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sitael 25-10-2006 09.44.25

Vorrei aprire cuesto topic per parlarvi della insicurezza.
Molte persone compresa io, sono molto insicure...
E per colpa della insicurezza non vivono pienamente le loro esperienze di vita ...
Noi non siamo nati con l'insicurezza, ma questa cosa è crescita insieme a noi...
Voi cosa ne pensate ?

ciao:)

MaxFuryu 26-10-2006 14.41.03

mi era venuto in mente leggendo la parola insicurezza di averla sempre associata a mancanza di sicurezza, sicurezza personale ad esempio, per poter affrontare le varie situazioni, ed è questa la spiegazione che sento spesso dare.
però la parola in-sicurezza non potrebbe voler dire "stare nel sicuro" quidni chi è molto insicuro vuol dire che sta troppo al sicuro e ha paura di esporsi?

griselda 26-10-2006 15.42.39

Sicurezza è come una carezza un qualcosa che ti permette di andare avanti. Di provare nuove esperienze.
L’insicurezza è la mancanza di questa carezza. Che ti frena ti rallenta, a volte persino blocca ed impedisce completamente il movimento.
Quando si va a cavallo per la prima volta (ellebi potrebbe spiegarlo bene) se cadi, subito dopo ti fanno risalire. Questo perché altrimenti il ricordo rimarrà legato alla caduta e non salirai mai più su un cavallo, come è successo a me. (ora ho intenzione di riprovare)
Il ricordo di questa brutta esperienza ha doppia valenza ora in me, una è: ho paura a risalire, paura di ripetere la stessa brutta esperienza. Seconda è paura di affrontare il nuovo perché può nascondere insidie. Questo è la risultante di quella brutta esperienza, ma vale per tutte le altre possibili esperienze. Se ci si fa vincere dalla paura e dalla convinzione di non riuscire non riusciremo a vincere ne la paura ne altro. abbraccio:
:C:

RedWitch 26-10-2006 21.39.25

Citazione:

Originalmente inviato da MaxFuryu
però la parola in-sicurezza non potrebbe voler dire "stare nel sicuro" quidni chi è molto insicuro vuol dire che sta troppo al sicuro e ha paura di esporsi?

Trovo interessanti queste parole di Max.... l'insicurezza, compare quando dobbiamo affrontare qualcosa che va fuori dalla routine , dalle nostre abitudini
quando dobbiamo affrontare qualcosa che non conosciamo, o che magari abbiamo conosciuto e non siamo stati capaci di affrontare in passato.. la paura della paura ci rende insicuri... come ha detto Gri, pero' se non risaliamo a cavallo dopo essere caduti, non ci libereremo mai dell'insicurezza, e magari la volta dopo, invece che non risalire a cavallo, non saliremo nemmeno sul pony.. andremo così a limitare sempre di più il nostro raggio di azione, a chiuderci sempre di più, fin quasi a diventare immobili, cristallizzati, su finte sicurezze... dipende da noi... chiuderci, e limitare la nostra vita.... oppure provare a vivere davvero, pienamente.. fiori.gif

Ray 29-10-2006 19.33.57

Citazione:

Originalmente inviato da MaxFuryu
mi era venuto in mente leggendo la parola insicurezza di averla sempre associata a mancanza di sicurezza, sicurezza personale ad esempio, per poter affrontare le varie situazioni, ed è questa la spiegazione che sento spesso dare.
però la parola in-sicurezza non potrebbe voler dire "stare nel sicuro" quidni chi è molto insicuro vuol dire che sta troppo al sicuro e ha paura di esporsi?

Concordo con Max...

se la sicurezza è "in", dentro, non può stare fuori, non si può manifestare all'esterno... perchè per "insicurezza" la teniamo tutta per noi.

Sarebbe da imparare a tra-tenere l'insicurezza... e lasciare andare, lasciare che la sicurezza si manifesti...

griselda 29-10-2006 19.46.07

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
Concordo con Max...

se la sicurezza è "in", dentro, non può stare fuori, non si può manifestare all'esterno... perchè per "insicurezza" la teniamo tutta per noi.

Sarebbe da imparare a tra-tenere l'insicurezza... e lasciare andare, lasciare che la sicurezza si manifesti...

Intendi che sbagliando si impara? e che quindi l'insicurezza è quella che ci impedisce di imparare?
:C:

Ray 29-10-2006 19.59.38

intendo che se mi mostri una moneta e tu guardi la croce, io vedrò la testa... anche se l'esempio è riduttivo ed è solo una parte del discorso...

griselda 29-10-2006 21.15.09

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
intendo che se mi mostri una moneta e tu guardi la croce, io vedrò la testa... anche se l'esempio è riduttivo ed è solo una parte del discorso...

Nel momento in cui mostri la moneta essa cambia faccia? :wow: abbraccio:
:C:

Uno 29-10-2006 22.08.53

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
Concordo con Max...

se la sicurezza è "in", dentro, non può stare fuori, non si può manifestare all'esterno... perchè per "insicurezza" la teniamo tutta per noi.

Sarebbe da imparare a tra-tenere l'insicurezza... e lasciare andare, lasciare che la sicurezza si manifesti...

A meno che....
il dentro come fuori, di due uno....

Ray 29-10-2006 22.18.44

beh si, ma a quel punto non si dovrebbe più parlare di dualità... di sicurezza/insicurezza... sbaglio?

bon, si potrebbe discutere su come si dovrebbe chiamarla... alla fin fine forse proprio Sicurezza, ma sarebbe cmq oltre gli atteggiamenti psicologici di cui si trattava. Certo è che li si dovrebbe tendere...

Sole 06-11-2006 20.16.27

Generalizzo un pò scoprendo l'acqua calda.

Per poter trattenere qualcosa è anche necessario riconoscere cosa, accettare e trasformare interiormente per far diventare il dentro come il fuori.

Alla fin fine è comunque importante scendere nella dualità di ogni cosa per poterne avere il frutto dell'integrità.

griselda 07-11-2006 00.38.08

Il dentro è ciò che sentiamo e il fuori è ciò che vorremmo che fosse?

Mah forse bisognerebbe godersi l’esperienza senza pre-giudizi senza aspettative. Esperienza pura e prendere tutto ciò che questa può portarci senza divisioni di sorta.
Divento insicuro quando mi aspetto di dover…di raggiungere…di ottenere….di arrivare….di…di…di…se si riuscisse a godere dell’esperienza in tutte le sue parti potrebbe questa possibilità eludere sia la sicurezza che l’insicurezza?:@@
:C:

Sole 07-11-2006 09.50.09

Non la staresti eludendo (concetto che forse porta alla classica frase=uccidiamo l'ego... poraccio), ma trasformando, applicando una resistenza alla tentazione (il peccato) e una non resistenza al fluire delle cose. Due azioni che trattengono delle re-azione (le aspettative nel tuo esempio), re-azione che in realtà è la stessa, due che però generano una sola situazione di equilibrio che in questo caso è la Sicurezza non più caratteriale, come diceva Ray, ma Vera che si manifesta in tutto l'essere.

Grey Owl 07-11-2006 12.36.28

Ho cercato in me il senso... la sensazione... di "insicurezza"...
Non e' un senti-mento che mi opprime... che subisco... o almeno credo... non sono sicuro...hehehehe

In verita' penso che se non dai nulla per scontato diventi meno insicuro... anzi diventi piu' sicuro che nulla e' sicuro... questo "modo di pensare" mi pone in una visione piu' rilassata di fronte agli accadimenti della vita...

Faccio un'esempio... io coltivo bonsai... ho un Olmo cinese da piu' di 13 anni... ogni anno perde le foglie... e' un caducifolgie... nel periodo invernale si spoglia di tutte le sue foglioline... poi in primavera rinascono... e questo e' sicuro... e' ciclico... ma un giorno il suo cuginetto Olmo italiano... piu' piccolino... tardo' a buttare le foglie... anzi non le butto' piu' per un anno intero rimase "morto"... decisi di tenere il tronco con tutti i rami... lo misi in cantina per un'altro anno rimase morto in cantina... poi un giorno guardai i rami... vidi i polloni verdi sui rami... le gemme vitali erano spuntate sui rametti... era vivo!... non ce' spiegazione reale a questo... senza acqua per due anni e al buio di una cantina...
Per farla breve... questa mattina l'osservavo... che belle le sue foglioline gialle... ma comunque vitale... segue il ciclo delle stagioni... ero sicuro che fosse morto... ma non e' cosi'... lui vive.
Quando ero ragazzino avevo una gatta che ogni mattina mi veniva a svegliare... un giorno non venne... la cercai... la trovai morta sotto un albero... era andata a morire in campagna... gli facemmo il funerale con una scatola di scarpe e fiori e candela... ora non ce' piu'.

Se uso la mente per creare strutture... dighe... ponti... torri... ma non comprendo le Leggi che governano il mare... la sabbia... il vento... il Sole... allora nella notte nascono dubbi... insicurezze... incubi...
Perche' come mi disse un amico... Tutto passa, tutto va'.

Kael 07-11-2006 13.10.34

Provo a vederla da un'altra angolazione.
Sappiamo che la mente duale non conosce compromessi: o è si, o è no.
In ogni nostro pensiero uno dei due aspetti prevale sull'altro... ma nel caso in cui siano totalmente bilanciati, in equilibrio, ecco il dubbio, l'insicurezza. In quei momenti diciamo che non è sì e non è no... ma come nel bicchiere... dipende da che punto la si guarda.... Mezzi pieni o mezzi vuoti... Sì e no sono in perfetto equilibrio...

Chi sa tanto, è molto sicuro (di sapere)
Chi sa poco, è molto sicuro (di non sapere)
E' quando sono in equilibrio che...

griselda 07-11-2006 13.23.24

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Provo a vederla da un'altra angolazione.
Sappiamo che la mente duale non conosce compromessi: o è si, o è no.
In ogni nostro pensiero uno dei due aspetti prevale sull'altro... ma nel caso in cui siano totalmente bilanciati, in equilibrio, ecco il dubbio, l'insicurezza. In quei momenti diciamo che non è sì e non è no... ma come nel bicchiere... dipende da che punto la si guarda.... Mezzi pieni o mezzi vuoti... Sì e no sono in perfetto equilibrio...

Chi sa tanto, è molto sicuro (di sapere)
Chi sa poco, è molto sicuro (di non sapere)
E' quando sono in equilibrio che...

Scusa Kael allora evviva il dubbio?
Il dubbio che si risolve affrontando con l’azione l’esperienza che darà + o - ? nel senso che sarà lei a dimostrare cosa era giusto o non giusto fare?
O forse vuoi dire che nel dubbio è li che decidi veramente?
Intendo che in quel caso non sei spinto da dentro ma decidi da fuori?
Sai che credo di non essermi capita nemmeno io? icon_mrgr:
abbraccio: :C:

Grey Owl 07-11-2006 15.48.57

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Provo a vederla da un'altra angolazione.
Sappiamo che la mente duale non conosce compromessi: o è si, o è no.
In ogni nostro pensiero uno dei due aspetti prevale sull'altro... ma nel caso in cui siano totalmente bilanciati, in equilibrio, ecco il dubbio, l'insicurezza. In quei momenti diciamo che non è sì e non è no... ma come nel bicchiere... dipende da che punto la si guarda.... Mezzi pieni o mezzi vuoti... Sì e no sono in perfetto equilibrio...

Chi sa tanto, è molto sicuro (di sapere)
Chi sa poco, è molto sicuro (di non sapere)
E' quando sono in equilibrio che...

Non mi torna quest'altra angolazione... ci ho pensato su' un po'... piu' ci pensavo e piu' non mi tornava...
Allora mi e' giunta una frase dentro me... si ripeteva all'infinito... come un suono continuo... la frase in se' mi suggeriva la risposta...
"mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...m ezzi...mezzi...mezzi...
mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...me zzi...mezzi...mezzi...
mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...mezzi...me zzi...mezzi...mezzi..."

L'in-sicurezza nasce nell'illusione di trovare sicurezza-in un mezzo (pieno o vuoto che sia).... non e' in verita' equilibrio...
ma come dice Uno..."il dentro come fuori, di due uno...." ...per fare l'esempio del bicchiere..."il pieno come il vuoto, di due Uno"...hehehe

Se rimaniamo in una meta' cercando "sicurezza"... si crea "in-sicurezza"... Sole lo ha detto magistralmente...
"Alla fin fine è comunque importante scendere nella dualità di ogni cosa per poterne avere il frutto dell'integrità."

Ora... scendere nella dualita' di ogni cosa e' una forzatura... anche perche' noi siano di fatto sotto la dura Legge della dualita'... ed il frutto dell'integrita'... lo mangiammo tempo addietro... ed ancora oggi ne paghiamo le conseguenze... ma concordo pienamente sul fatto che...
Occorre fare esperienza del pieno e del vuoto per conoscere il bicchiere con l'acqua... senno' rimane l'insicurezza... sorso dopo sorso.

... scusate le citazioni ma sono tutte aderenti al mio pensiero...


...

Ray 07-11-2006 22.18.30

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
In verita' penso che se non dai nulla per scontato diventi meno insicuro... anzi diventi piu' sicuro che nulla e' sicuro... questo "modo di pensare" mi pone in una visione piu' rilassata di fronte agli accadimenti della vita...

Secondo me il gufo ci ha preso in pieno e, con questa frase, ha risposto alla domanda iniziale di Sitael.

Provo a ricapitolare un po' il tutto.
Inizialmente abbiamo chiamato insicurezza (almeno questo ritengo l'impulso dato da Sitael) uno stato emotivo interno che viene dal "considerare" (vedi tread) e che, di fronte a un voler agire, suggerisce tutta una serie di "e se..." provenienti dalle proprie paure psicologiche (di far brutta figura, di sbagliare, di venir rifiutati, di risultare inadeguati ecc.ecc.). Questo stato emotivo tende a succhiarsi tutta l'energia con la quale dovevamo agire, con il risultato di paralizzare.
A questo punto abbiamo l'insicurezza come comportamento, che diviene comportamento tipico, modo di manifestarsi. Da un certo punto di vista qui il fuori è come il dentro.
E' qui che, se riusciamo a "trattenere" l'insicurezza, come dal discorso di Max, possiamo risparmiare alcune energie ed usarle per manifestarsi diversamente... il fuori è opposto al dentro, siamo in piena dualità, ma un po' più coscienti, quindi svegli.

Abbiamo ottenuto sicurezza dall'insicurezza, tratto il bianco dal nero, la materia dal caos... tratteniamo buio per manifestare luce.

Ed è da questa luce manifestata, da questa sicurezza prodotta dall'insicurezza che possiamo ri-comporre la dualità... rifare il dentro come il fuori, permettere che la sicurezza ci invada.
Qui ha ragione Kael nel dire che è dall'equilibrio della dualità prodotta dalla parte inferiore del centro coinvolto che si può passare all'unificazione nella parte superiore dello stesso centro (se ho capito bene)...

griselda 04-12-2006 12.35.29

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 25804)
Provo a ricapitolare un po' il tutto.
Inizialmente abbiamo chiamato insicurezza (almeno questo ritengo l'impulso dato da Sitael) uno stato emotivo interno che viene dal "considerare" (vedi tread) e che, di fronte a un voler agire, suggerisce tutta una serie di "e se..." provenienti dalle proprie paure psicologiche (di far brutta figura, di sbagliare, di venir rifiutati, di risultare inadeguati ecc.ecc.). Questo stato emotivo tende a succhiarsi tutta l'energia con la quale dovevamo agire, con il risultato di paralizzare.
A questo punto abbiamo l'insicurezza come comportamento, che diviene comportamento tipico, modo di manifestarsi. Da un certo punto di vista qui il fuori è come il dentro.

Infatti quando sono insicura mi prende una stretta allo stomaco e divento sottile e i nervi a fior di pelle divento ultra sensibile e se lascio che sia lei a dominarmi mi arrendo smetto di lottare e mi immobilizzo.

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 25804)
E' qui che, se riusciamo a "trattenere" l'insicurezza, come dal discorso di Max, possiamo risparmiare alcune energie ed usarle per manifestarsi diversamente... il fuori è opposto al dentro, siamo in piena dualità, ma un po' più coscienti, quindi svegli.

Per trattenere l’insicurezza di solito io cerco di non pensare a ciò che devo fare facendolo e basta, oppure devo cavalcare qualcos’altro che mi impedisce di pensarci, tipo la rabbia o un ideale, insomma io devo passare in secondo piano.

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 25804)
Abbiamo ottenuto sicurezza dall'insicurezza, tratto il bianco dal nero, la materia dal caos... tratteniamo buio per manifestare luce.

Intendi riuscire ad agire nonostante tutto come ho detto sopra?
Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 25804)
Ed è da questa luce manifestata, da questa sicurezza prodotta dall'insicurezza che possiamo ri-comporre la dualità... rifare il dentro come il fuori, permettere che la sicurezza ci invada.

Per manifestazione di questa sicurezza intendi momentanea perché successivamente di solito si ripresenta quindi ogni volta per agire devi sfruttare ciò che ti aiuta a superare l’empasse?
Ecco ho manifestato tutta la mia insicurezza vincendo la ritrosia che mi avrebbe impedito di scrivere perché è più importante capire che fare brutta figura.
abbraccio::C:

Ovidio 03-10-2007 17.50.24

Ho gettato molte storie al vento per l'insicurezza
ho rinunciato a vivere i miei momenti
ho permesso a questi pensieri inconsci di manovrarmi

Essere insicuro significa avere molte paure
lasciarsi trasportare in balia delle onde
nel pieno della tempesta

Ho gettato al vento storie fantastiche
perchè l'insucurezza mi faceva vedere mostri che non c'erano realmente
e ho giudicato male delle persone che non lo meritavano

E' terribile essere insicuri, si vive a metà
senza poter godere appieno di quello che la vita ci offre
e cosa peggiore è rendersene conto ma non poter far nulla per cambiare

La forma è lì, bella cristallizzata
e per quanto ci si sforza di essere presenti
l'insicurezza si insidia nell'animo come un serpente strisciante....


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