Fondere il cioccolato
 

Metto qui un sogno fatto stanotte altrimenti lo perdo tra i panettoni.
Sono a casa con la mia famiglia e c'è da preparare una torta al cioccolato, con un sacco di cacao da fondere dentro a un'ampolla trasprante. Porto il cacao nella nostra carpenteria (la vecchia sede che esisteva davero) e inizio a fare l'operazione ma mi accorgo che prima devo separare bene il ciccolato da un sacco di pezzetti di ferro mischiati assieme. Dopo averlo ripulito, fondo col fuoco, ottengo un'amalgama e la assaggio. Il gusto non mi soddisfa per niente, avete presente quello dei surrogati economici che sanno da dolce ma non di cioccolato? Ecco è così, pure il colore è troppo chiaro.
Allora dico: ci penso io.. Vado in frigo e prendo del cioccolato personale fondente nero, come quello che mangio di solito nella vita reale e lo fondo assieme al resto. Il risultato ora è migliorato sia dal punto di vista del gusto che del colore. Mi distraggo un attimo, non so per cosa ma c'entra mia madre o la mia famiglia e quando mi rigiro al posto del mio composto fuso, trovo di nuovo il cacao da ripulire e da fondere, come se dovessi iniziare tutto da capo.
Mi sveglio.

Aggiungo che l'ampolla di vetro e il fuoco secondo me prendono spunto dalla realtà, ho comprato da pochi giorni una specie di ampollina di vetro trasparente con dentro un cerino e l'ho appesa alla mensola della mia camera, vicino al letto. La accendo spesso e mi piace guardarla perchè essendo appesa con la bava da pesca, sembra galleggiare nel vuoto.

Fondamentale indicazione...

Sì è proprio ora di finirla con le recriminazioni di qualsiasi tipo e pensare a fondere il cioccolato, senno ogni volta devo ricominciare.