Radicamento
 

Sto leggendo un libro di A. Lowen e mi trovo davanti alla parola radicamento.:@@
Leggo e spiega che noi non sentiamo ne i nostri piedi ne le nostre gambe. E che durante la sua carriera un giorno incontrò una donna che pur insegnando Tai Chi non sentiva le vibrazioni ne dei piedi ne delle gambe.
Bon, gli insegna tre esercizi:
Primo è tendere il corpo come se fosse un arco con i pugni sui reni, questo mi ha ricordato subito uno dei Tibetani anche se viene fatto in quel caso in ginocchio.
Il secondo esercizio consiste nel stare su di un solo piede, con il ginocchio piegato, sino a che non prova dolore e non ne può più cambiare gamba e quando non si resiste più ci si può lasciare andare per terra dove preventivamente si è messa una coperta o un tappetino.
Questo esercizio mi ha ricordato (non ridete) presente Karate kid? Quando il Maestro gli insegna al mare a stare in equilibrio su un solo piede, se non sbaglio mi pare si chiamasse la cicogna.
Terzo ed ultimo esercizio consiste nel piegarsi a toccare il pavimento con la punta delle dita delle mani ma con le ginocchia un po' piegate e rimanere per un bel po' in quella posizione.
Pare che dopo essersi allenata per un po' di tempo la donna iniziò a sentire le vibazioni dei piedi e gambe cosa che fino a prima non aveva mai provato e a suo dire non avrebbe mai immaginato essere così, per la prima volta le pareva di avere i piedi. strabuzza:
E' questo il radicamento di cui parliamo spesso?
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Il libro e' '' la depressione ed il corpo'' ? mi pare di si l'ho letto e' molto bello .
Sul radicamento di cui parliamo fai un accenno?

Se ne è parlato in forum diverse volte del radicarsi a terra per "non perdere l'equilibrio". Se ne trovo uno lo inserisco a memoria non mi viene.
P.S. No è Bioenergetica di A. Lowen

L'idea che mi sono fatta sul radicamento a terra è che nel momento in cui noi prendiamo coscienza del corpo sentiremo anche l'energia della terra che sale attraverso le nostre gambe invece noi adesso siamo, almeno perlo per me, sempre e solo nella testa tranne rari momenti.
Il T.A. dovrebbe farci riappropriare del corpo della coscienza di averne uno e chissà come deve essere mi nasce una curiosità che mi spinge a sperimentare tutto quello che può portarmi a questa esperienza.
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