente è stata cacciata dal laboratorio. Che cosa rappresenta per voi il famoso albero della conoscenza etc..


Basterebbbe cercare e si troverebbe il link del sito (visto che non ne posso mettere qua) da dove scaricare gratuitamente i libri. Albero della conoscenza sarebbe appunto la conoscenza. Cioè la sapienza scientifica. I creatori avrebbero fatto di tutto per far restare Adamo ed Eva allo stato di non conoscenza. Ma qualcuno avrebbe disobbedito a queste direttive (Lucifero? è diverso da Satana.... ) e cominciò ad insegnare le basi scientifiche. Data la grande intelligenza i due umani cominciarono ad apprendere velocemente (ecco... l'uomo è divenuto come uno di noi... Genesi) . E per evitare che riuscissero anche ad arrivare anche all'albero della vita e quindi dell'immmortalità (tramite la genetica) sarebbero stati cacciati dall'Eden (Giardino-Laboratorio).
Citazione:

Io temo la risposta icon_mrgr:, ma amo la fantascienza che pur parlando di cose reali (nessun uomo può inventare quello che non esiste) ce le colloca in un'altra realtà.
Fantascienza? Chissà....
Love
:)

nikelise 25-11-2009 21.01.27

Citazione:

Originalmente inviato da Elohim (Messaggio 77717)
Ma non hai letto la genesi ? o altri libri sacralizzati? te lo spiegano sia pure in modo (un pò particolare).
leggili e poi ti dico la mia...
Love
:)

Non devi rispondermi col libro sacralizzato a cui poi tu dai l'interpretazione che vuoi .
Devi se vuoi spiegare , usare i tuoi parametri , non i miei per poi usarli a tuo fine .

nikelise 25-11-2009 21.04.42

Citazione:

Originalmente inviato da Elohim (Messaggio 77729)

I creatori avrebbero fatto di tutto per far restare Adamo ed Eva allo stato di non conoscenza. :)

E perche' ?

Uno 25-11-2009 21.12.12

Citazione:

Originalmente inviato da Elohim (Messaggio 77729)
Basterebbbe cercare e si troverebbe il link del sito (visto che non ne posso mettere qua) da dove scaricare gratuitamente i libri.

Elo non ricominciamo, o meglio ricominciamo da capo. A me non interessa nulla di Rael e dei suoi libri, interessa il rapporto umano con te. Se qualcuno è interessato in privato può senza problemi chiederti link, libri, battesimi o quel che volete. Ripeto nessun problema, solo che non intendo far da cassa di risonanza diretta.
Per piacere evitiamo di ritornare sull'argomento, te lo sto chiedendo per piacere. Se per te è più importante mettere un link che parlare con noi e dirci quello che senti vero... allora caso mai ne riparliamo. :)

Elohim 25-11-2009 22.51.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77733)
Elo non ricominciamo, o meglio ricominciamo da capo. A me non interessa nulla di Rael e dei suoi libri, interessa il rapporto umano con te. Se qualcuno è interessato in privato può senza problemi chiederti link, libri, battesimi o quel che volete. Ripeto nessun problema, solo che non intendo far da cassa di risonanza diretta.
Per piacere evitiamo di ritornare sull'argomento, te lo sto chiedendo per piacere. Se per te è più importante mettere un link che parlare con noi e dirci quello che senti vero... allora caso mai ne riparliamo. :)

Certo, ho già parlato subito dopo la frase credo...
Love
:)

stella 25-11-2009 23.01.32

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77724)
Ma allora se il corpo non è immortale, che cosa resusciterà?

Io penso che, come avviene per i Santi il cui corpo rimane pressochè intatto anche dopo la morte, questo è solo una figura della loro anima pura, perchè come il dentro così il fuori, e questi parteciparenno alla prima resurrezione ma con il corpo trasformato come quello di Gesù risorto, perchè si sono evoluti dalla condizione umana, si sono elevati dalla materia e non più soggetti ad essa.
Di questa prima resurrezione Gesù dice:

Luca 20, 34-36
Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio".

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77724)
E se non tutti moriranno
"Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati"
Cosa muore o non muore in tutti?

E' la seconda morte quella che ci interessa qui per capire le parole di Gesù :)

La seconda morte è descritta in Apocalisse 20

Apocalisse 20, 11-15
"Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé.
Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere.
Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere.
Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco.
E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco."


Quindi la seconda morte riguarda tutti quelli che non sono scritti nel libro della vita, cioè quelli che hanno adorato Satana anzichè Dio, in pensieri, parole e opere di male.

Inoltre, riguardo la risurrezione, c'è questo passo nel Vangelo di Giovanni 5,24-30:

In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.
Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato."


Questo conferma il fatto che siamo noi tutti gli artefici del nostro destino, nel fare la volontà di Dio, lavorando sui noi stessi e restando connessi a Gesù Cristo, ed in questo modo si passa dalla morte alla vita già qui in questo mondo, in quanto tanti sembrano vivi ma sono già morti dentro....

m@pi 26-11-2009 00.03.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77724)

E se non tutti moriranno
"Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati"
Cosa muore o non muore in tutti?

E' la seconda morte quella che ci interessa qui per capire le parole di Gesù :)

"Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste. Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità."

credo che la risposta è tra queste righe, dobbiamo evolvere, trasformare ciò che è terreno in spirituale, trasformare un corpo corruttibile che se muore così si decompone in un corpo incorruttibile attraverso il sacrificio della carne che dovrebbe significare rendere sacro il nostro corpo, e questa dovrebbe essere la cottura alchemica, giusto?

Uno 26-11-2009 00.15.33

Prendo solo questo pezzo, il resto poi
Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 77743)
Questo conferma il fatto che siamo noi tutti gli artefici del nostro destino, nel fare la volontà di Dio, lavorando sui noi stessi e restando connessi a Gesù Cristo, ed in questo modo si passa dalla morte alla vita già qui in questo mondo, in quanto tanti sembrano vivi ma sono già morti dentro....

Questo è vero, però per precisione bisogna dire che qui, in vita si inizia (iniziato) ma solo con la morte del corpo tutto si compie.

Ray 26-11-2009 01.51.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77751)
Questo è vero, però per precisione bisogna dire che qui, in vita si inizia (iniziato) ma solo con la morte del corpo tutto si compie.

Ma questa morte del corpo deve essere la seconda per poter risorgere no? La prima sarebbe quella iniziatica e se si è passati per questa e si è completato in tempo il seguito, poi con la morte del corpo si compie la redenzione della carne e si risorge.
Che poi, per certi versi, la morte del corpo può considerarsi la terza, vosto che c'è una specie di morte anche alla fine del nero, ma credo che molti non la considerino tale perchè è una specie di finta morte e quello che torna è quello di prima.

Ci piglio, sto fuori, un misto delle due?

nikelise 26-11-2009 10.53.01

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77765)
Ma questa morte del corpo deve essere la seconda per poter risorgere no? La prima sarebbe quella iniziatica e se si è passati per questa e si è completato in tempo il seguito, poi con la morte del corpo si compie la redenzione della carne e si risorge.
Che poi, per certi versi, la morte del corpo può considerarsi la terza, vosto che c'è una specie di morte anche alla fine del nero, ma credo che molti non la considerino tale perchè è una specie di finta morte e quello che torna è quello di prima.

Ci piglio, sto fuori, un misto delle due?

Quello che non vedo e' la redenzione della carne .
Sta fuori dal discorso , la carne dev'essere il limite che si deve di continuo superare .
Con la morte finalmente ce la togliamo di mezzo questa carne che poi rappresenta il nostro piano , il nostro stato dell'essere.

Un'altra cosa , su quanto diceva Stella , molte moltissime delle riesumazioni di Santi intatti sono state spiegate con trattamenti del corpo.
Non so se questo dato della trasformazione della carne gia' su questo nostro piano non sia nient'altro che un'altra leggenda.
L'alchimia che ne parla , ne parla solo per metafora della trasformazione interiore non della carne in altro.

stella 26-11-2009 12.52.28

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 77774)
Non so se questo dato della trasformazione della carne gia' su questo nostro piano non sia nient'altro che un'altra leggenda.
L'alchimia che ne parla , ne parla solo per metafora della trasformazione interiore non della carne in altro.

Il "credo" cristiano, in cui si parla di risurrezione della "carne", indica l'uomo nella sua totalità.
Il termine "carne" non va inteso in senso letterale, ma nel significato attribuitogli dal mondo culturale nel quale è nato.
Nella Bibbia la parola "carne" ("basar" in ebraico) non è contrapposta a "spirito" (come avviene nella cultura greco-romana), ma indica l'uomo tutto intero: la sua fragilità, le debolezze, i limiti di creatura, ma anche tutta la ricchezza delle relazioni con gli altri e con il mondo.
Quando diciamo di "credere la risurrezione della carne" affermiamo che l'uomo risorge nella sua totalità: con il bene seminato nell'esistenza terrena, le relazioni intrecciate, le esperienze esaltanti sperimentate nella vita vissuta all'insegna dell'amore, di cui il corpo riporta la memoria, come le ferite nel corpo risorto di Cristo.
Se è vero che la carne porta la memoria delle nostre azioni. ogni corpo testimonia la vita vissuta.

Uno 26-11-2009 13.44.37

Faccio un passo indietro per riprendere ciò che avevo detto avrei preso dopo e che ora è utile prima di proseguire sulle cose tecniche.

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77631)
Per me immortalità è non essere costretto a morire. Ossia che Ray possa, volendo, perdurare quanto desidera. Indipendentemente dalle azioni o dalle non azioni per mantenere questo stato (questione da afforntare nelle ultime domande) si tratta comunque di uno stato da ottenere, in quanto Ray, per adesso, è costretto a morire.

Ci sono due punti importanti però: la questione del poter morire pur essendo immortale e del cos'è Ray.

Partiamo da Ray, o Uno o chi preferite.
Sono nati? Si sono nati, prima di questi corpi che stanno digitando sulla tastiera non esistevano delle identità chiamate Ray, Uno etc... o comunque ammesso che esistessero degli omonimi non erano questi in oggetto (prima che qualcuno sottilizzi icon_mrgr:).

Quindi sono nati e così come sono devono morire, perchè ciò che nasce prima o poi muore che sia pure tra 1 milione di anni.
Però se Uno fosse un attore su un palcoscenico che recita una commedia ed io in realtà fossi un'altro (esempio Brad Pitt) le cose cambierebbero.
Uno nella commedia comunque terminerebbe di esistere alla fine della sua parte (morirebbe trasportando il tutto nella vita) ma in me Brad Pitt esisterebbe anche Uno*... nel ricordo però.

Qui c'è un punto in cui dissento rispetto a molte interpretazioni essoteriche moderne e/o comunque a quello che si capisce di solito di esse.
Si dice, grosso modo, qualcosa tipo al fatto che Uno deve mettersi da parte, Brad Pitt non più identificato in Uno deve ricordarsi di recitare e a volte addirittura qualcuno afferma che la personalità Uno deve essere sdradicata e cose simili.
"Io" dico che Brad Pitt si deve ricordarsi di essere Brad Pitt, ma in quel momento che è sul palco, quel palco è anche Uno, non ha senso, anzi è controproducente non finire quello che deve fare Uno solo perchè mi sono accorto di essere in realtà prima/anche Brad Pitt.
La morte iniziatica è quando Uno muore come identificazione totale (che non si ferma solo a ciò che si definisce psicologico, non c'è una divisione così netta tra psiche e fisico) cioè l'individuo Sa di essere Uno ma anche/prima, Brad Pitt.
Quel Sa non vuol dire convincersi, suggestionarsi etc... cambia completamente il modo di rapportarsi al mondo (anche fisicamente) anche se tutto sommato il mondo quasi non se ne accorge. Non serve fare cose eclatanti o diventare qualcosa di particolare, tutto sommato anche le figure che si sono rivelate particolari non lo sono diventate in virtù della trasformazione, lo erano già prima, dopo hanno solo continuato.

*= un discorso diverso è per gli attori di riserva, si preparano alla parte ma in realtà spesso non entrano mai sul palco, nella rappresentazione, pur essendo presenti. Non pensate ad ingiustizie perchè rimanere in riserva è una scelta personale, non del regista che comunque da a tutti la possibilità di recitare.

Arriviamo alla prima morte, quella comune che tutti conosciamo e che è indipendente dalla morte iniziatica, comunque anche il corpo fisico dell'iniziato muore, la differenza c'è subito dopo, se ha completato la preparazione è in grado di affrontare l'impatto dello Spirito e nessun fuoco più lo brucerà ne sarà giudicato mancante (non è un giudizio di qualcuno verso qualcuno ma adesso è inutile approfondire) e messo a disintegrarsi nello stagno di fuoco (seconda morte) perchè le particelle possano, in altre forme andare all'inferno, cioè tornare in questo mondo, attraverso lo stagno (specchio orizzontale).
E' anche corretto che all'inferno (come in paradiso) si rimane per l'eternità, ma adesso è troppo lungo scriverlo in una forma comprensibile, quando ci torno (magari oggi pomeriggio) ci provo.
Mi fermo conscio di aver messo troppa roba.

Uno 26-11-2009 13.55.01

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 77775)
Il "credo" cristiano, in cui si parla di risurrezione della "carne", indica l'uomo nella sua totalità.
Il termine "carne" non va inteso in senso letterale, ma nel significato attribuitogli dal mondo culturale nel quale è nato.
Nella Bibbia la parola "carne" ("basar" in ebraico) non è contrapposta a "spirito" (come avviene nella cultura greco-romana), ma indica l'uomo tutto intero: la sua fragilità, le debolezze, i limiti di creatura, ma anche tutta la ricchezza delle relazioni con gli altri e con il mondo.
Quando diciamo di "credere la risurrezione della carne" affermiamo che l'uomo risorge nella sua totalità: con il bene seminato nell'esistenza terrena, le relazioni intrecciate, le esperienze esaltanti sperimentate nella vita vissuta all'insegna dell'amore, di cui il corpo riporta la memoria, come le ferite nel corpo risorto di Cristo.
Se è vero che la carne porta la memoria delle nostre azioni. ogni corpo testimonia la vita vissuta.

No, si intende proprio la carne e non dopo quella che conosciamo come morte.
In realtà i nostri corpi sono vivi secondo il metro di paragone che conosciamo, per esempio rispetto ad un pezzo di legno, ma non sono realmente vivi secondo il siginficato reale di questa parola perchè non riescono ad essere permeati abbastanza dallo Spirito, siamo sempre ad un livello minimo, che da un certo punto di vista si può definire morte.
Quindi redenzione delle carne e resurrezione (dalla morte alla vita) sono intesi come processo da compiere qui ancora in vita.
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Nike non è una leggenda cambia la luminosità anche se non è percepibile strumentalmente, non dalla scienza oggi almeno, e altre "cosette"

Ray 26-11-2009 15.18.30

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77780)
No, si intende proprio la carne e non dopo quella che conosciamo come morte.
In realtà i nostri corpi sono vivi secondo il metro di paragone che conosciamo, per esempio rispetto ad un pezzo di legno, ma non sono realmente vivi secondo il siginficato reale di questa parola perchè non riescono ad essere permeati abbastanza dallo Spirito, siamo sempre ad un livello minimo, che da un certo punto di vista si può definire morte.
Quindi redenzione delle carne e resurrezione (dalla morte alla vita) sono intesi come processo da compiere qui ancora in vita.

Bon, ma allora se si arriva alla morte iniziatica (che non è la seconda... questa è dopo la morte fisica) che deve avvenire prima della prima (quella fisica, comune) inizia un processo di redenzione della carne. Se questo processo si completa prima della morte normale, pur dovendo prima o poi morire (lasciare il corpo) in realtà si è virtualmente immortali, nel senso che la carne non decade e quindi si può decidere quanto restare (anche lasciato il corpo in realtà si dovrebbe poterne addensare uno, dato che sempre di materia si è fatti, ma questo è ancora altro discorso). Se invece il processo si è compiuto solo parzialmente e interviene la morte fisica il residuo fisico lasciato avrà le caratteristiche che avrà a seconda di quanto avanzato era il processo (vedi i vari corpi dei santi, quello che dura secoli, quello che dura meno) e la consapevolezza che resta dovrà in qualche altro modo continuare il proccesso di crescita su altri piani, ma non è immortale.

Questo però, e anche quello che hai detto prima, non toglie la mia domanda sulle tre morti contate con quell'altro sistema: una alla fine di ogni Opera. Con la precisazione che, se l'Opera al rosso viene completata, la morte corrispondente (quella fisica) può venir attesa ad libitum (o meglio ad necessitatem).
Al di là che comunque aspetto ulteriori chiarmenti anche su quello che avevo detto prima, ho l'impressione che ancora qualcosa non mi torni.

griselda 26-11-2009 16.12.05

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Partiamo da Ray, o Uno o chi preferite.
Sono nati? Si sono nati, prima di questi corpi che stanno digitando sulla tastiera non esistevano delle identità chiamate Ray, Uno etc... o comunque ammesso che esistessero degli omonimi non erano questi in oggetto (prima che qualcuno sottilizzi icon_mrgr:).

Quindi sono nati e così come sono devono morire, perchè ciò che nasce prima o poi muore che sia pure tra 1 milione di anni.
Però se Uno fosse un attore su un palcoscenico che recita una commedia ed io in realtà fossi un'altro (esempio Brad Pitt) le cose cambierebbero.
Uno nella commedia comunque terminerebbe di esistere alla fine della sua parte (morirebbe trasportando il tutto nella vita) ma in me Brad Pitt esisterebbe anche Uno*... nel ricordo però.

Vediamo se ho capito i vari Ray, Grii, Red sono parti recitate da l'attore che (nell'esempio che fai tu è Brad Pitt) è lo Spirito, è Lui che si reincarna ogni volta portando con se tutte le parti recitate, ogni volta che sale sul palco ( che si incarna in un tizio o un caio sulla terra).

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Qui c'è un punto in cui dissento rispetto a molte interpretazioni essoteriche moderne e/o comunque a quello che si capisce di solito di esse.
Si dice, grosso modo, qualcosa tipo al fatto che Uno deve mettersi da parte, Brad Pitt non più identificato in Uno deve ricordarsi di recitare e a volte addirittura qualcuno afferma che la personalità Uno deve essere sdradicata e cose simili.
"Io" dico che Brad Pitt si deve ricordarsi di essere Brad Pitt, ma in quel momento che è sul palco, quel palco è anche Uno, non ha senso, anzi è controproducente non finire quello che deve fare Uno solo perchè mi sono accorto di essere in realtà prima/anche Brad Pitt.

Provo a vedere se ho capito, anche se sono venuta a sapere che Io sono Spirito (l'attore) e che uso le varie parti per muovermi sul palco, (varie incarnazioni) non posso vivere dicendo:bon sono lo Spirito quindi prendo per questo le distanze da Grii o chi per essa, Grii è su questa terra perchè ha un compito datole dal Regista ..crash qui fa acqua se l'attore è lo Spirito che è il regista?
Difatti non avevo capito neppure cosa intendevi con attori di riserva che non entrano mai in scena non capisco chi sono e perchè non entrano.
Help me!
Provo a proseguire ma ormai la pellicola si è incastrata il fotogramma si è bruciato e la macchina gira a vuoto. piango.gif
Mi sto domandando se devo postare ugualmente o no?
nonso.gif

luke 26-11-2009 17.16.48

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 77785)
Vediamo se ho capito i vari Ray, Grii, Red sono parti recitate da l'attore che (nell'esempio che fai tu è Brad Pitt) è lo Spirito, è Lui che si reincarna ogni volta portando con se tutte le parti recitate, ogni volta che sale sul palco ( che si incarna in un tizio o un caio sulla terra).


Provo a vedere se ho capito, anche se sono venuta a sapere che Io sono Spirito (l'attore) e che uso le varie parti per muovermi sul palco, (varie incarnazioni) non posso vivere dicendo:bon sono lo Spirito quindi prendo per questo le distanze da Grii o chi per essa, Grii è su questa terra perchè ha un compito datole dal Regista ..crash qui fa acqua se l'attore è lo Spirito che è il regista?
Difatti non avevo capito neppure cosa intendevi con attori di riserva che non entrano mai in scena non capisco chi sono e perchè non entrano.
Help me!
Provo a proseguire ma ormai la pellicola si è incastrata il fotogramma si è bruciato e la macchina gira a vuoto. piango.gif
Mi sto domandando se devo postare ugualmente o no?
nonso.gif

Provo a risponderti per come ho capito ma prendilo con beneficio di inventario:
lo Spirito dovrebbe essere il regista( facente parte di una compagnia teatrale) che però ha bisogno dei vari attori (Luke, Uno, Griselda) ecc per veder manifestata realmente la storia che aveva in mente.

Per gli attori di riserva ho il dubbio se essi siano persone esistenti che però non seguono con consapevolezza la parte che era stata decisa per loro e si limitano a veder scorrere la vita come comparse senza manifestarsi appieno o se siano possibili incarnazioni dello Spirito che però poi scelgono di non entrare per niente in scena, rinunciando all'esperienza della materialità.

P.S. Immortalità significa che un determinato attore è entrato talmente in sintonia con quella compagnia teatrale , che può divenire egli stesso regista ed eventualmente tornare a fare l'attore quando lo ritiene opportuno, in questo o in altri teatri?

Edera 26-11-2009 17.39.54

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77790)
Per gli attori di riserva ho il dubbio se essi siano persone esistenti che però non seguono con consapevolezza la parte che era stata decisa per loro e si limitano a veder scorrere la vita come comparse senza manifestarsi appieno o se siano possibili incarnazioni dello Spirito che però poi scelgono di non entrare per niente in scena, rinunciando all'esperienza della materialità.

Anch'io ero indecisa tra queste due opzioni, sono incline a pensare più per la prima cioè che siano persone esistenti che si limitano a vedere scorrere la pellicola senza partecipare mai. Propendo per questa non perchè lo so ma perchè altrimenti ci sarebbe da prendere in considerazione l'idea che si possa scegliere tra l'incarnarsi o meno e la vedo molto più lontana come ipotesi. Mi sembra di ricordare di aver letto che l'incarnazione può essere rimandata ma rimane in ogni caso obbligata, questione di tempo. Aspetto anch'io lumi perchè è oscurooo:)

griselda 26-11-2009 17.41.52

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77790)
Provo a risponderti per come ho capito ma prendilo con beneficio di inventario:
lo Spirito dovrebbe essere il regista( facente parte di una compagnia teatrale) che però ha bisogno dei vari attori (Luke, Uno, Griselda) ecc per veder manifestata realmente la storia che aveva in mente.

Ecco se è il regista lo Spirito chi è Brad Pitt è qui che sono andata in crash piango.gif icon_mrgr:

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77790)
Per gli attori di riserva ho il dubbio se essi siano persone esistenti che però non seguono con consapevolezza la parte che era stata decisa per loro e si limitano a veder scorrere la vita come comparse senza manifestarsi appieno o se siano possibili incarnazioni dello Spirito che però poi scelgono di non entrare per niente in scena, rinunciando all'esperienza della materialità.

Mi piace la tua prima ipotesi, a quel punto forse il riferimento è agli ignavi. (?)

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77790)
P.S. Immortalità significa che un determinato attore è entrato talmente in sintonia con quella compagnia teatrale , che può divenire egli stesso regista ed eventualmente tornare a fare l'attore quando lo ritiene opportuno, in questo o in altri teatri?

Quindi l'immortalità sarebbe quando l'attore dopo aver interpretato tutte le parti possibili diventa regista. Sa dirigere perfettamente tutti i suoi attori e quindi sa interpretare tutte le parti di conseguenza potrebbe anche autoprodursi.:)
fiori.gif

Ray 26-11-2009 17.47.14

L'attore è lo Spirito, il regista dirige i vari attori, quindi è Dio.

luke 26-11-2009 17.47.39

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 77792)
Ecco se è il regista lo Spirito chi è Brad Pitt è qui che sono andata in crash piango.gif icon_mrgr:

Il fatto è che mentre leggevo il post di Uno, mi facevo contemporaneamente dei film miei in testa, quindi potrei aver preso troppo dai miei film e poco dal post di Uno ($) scusa.gif
Scusa se ho incasinato ancora di piu fiori.gif

P.s. Ho letto ora la risposta di Ray, credo sia chiarificatrice della metafora di Uno

griselda 26-11-2009 17.50.29

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 77794)
Il fatto è che mentre leggevo il post di Uno, mi facevo contemporaneamente dei film miei in testa, quindi potrei aver preso troppo dai miei film e poco dal post di Uno ($) scusa.gif
Scusa se ho incasinato ancora di piu fiori.gif

Ma stai scherzando vero?abbraccio: Mi hai aiutato a ragionare, cosa che in cui latito moltissimo icon_mrgr:, niente e mai inutile e mai una cortese risposta. abbraccio: Siamo tutti qui per imparare. :)

stella 26-11-2009 19.01.32

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Partiamo da Ray, o Uno o chi preferite.
Sono nati? Si sono nati, prima di questi corpi che stanno digitando sulla tastiera non esistevano delle identità chiamate Ray, Uno etc... o comunque ammesso che esistessero degli omonimi non erano questi in oggetto (prima che qualcuno sottilizzi icon_mrgr:).

Eppure esistevano nella mente di Dio, come dice una frase di Dio al profeta Geremia (1,5):

«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni».

Come se il regista sapesse già la parte che ciascuno farà, senza nulla togliere alla libertà di scelta individuale.

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Quindi sono nati e così come sono devono morire, perchè ciò che nasce prima o poi muore che sia pure tra 1 milione di anni.
Però se Uno fosse un attore su un palcoscenico che recita una commedia ed io in realtà fossi un'altro (esempio Brad Pitt) le cose cambierebbero.
Uno nella commedia comunque terminerebbe di esistere alla fine della sua parte (morirebbe trasportando il tutto nella vita) ma in me Brad Pitt esisterebbe anche Uno*... nel ricordo però.

Come dire che tu (Brad Pitt) in questa commedia reciti la parte di Uno e lo impersoni, quando Uno esce di scena tu (Brad Pitt) hai conservato nel ricordo l'esperienza che Uno ha fatto quando lo hai impersonato, in questo modo Uno continua a vivere in te.

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
La morte iniziatica è quando Uno muore come identificazione totale (che non si ferma solo a ciò che si definisce psicologico, non c'è una divisione così netta tra psiche e fisico) cioè l'individuo Sa di essere Uno ma anche/prima, Brad Pitt.

Quindi con la morte iniziatica Uno muore a se stesso per rinascere Brad Pitt consapevole che se in questa vita impersona Uno in realtà è soltanto una parte che deve morire per essere veramente se stesso pur continuando a impersonare Uno, in realtà Brad Pitt agisce per il tramite di Uno e diventa tutt'uno con lui pur rimanendo Brad Pitt e non perdendo Uno la sua individualità...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Arriviamo alla prima morte, quella comune che tutti conosciamo e che è indipendente dalla morte iniziatica, comunque anche il corpo fisico dell'iniziato muore, la differenza c'è subito dopo, se ha completato la preparazione è in grado di affrontare l'impatto dello Spirito e nessun fuoco più lo brucerà ne sarà giudicato mancante (non è un giudizio di qualcuno verso qualcuno ma adesso è inutile approfondire) e messo a disintegrarsi nello stagno di fuoco (seconda morte) perchè le particelle possano, in altre forme andare all'inferno, cioè tornare in questo mondo, attraverso lo stagno (specchio orizzontale).

Se con questo vuoi dire che l'inferno è qui sono d'accordo, noi siamo qui e per uscirne dobbiamo morire a noi stessi e rinascere nuovi individui connessi allo Spirito, chi non può o non vuole morire a se stesso nella morte iniziatica per cominciare a recitare la parte assegnata dalla volontà di Dio, può rimanere morto in eterno o per un certo periodo di tempo....

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
E' anche corretto che all'inferno (come in paradiso) si rimane per l'eternità, ma adesso è troppo lungo scriverlo in una forma comprensibile, quando ci torno (magari oggi pomeriggio) ci provo.

Io penso che per l'eternità ci sarà sempre la divisione tra luce e tenebre, come era in principio....

m@pi 27-11-2009 00.55.41

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Però se Uno fosse un attore su un palcoscenico che recita una commedia ed io in realtà fossi un'altro (esempio Brad Pitt) le cose cambierebbero.
Uno nella commedia comunque terminerebbe di esistere alla fine della sua parte (morirebbe trasportando il tutto nella vita) ma in me Brad Pitt esisterebbe anche Uno*... nel ricordo però.

e qui credo di esserci, Uno è l'uomo che vive e quando muore tutta la sua esperienza passa a Brad Pitt che è lo spirito

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Qui c'è un punto in cui dissento rispetto a molte interpretazioni essoteriche moderne e/o comunque a quello che si capisce di solito di esse.
Si dice, grosso modo, qualcosa tipo al fatto che Uno deve mettersi da parte, Brad Pitt non più identificato in Uno deve ricordarsi di recitare e a volte addirittura qualcuno afferma che la personalità Uno deve essere sdradicata e cose simili.
"Io" dico che Brad Pitt si deve ricordarsi di essere Brad Pitt, ma in quel momento che è sul palco, quel palco è anche Uno, non ha senso, anzi è controproducente non finire quello che deve fare Uno solo perchè mi sono accorto di essere in realtà prima/anche Brad Pitt.

quindi devo vivere da uomo perchè sto qui non per vivere da spirito, ma ricordandomi di esserlo devo vivere come Uno e lasciargli fare quelle esperienze per cui è nato

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
La morte iniziatica è quando Uno muore come identificazione totale (che non si ferma solo a ciò che si definisce psicologico, non c'è una divisione così netta tra psiche e fisico) cioè l'individuo Sa di essere Uno ma anche/prima, Brad Pitt.

io uomo mi accorgo di essere anche spirito e vinco la mia personalità e nel farlo cambia anche il mio corpo, nel senso che le cellule fanno anche loro un lavoro su se stesse

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Quel Sa non vuol dire convincersi, suggestionarsi etc... cambia completamente il modo di rapportarsi al mondo (anche fisicamente) anche se tutto sommato il mondo quasi non se ne accorge. Non serve fare cose eclatanti o diventare qualcosa di particolare, tutto sommato anche le figure che si sono rivelate particolari non lo sono diventate in virtù della trasformazione, lo erano già prima, dopo hanno solo continuato.

questo accade spesso? cosa fare perchè il tutto non sia solo frutto di suggestione? come ci si accorge se si sta lavorando bene oppure no?

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
*= un discorso diverso è per gli attori di riserva, si preparano alla parte ma in realtà spesso non entrano mai sul palco, nella rappresentazione, pur essendo presenti. Non pensate ad ingiustizie perchè rimanere in riserva è una scelta personale, non del regista che comunque da a tutti la possibilità di recitare.

qui c'è un grande buco nero...
attori di riserva... potrebbero essere le esperienze delle vite passate ma non torna con la seconda parte del discorso o forse le vite future se questa non va a buon fine... non so, non mi viene nullanonso.gif

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77779)
Arriviamo alla prima morte, quella comune che tutti conosciamo e che è indipendente dalla morte iniziatica, comunque anche il corpo fisico dell'iniziato muore, la differenza c'è subito dopo, se ha completato la preparazione è in grado di affrontare l'impatto dello Spirito e nessun fuoco più lo brucerà ne sarà giudicato mancante (non è un giudizio di qualcuno verso qualcuno ma adesso è inutile approfondire) e messo a disintegrarsi nello stagno di fuoco (seconda morte) perchè le particelle possano, in altre forme andare all'inferno, cioè tornare in questo mondo, attraverso lo stagno (specchio orizzontale).
E' anche corretto che all'inferno (come in paradiso) si rimane per l'eternità, ma adesso è troppo lungo scriverlo in una forma comprensibile, quando ci torno (magari oggi pomeriggio) ci provo.
Mi fermo conscio di aver messo troppa roba.

si tanta roba... ci torno anch'io con calma, devo riflettere mi fuma il cervello


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