Il metano NON ci da' una mano.
 

Ho letto una notizia ansa in cui si parla di una prossima catastrofe ecologica causata dal metano.
Milioni di tonnellate di metano si stanno liberando nella regione artica.

Il metano e' un gas 20 volte piu' dannoso dell'anidride carbonica per il suo contributo all'effetto serra.
Secondo alcuni scienziati lo scioglimento dei ghiacci e del permafrost nella regione artica sta permettendo agli enormi depositi di gas metano sottostanti di liberarsi nell'atmosfera, replicando una dinamica che gia' in passato aveva causato drammatici cambiamenti del clima.

Alcuni ricercatori hanno visto il mare ribollire a causa del gas che e' riuscito a attraversare lo strato sottomarino di permafrost, ora in fase di scioglimento.

La fuoruscita di metano accelererebbe esponenzialmente il surriscaldamento globale provocando a sua volta lo scioglimento di altro permafrost e di conseguenza liberando nell'atmosfera altro metano ancora: con il risultato di innescare un meccanismo inarrestabile.

Negli ultimi decenni la temperatura delle zone artiche e' salita di circa 4 gradi centigradi, facendo diminuire in maniera notevole l'estensione delle aree coperte da ghiacci anche durante l'estate.

Secondo gli scienziati la perdita della coltre di ghiaccio rappresenta un'ulteriore spinta per un surriscaldamento globale sempre piu' rapido, dato che l'oceano assorbe piu' calore di quanto invece viene riflesso dalla superficie ghiacciata.

Questo processo accelera di molto l'effetto serra con conseguente surriscaldamento terreste. In questo caso il metano NON ci da' una mano. piango.gif

Pensa che la prima segnalazione di alcuni scienziati sul problema che riscaldamento e gas avrebbero generato al pianeta è del 1975........

Se da un lato il Metano è considerato una fonte d'energia, dall'altro a questo punto lo si può anche considerare " contrario" negli effetti che produce e che può provocare, per cui sono in accordo con te.
Il fatto, secondo me, è sempre lo stesso discorso.
Si tende, da parte di Nazioni cosi dette avanzate, a fare guerre o che altro più che affrontare l'emergenza "Terra" in ogni suo aspetto.
Cioè è più facile, assumendo come scusante la presenza di terroristi o chissa cos'altro in regioni del Medio Oriente, mettere su una macchina da guerra ed assicurarsi, oltre la coltre di questa, il percorso dei nuovi oleodotti che non cercare di investire in altro per l'utilizzo oculato, ma forse è pretendere troppo, delle fonti energetiche e dello studio di " nuovi" modi anche alternativi, volti non solo alla salvaguardia del Pianeta ma anche a chi ci vive!
Mi rendo conto che il problema che però descrivi è altro per cui torno in riga.

Non credo, per questo, che vi possa essere una semplice soluzione o almeno presentarne una che possa avere la possibilità di risolvere il problema in poco tempo. A questo punto la velocità con cui, mi pare, il gas si libera nell'atmosfera e l'inesistenza di misure che vogliono e lavorano per una pronta risoluzione, sia una vera e propria questione, sia di urgenza e sia, se non risolta in tempo appunto, catastrofica.
Parecchi, lo so, minimizzano questo tipo di problemi ma non è un caso che molti scienziati si trovino in accordo circa la " degenerazione" del clima che prima, parliamo di qualche anno fa forse 10, mediante studi aveva affermato l'aumento di alcuni gradi del clima solo a partire dal 2050.
Siamo in emergenza e questi pensano o a giorcare a monopoli o a muovere carri armati. Ovviamente il tutto in senso lato, non limitato in questioni specifiche.

se non ricordo male sotto la coltre artica non vi sono giacimenti notevoli di petrolio?