Che cos'è la Ricerca?
Ci sono sicuramente già discussioni simili in forum... tuttavia penso due cose: primo che periodicamente a sfruttato il senno di adesso (che rispetto a prima è quello di poi) per rivedere le questioni centrali, secondo che in moltissime discussioni giriamo intorno all'argomento e sorgono spesso temi che portano il discorso in giro. Quindi...
Che cos'è alla fin fine la Ricerca? Cosa si cerca di ottenere e come? Non credo si possano dare risposte veramente esaustive.. però credo si possano trovare alcune risposte non sogggettive, anche partendo dal soggettivo. Dirò certamente la mia, ma lascio aperte le domande. |
hai detto "scopo del Se è l'individuazione"
quindi significa che secondo te la Ricerca vada mirata in tal senso. cosa intendi per Individuazione? e soprattutto come far collimare un Individuazione con una vita "comune" secondo te? |
L'individuazione è una parte delal faccenda a mio avviso, anche se un passo indispensabile. Ne parleremo... comunque a mio avviso corrisponde grossomodo all'uomo5 di Gurdy.
Però stefano, non hai minimamente risposto alla mia domanda, il che può starci benissimo, però hai risposto al tread. Cosa è per te la Ricerca? Ricerchi? Cosa cerchi? |
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a tale scopo cerco di autoosservarmi e di conoscermi per quanto nelle mie possibilità. Cerco anche se non ci riesco sempre di essere sincero con me stesso e piano piano di superare le mie paure proprio per scavare il più possibile in profondità e riuscire a vedere di me più cose possibili. Questo è quanto ad ora dico sulla Ricerca |
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Con la Ricerca si cerca di ottenere risposte a domande profonde che ci poniamo in modo pressante. Il bisogno di risposte è ciò che spinge alla Ricerca. Faccio un passo indietro e pongo delle domande a me stesso sottoforma di dialogo in modo da fornire una mia definizione di che cos' la Ricerca: D. Sono alla Ricerca? R. Si, sono alla Ricerca. Cerco risposte a come mi rapporto con gli altri, con me stesso. Apprendo nuove idee, nuove informazioni, imparo da testi antichi. Mi confronto e condivido questo mio modo di essere con persone simili a me. D. Cosa cerco di ottenere? R. La verità ultima, sento che la mia vita è limitata da uno stato di sonnolenza cronica. La certezza che con l'impegno e lo sforzo ci si può destare da questo sonno della coscienza. Cerco il risveglio della coscienza. D. Come cerchi di ottenerla? R. Con sforzi costanti e continui. Questo è quello che mi racconto ma nei fatti non è così. Noto che il mio impegno è altalenante, incostante, infantile. L'impegno è condizionato da stati d'animo che sono variabili e condizionati da fattori esterni oppure da reazioni interne inconsce. |
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Mi verrebbe anche da dire che vorrei avvicinarmi all'Alto, ma alla fin fine non so Chi sia, adesso so che c'è altro, ma non potrei nè dare una definizione nè dire di sapere come.. ne ho solo qualche barlume e non è sufficiente per parlarne, sempre che sia possibile farlo. Dall'altra parte per me la Ricerca fino ad ora è stata un cercare di conoscermi per sistemare le moltissime pecche che non mi permettevano di vivere serenamente, l'obiettivo quindi era solo quello e fine a sè stesso, non ancora concluso ma direi che qualcosa ho fatto e che senza questo primo obiettivo non sarebbe potuto venire il resto .. penso che il giorno che riuscirò a capire Chi sono realmente (se mai sarà possibile), senza maschere le risposte alle domande iniziali di Ray cambieranno di molto...ma per ora è questo. |
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E' come vivere in un palazzo di cui conosciamo solo il pianterreno, viene voglia ad un certo punto di esplorare anche il resto, magari di vedere l'attico con la splendida vista panoramica, solo che le chiavi dell'attico dobbiamo andarle a prendere giù in cantina..... All'inizio si può vivere la Ricerca come una cosa fine e a se stessa, un'oasi staccata da tutto il resto, ma alla fine, se la si effettua in maniera veramente proficua, si vede che non può essere staccata dal resto, ma influenza tutto il vivere : andare in palestra, andare al cinema con gli amici, prendere il sole in giardino ecc tutto può essere vissuto in modo diverso grazie ai progressi effettuati. |
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la ricerca per me inizia con il "vedere" questi input in maniera critica ed analizzare quello che causano nel mondo ed in me, e dalle interazioni cercare di capire cosa colpiscono e quindi cosa contengo. Il fine è la consapevolezza, ovvero il sapere (il più possibile) cosa sta succedendo intorno a me e cosa succederà nell'immediato futuro, quindi anche la capacità di guidare la mia vita e le mie azioni non "perchè lo fanno tutti" ma "perchè secondo me è bene" La consapevolezza ha come immediata conseguenza il gustare meglio la vita. Un cuoco assaggiando un piatto nota i singoli elementi, apprezza i trucchi, le piccole malizie di chi lo ha preparato. Quello che per noi è genericamente buono o gustoso è per lui una sinfonia di dettagli. Del resto l'alchimia e la cucina sono così simili... |
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Insomma tutti bravi e modesti... però le tradizioni parlano di Illuminazione, Pietra Filosofale, Elisir di Vita, Fiore d'Oro, Immortalità, Corpo di Gloria, eccetera eccetera. I Ricercatori parlano di Dio, della Conoscenza, della Vita, del Pensiero Vivo, di Creare, eccetera eccetera eccetera. Che ci sia dell'altro oltre al conoscere i propri meccanismi automatici e cercare di dominarli? (passo indispensabile). Sennò è quasi tutto trattabile in termini psicologici e poco altro... |
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Che nelle prime fasi della Ricerca si intersechino anche elementi di psicologia è un dato di fatto, non a caso anche qui su Ermo mi sembra che le sezioni con più argomenti trattati siano proprio esoterismo e psicologia. Se poi il fine di una persona sia solo avere un pò meno esaurimento credo che la Ricerca si interromperà abbastanza presto o magari finirà nello studio di qualche psicoterapeuta. Gli elementi che hai citato tu (illuminazione, pietra filosofale ecc) sono sicuramente affascinanti e sono tra le cose che mi hanno spinto a muovermi all'inizio affascinandomi, pur con i timori che comportano. Certo appena uno si muove verso quella direzione per spiccare il salto, sente le gambe pesanti, intorpidite o che se ne vanno per conto loro, quindi viene spontaneo immergersi in se stessi per capirsi e corregersi per affrontare al meglio l'esistenza ordinaria. Man mano che ciò avviene si torna a guardare anche al resto, agli "effetti speciali" diciamo, i quali affascinano ma un minimo intimoriscono anche, necessitando allora di materie diverse dalla psicologia, quali l'esoterismo appunto. Quindi dirti adesso "non vedo l'ora di trasmutarmi, di far entrare lo Spirito Santo in me per divenire uno strumento nelle mani del Signore, e così via", mi parebbe esagerato, però se incomincio a "fare fiato" ed a correre, non escludo niente ;) |
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Potrebbe anche darsi che una parte di noi stessi (che vede molto più lontano di quanto in genere riusciamo a fare in modo ordinario) sappia già dove si può arrivare, solo che in genere tendiamo ad auto limitarci e frenarci,come quando si fà il bagno al mare ed entriamo in acqua poco alla volta.... |
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E poi perchè intuisco che posso sperimentarla e qui ci sta tutta la curiosità del mondo. |
Mi sono avvicinato alla Ricerca pensando di cercare il Divino che era nascosto in me. Ho cominciato riempendomi la testa di belle frasi new age. Cercavo gli effetti speciali che mi illuminassero senza sforzo, lasciandomi andare, liberando il mio spirito dalle catene della materialità. Seguendo santoni e santini, maestri e supplenti.
Poi mi sono reso conto che nulla di tutto quello che credevo era (neppure in minima parte) il percorso di una reale crescita spirituale, di un percorco di Ricerca. Ho capito che non aiuta riempirsi la testa di traguardi ipotetici e teorici (per il momento). Quello che serve a me ora è tenere i piedi per terra. Posso parlare in modo accademico di Illuminazione o di Pietra Filosofale o quant'altro. Ma parlerei di cose che non sono alla mia portata, sarebbe come parlare di fatti storici accaduti o di esperienze lette e non vissute. Se è vero che mi ritengo un Ricercatore, è altresì vero che mi trovo all'inizio del mio percorso di Ricerca. Quello che hanno descritto i grandi Ricercatori, su quello che hanno trovato lungo il loro percorso di Ricerca può essere di stimolo alla mia Ricerca. Ma commetterei un grande errore fissarmi su quelle letture, il pericolo è di trascurare il lavoro di Ricerca che è soggettivo. All'inizio cercavo esperienze trascendentali, mistiche. Era come buttarsi a capofitto nell'ignoto senza preparazione e sopratutto senza protezione. Ora cerco di lavorare sulla conoscenza del mio corpo per poter essere pronto all'incontro con l'ignoto, col Divino. La prossima volta voglio essere preparato a tale incontro. |
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Ti sposo in pieno cara Edera, anch'io voglio diventare immortale, voglio conoscere tutto e voglio anche creare. Per carità, i piedi per terra sono fondamentali, lo diciamo in tutto il forum. E' vero che si deve tendere ad obiettivi che almeno in parte si vedono, che sono sufficientemente vicini, abbastanza possibili... ma è vero anche che non si deve dimenticarsi del tutto l'obiettivone gigante, forse irragiungibile, forse assurdo, chimerico. Ma da la direzione. Quindi si, il Risveglio, la conoscenza di se, tutto bene. Ma la verità è che voglio diventare immortale, essere come un dio. Ed è proprio questo il tema della tradizioni... se il risveglio è il possesso pieno della coscienza umana, se è diventare Uomo, l'illuminazione è la partecipazione a quella divina. Detto questo, stabilito il perchè, ci serve un cosa... per poter poi sperare in un come. E quindi si entra a pieno nel tema che hai proposto: quale parte sopravvive se sopravvive. Cosa possiamo sperare di conservare. Per come la vedo io, o meglio per come io leggo le tradizioni, questa parte la possiamo chiamare coscienza. Se la mia coscienza resta non sparisco. Come si conserva la coscienza? La coscienza ha bisogno di un supporto e di solito chiamiamo il supporto della coscienza "corpo". Nella condizione di partenza la coscienza si appoggia al corpo fisico. Sappiamo che esso ha una durata limitata e che quindi potrà svolgere la sua funzione di supporto per un tempo limitato. Quindi serve un altro corpo, più duraturo, possibilimente imperituro, che sia in grado di supportare la coscienza al posto di quello fisico. In effetti le tradizioni, in un modo o nell'altro, parlano della necessità di fabbricare un corpo, parlano di un processo (di fecondazione, nascita e sviluppo) per il quale si forma un corpo nuovo e diverso. Questo prende vari nomi e viene descritto in vari modi, molti dei quali sono probabilmente utili da esplorare, perchè possono darci degli indizi ragguardevoli. Bon, qualcosa sulla griglia c'è, e forse ha bisogno di essere espanso. Ripasso la palla... |
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In attesa di ulteriori elementisu cosa sia il nuovo corpo e come si costruisca, perchè il discorso è interessante e purtroppo non ne so molto al riguardo, mi ricordo che quando parlammo della reincarnazione dicemmo che ciascuno di noi ha un solo giro a disposizione, e, in un bell'esempio fatto da Ray, ci potevamo paragonare a delle fogie attaccate ad un ramo, il cui obiettivo ultimo era ottenere la "ramità", in modo da non seccarsi e cadere come le altre foglie... Teoricamente quindi il ramo , cioè lo spirito, è già immortale di per se, ma se noi riuscissimo a costruirci un nuovo corpo potremmo anche noi, se ho capito bene, divenire dei nuovi rami eterni. A quel punto, ci sarebbe comunque la fase dell'utilizzo del supporto fisico, o non ne avremmo più bisogno? E senza corpo fisico ma con un altro corpo, cosa faremmo per tutto il tempo, evolveremo in altri piani/galassie/logos o cosa? |
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Considerando che si può costruirselo in vita azzarderei anche che non è incompatibile con quello fisico, ma che tuttavia perdura al cessare di questo. Per la faccenda delle foglie... dovrebbe essere un corpo adatto alla "perfetta" incarnazione dello spirito... quindi lo spirito non sarebbe obbligato ad abbandonarlo oltre che a potersi manifestare pienamente in esso. Per quento riguarda cosa fare dopo, con questo corpo, se evolvere ancora e come, non ne ho la minima idea. |
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beh ciascuno qui può dire la sua. A livello mio non guardo a cosa dovrei ottenere, so che conoscendomi posso manifestare appieno le mie potenzialità latenti e non. se poi ciò mi permetterà pure altro meglio ancora. ma più che pensare a un'immortalità penso a una "piena potenzialità" in questa vita quindi a un manifestare nel miglior modo possibile lo spirito nel momento presente. |
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beh l'esoterismo non è di fatto un qualcosa che ci porta all'interno di noi stessi e a qualcosa di "nascosto" in noi? Evidentemente è una Via che conduce la dove dovrebbero condurre tutte. Verso Noi stessi, verso il nostro nucleo. o no? quindi non sta forse anche nell'esoterismo il compito di condurci verso il nostro pieno potenziale? |
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secondo me scopo della ricerca è farci diventare Uomini conoscendo il nostro Io ossia la parte in noi della stessa sostanza del Padre e manifestarla il più possibile pienamente qui in questo piano.
Io che è inizialmente "nascosto" in noi e che le Vie ci consentono di trovare e conoscere e pian piano imparare a manifestare appieno (ho ampliato la mia definizione) |
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C'è una concezione errata (non mi sto riferendo a te in particolare, prendo spunto) dell'umiltà nei discorsi dello spirito. Non è umiltà negare le possibilità evolutive e quindi l'aumento o la capacità di utilizzare meglio le potenzialità. Anzi... è umiltà accettare questo aumento. |
Citazione:
e per farlo c'è bisogno di quella famosa copia di cui parlavamo nel thread della ricapitolazione no? Giusto per cercare di avere un quadro migliore possibile, per come la vedo è inutile parlare di corpo di Luce se non si sa come fare.. Poi il motore che spinge inizialmente l'uomo a cercare secondo me in parole molto semplici si traduce con il terrore della morte che tutti abbiamo. Il primo implulso secondo me è quello per tutti anche se possiamo non saperlo, raccontarcela etcetc.. Poi, il Corpo di Luce di cui parlavi sopra (hai usato anche altri termini, tutti belli e tutti esplorabili credo e che dovrebbero portare allo stesso risultato..) è il risultato della costruzione di tutti gli altri corpi di cui parlavamo qui? Che dovrebbero essere il completamento della Grande Opera? o siamo ancora oltre? Citazione:
:C: |
Citazione:
La seconda poi sarebbe impossibile, Dio non nasce e non muore, come la nostra parte divina.... nel nostro caso invece manifestarlo o meno può nascere e morire. |
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più che umiltà penso sia una questione di capacità. quantomeno nel mio caso. insomma capacità di sostenerlo e non tornare all'autolimitatezza per paura o altro. sono d'accordo con te sul discorso umiltà mi fa pensare a "sia fatta la Tua Volontà non la mia" ci sta? |
Citazione:
una sorta di autolimitatezza, come se da soli ci limitassimo a vederci "meno" di quello che realmente siamo. all'inizio è pure una sorta di abitudine a farlo e difficoltà di mantenere una visione ampia di se stessi (quantomeno per me) |
Citazione:
leggendo gli stessi vangeli, sembra che il Gesù sia già nato con questo potere, mentre teoricamente dovrebbero esser stati gli anni precedenti alla sua vita pubblica a consentirgli di avere una preparazione atta a ricevere lo spirito cristico e quindi poter sopravvivere, però su questi anni (che li abbia trascorsi tra gli esseni, in India o chissa dove) non viene mai detto molto. Altre tradizioni, come ad esempio l'alchimia, si dilungano molto di più sui vari procedimenti da seguire, pur con il loro linguaggio simbolico ed ermetico. |
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In effetti 'come un dio' non ha niente a che vedere con 'diventare Dio', grazie anche a Uno per la precisazione. Mi rendo di quanto sia importante l'uso corretto delle parole e di quanto spesso vengano fraintese pontificando tutto. Questa volta avevo compreso bene e infatti il mio intervento era più un parlare a me stessa ma chissà quante volte ho capito male:) Per questo secondo me può suonare superbo dichiarare di voler essere come un dio, mentalmente se non si sta attenti il collegamento con 'voler essere Dio' è molto semplice. |
ricapitolando di nuovo la definizione di ricerca ora direi:
scopo della ricerca è conoscere se stessi pienamente per fare emergere da noi stessi la parte inizialmente nascosta e divina, renderla stabile in noi e costruire un corpo spirituale che ci permetta di manifestarla appieno nel qui e ora e in questo piano con tutte le sue potenzialità espresse. |
Citazione:
La differenza simbolica fondamentale per cercare in tal senso è distinguere il materiale, in oriente che ha rimembranze più antiche si usano le pietre, la cui massima espressione è il diamante, in occidente le cui correnti pur essendo agganciate agli stessi primordi dell'oriente, sono più adeguate alle nuove età (ere), si usano i metalli con l'oro come massima espressione. |
Citazione:
Qualcosa dentro di me Cerca da sempre, potrei dire che una parte di Me cerca l'altra che si è persa... ricordo di aver letto in un libro tanto tempo fa che prima di nascere tracciamo un disegno, un obiettivo da raggiungere...poi alla nascita perdiamo questo disegno che diventa inconscio, ma è quello che abbiamo stabilito Noi una meta da raggiungere, e che dobbiamo ricordare e raggiungere tramite la Ricerca. Ho letto diverse difinizioni di questa ricerca quella che ho più approfondito e una tradizione sudamericana il che mi fa anche ridere ho incontrato la Ricerca dall'altra parte dell'emisfero anche se non fisicamente. C'era tutta una tecnica per ottenere l'energia necessaria per liberarsi dagli aggregati egoici e costruire un corpo di Luce, tutti termini e tecniche che non capivo e che mi risultavano astruse. La parola Ricerca mi fa pensare al cerchio alla costruzione, a tracciare un cerchio, in pratica è come se fossimo un semicerchio che cerca di avere una circonferenza di 360 gradi senza buchi. Altro non saprei dire. :C: |
Per me la Ricerca è la via per arrivare a Dio cercando la sua scintilla divina dentro di noi, mantenendola sempre accesa in modo che siamo sempre svegli e la morte non ci colga impreparati, quindi la via per evolvere e vivere oltre questa dimensione.
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Bene, forse possiamo fare un passettino in avanti.
Se siamo tutti d'accordo che si tratta di costruirsi in un qualche modo un qualche "corpo" dalle particolari caratteristiche, le quali permetterebbero di ospitare adeguatamente lo spirito e acquisirne così le prerogative, dobbiamo dire che la Ricerca è qualcosa di molto pratico. Non si tratta di una ricerca stile scolastico dove, acchiappando informazioni di qua e di là, ottengo una visione mentale un po' più chiara su quel dato argomento... oltre a ciò, che può essere anche utile, si tratta soprattutto di fare qualcosa. Per ottenere qualcos'altro... che di più pratico non si può: vivere indefinitamente. Quindi il Ricercatore è uno che fa, che lavora, che esperimenta (fa esperienza). Qui la discussione può prendere mille strade... ne propongo alcune. Come prima cosa mi pare sia uscito in qualche modo che per vivere per sempre si deve prima morire. In effetti le varie tradizioni parlano in vari modi di qualcosa che alcune chiamano morte iniziatica. Se ci pensate la cosa ha senso... per sconfiggere la morte devo per forza morire e uscirne indenne. Così come per sconfiggere una malattia devo pigliarmela e guaririvi... Un'altra direzione potrebbe essere quella di cercare di capire meglio cosa sia questo corpo nuovo, di cosa sia fatto e soprattutto come si faccia a farlo (potremmo anche portare qualche esempio dalle varie tradizioni, anche in modo da ordinarle un po')... |
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parlando di morte iniziatica mi fa pensare alla morte dell'uomo vecchio e rinascita nel Nuovo. insomma una sorta di scelta con tutto se stessi legata a una trasformazione di se stessi possibilmente completa e che riguardi la totalità del proprio essere. parlando del corpo nuovo il corpo spirituale o di gloria ritengo sia composto di materia legata all'anima/spirito (il corpo mentale invece ritengo sia legato ai pensieri) quindi per poter iniziare a costruirlo sia necessario imparare a conoscere questa parte profonda di noi stessi, imparare a lasciarla esprimere e a renderla parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. |
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Che cos'è in realtà la morte iniziatica? La morte delle personalità finte che ci cuciamo addosso? Perchè se è così si muore più volte non solo una... O si muore iniziaticamente una volta sola? |
Mi associo a Edera sulla domanda...
Che cos'è la morte iniziatica? E' la morte del corpo fisico per rinascere in un corpo differente? Un'illuminato è passato per la morte iniziatica per poi rinascere in un corpo "differente" da quello fisico precedente? |
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No, la semplice auto-osservazione non è sufficiente, è un un inizio, ma dopo osservato bisogna fare anche se questo fare non è come generalmente intendiamo il fare. No non bisogna per forza appartenere ad un ordine iniziatico anche se questo iniziando prima alla sua Tradizione (parlo di ordini seri, di quelli che non si trovano facilmente, non dei corsi: fine settimana, pago un sigillo e e una benedizione e mi danno pure l'illuminazione in omaggio icon_mrgr:) da degli strumenti per poter arrivare alla morte iniziatica e limitando di molto i pericoli. Quote:
Non è semplice descrivere in poche parole cos'è la morte iniziatica (se no non sarebbe più uno dei Misteri icon_mrgr:) comunque la cosa è meno simbolica di quello che si pensa, lo stato è di morte reale anche se il corpo conserva un minimo di vita.... e qui bisognerebbe iniziare un discorso lunghissimo su cosa è morte e cosa è vita.... nell'uomo ce ne sono due (sintetizzando senza specificare tutte le varie sfumature) di entrambe. Vita corporea e vita reale, morte corporea e morte reale. Qualcuno di quelli che sperimentano il coma (pochissimi, sia chiaro, anche veder tunnel di luce e cose simili non significa nulla, la percentuale è bassissima, un per migliaia) sperimenta anche la morte iniziatica, solo che non sa cosa gli è successo, non ha gli strumenti per capire come trarne profitto anche se istintivamente lo fa. La morte iniziatica è ciò che ti fa sperimentare la vita senza questo corpo, la vita al di la di un corpo anche se poi per manifestare questa vita un corpo te lo devi procurare e nel caso della morte iniziatica "torni" in quello che avevi prima. Virgoletto torni perchè in realtà non è che vai da qualche parte, in realtà quel corpo non è più quello di prima anche se rimane identico agli occhi di quasi tutti. Etc etc.... |
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specie la fase della morte.... Parlando di scuole serie non so se ci si può riferire alle varie massonerie, rosacroce ecc, però mi ricordo di aver letto che nell'antico egitto il discepolo veniva posto in un sarcofago all'interno della piramide e li doveva sperimentare la morte iniziatica. Non so come questa fase venga gestita attualmente, però mi sembra difficile che il tutto possa svolgersi nella mia cameretta una sera che non ho altro da fare... Se "dopo morti" il corpo non è più quello di prima vuol dire che esso ha subito trasformazioni quasi a livello molecolare ed atomico? Uno, scusa la domanda, ma tu sei morto, iniziaticamente parlando? diavolo.g: (scherzo naturalmente) |
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