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'ayn soph 20-02-2007 17.27.43

“Essere”- Uomo
 
Le emozioni primarie identificate con: la collera (o ira), la tristezza, la paura, la gioia, la sorpresa e il disgusto darebbero origine in combinazione ad altre emozioni complesse quali l'amore, la vergogna, l'ansia, la rassegnazione, la gelosia, la speranza, il perdono e l'offesa.

Il sentimento invece sarebbe la capacità di provare sensazioni ed emozioni in modo consapevole.

Il pensiero è un processo mentale attraverso il quale ci si interfaccia con la realtà del mondo e si interagisce a seconda di come si comprende tale realtà; ci sono strumenti che servono al pensiero per elaborare uno schema personale, di seguito: la coscienza è una funzione che ci fa assimilare la conoscenza. Il processo inizia con la consapevolezza e cioè la constatazione attiva della nuova conoscenza e soltanto con la assimilazione definitiva del nuovo come parte integrante del vecchio, si può parlare di coscienza.

La sensazione è una conseguenza cognitiva del nostro pensiero ed è unica (non è composta come l’emozione).

La meditazione è un complesso ente percettivo originato dall’insieme di emozione e sensazione.

Ho scritto anche troppo, ora proseguiamo però nel discorso con idee più pratiche e attuabili per svolgere questo argomento anche nella vita approfondendolo e integrandolo.

'ayn soph 21-02-2007 15.58.19

per arrivare a essere uomo è importante considerare in successione queste tappe di un percorso:
Conoscersi o Osservarsi
Essere
Agire
in una parola è processo di evoluzione.
questo processo è da farsi interiormente con una dedizione costante ma soprattutto può essere di aiuto avere una guida che abbia già percorso tale cammino.
Nella prima tappa, la componente dei sentimenti è la prima che va affrontata, osservata, incorporata.

Grey Owl 21-02-2007 16.41.34

Condivido tutto quello che dici...sisi (non hai scritto troppo...anzi...)

Prima tappa: Conoscersi o Osservarsi
Meglio dire... Conoscersi osservandosi... ma senza una giuda e un gruppo l'impresa e' vana...

La guida e' fondamentale... senza di essa non esisterebbe un gruppo e non esisterebbe un percorso verso la Via.

In pratica e' difficilissimo (se non impossibile)... non raccontarsela... seguire un percorso vero di conoscenza di noi stessi in solitario... per questo un gruppo di persone con lo scopo comune di osservarsi ci aiuta in questo (a farci vedere cose di noi che non vediamo) come dire... siamo troppo aderenti a noi stessi.

Infine... (ma non meno importante) come dici bene tu... la dedizione costante.

Ray 21-02-2007 18.46.53

Condividerei se il tread iniziasse dal post 2, ma siccome inizia dall'uno, non condivido praticamente nulla.

Le definizioni iniziali hanno una provenienza o sono l'opinione personale di Ajn?
Io propendo per la prima (sarebbe bene sapere quale, sembra un approccio pseudo-scientifico)... un ennesimo riportare un ennesimo modo di dire la stessa cosa.
Se invece sono le opinioni di Ajn in materia allora benissimo... vorrei iniziare a discutere della primarietà delle emozioni e di come si farebbe a distinguere le primarie dalle complesse (dato che dagli esempi portati faccio assai fatica a capire).

Quello che cmq trovo peculiare è che questa intro di definizioni venga usata per dire che è necessario osservarsi, conoscersi e osservarsi... cosa che invece sarebbe necessaria per dare quelle definizioni.

Quindi mi scuso ma ancora mi sfugge il senso del tread...

'ayn soph 21-02-2007 19.28.27

per essere vero uomo quindi possiamo delineare quelli che sono le linee portanti che vanno in ugual misura sviluppate, esser sarebbero
il corpo, corrispondente allo stomaco
i sentimenti, corrispondenti al cuore
la conoscenza o intelletto corrispondente alla mente

'ayn soph 22-02-2007 09.50.00

Siccome fino ad ora non ho avuto alcun suggerimento in merito all'argomento, mi aiuterò con quanto già verificato da Gurdjieff (o almento quello che credo fosse tale)
La sua definizione di CENTRI:

Le diverse intelligenze o cervelli indipendenti che ha un essere umano. Quattro di questi sono presenti in tutti: il CENTRO ISTINTIVO, il CENTRO MOTORIO, il CENTRO EMOZIONALE ed il CENTRO INTELLETTUALE. Ognuno di questi centri è, a sua volta, diviso in una PARTE ISTINTIVA, MOTORIA, EMOZIONALE ed INTELLETTUALE. Le parti si distinguono tra loro per il tipo di attenzione che si manifesta in esse. Le parti intellettuali sono caratterizzate da uno sforzo intenzionale a mantenere e dirigere l'attenzione. Le parti emozionali funzionano quando l'attenzione è attratta e tenuta da qualcosa. La parti istintive e motorie funzionano automaticamente e senza consapevolezza, ed isieme costituiscono la PARTE MECCANICA di un centro. Questa divisione puo' essere ripetuta ancora un livello: alle parti istintive, motorie, emozionali ed intellettuali di ogni parte.

I centri e le loro parti hanno anche una metà positiva ed una negativa. La metà positiva afferma e conduce a cose che appaiono vantaggiose a quella parte del centro. La parte negativa nega e conduce lontano dalle cose che sembrano dannose o pericolose a quella parte del centro.

Tutto questo è raffigurato nel mazzo di carte. Ogni seme rappresenta un centro: i fiori, il centro istintivo; le picche, il centro motorio; i cuori, il centro emozionale; i quadri, il centro intellettuale. Le figure rappresentano le parti: i FANTI, le parti meccaniche; le REGINE, le parti emozionali; i RE, le parti intellettuali. Le carte numerate rappresentano le parti delle parti: l'otto, il nove ed il dieci sono rispettivamente la parte meccanica, emozionale ed intellettuale del re; il cinque, il sei ed il sette le parti corrispondenti della regina; il due , il tre ed il quattro le parti corrispondenti del fante. L'asso rappresenta tutto il centro.

Oltre a questi QUATTRO CENTRI INFERIORI c'è anche il CENTRO SESSUALE, che è la fonte di un'energia superiore che puo' essere usata per cose come la procreazione, l'espressione artistica ed il risveglio; ci sono poi i due CENTRI SUPERIORI: il centro emozionale superiore ed il centro intellettuale superiore. I centri superiori possono esistere separatamente dalla macchina e si manifestano in stati superiori di COSCIENZA. Possono essere considerati come le funzioni dell'anima.

'ayn soph 22-02-2007 12.27.21

interressante notare che I CENTRI SUPERIORI:
CENTRO EMOZIONALE e CENTRO INTELLETTUALE sembra che corrispondano, il primo all'amore e alla compassione percependo la connessione di tutte le cose e il secondo alla saggezza, percependo le leggi che governano tutte le cose.
già è stato detto da Uno in altro topic, lo sviluppo di questi centri, consentirebbe la possibilità di prosecuzione del cammino terreno, ed ora capisco il significato della diversità personale.

RedWitch 22-02-2007 12.41.54

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30524)
già è stato detto da Uno in altro topic, lo sviluppo di questi centri, consentirebbe la possibilità di prosecuzione del cammino terreno, ed ora capisco il significato della diversità personale.

Per diversità personale intendi la tendenza predominante in ognuno di noi (per esempio c'è chi è più emotivo e chi più razionale)?Non ho ben capito Ayn, potresti essere più chiaro?
Prima di parlare dello sviluppo dei centri Superiori, banalmente sarebbe interessante vedere come lavorare sugli inferiori..
Fino a che non si comincia ad osservare e conoscersi, come si puo', meglio che si puo' non si riconoscono affatto per esempio le emozioni.. per esperienza personale, posso dire che la mia "sensibilità" , quelle che credevo essere emozioni, le sentivo all'altezza dello stomaco, invece che del cuore..

'ayn soph 22-02-2007 12.46.41

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 30525)
Per diversità personale intendi la tendenza predominante in ognuno di noi (per esempio c'è chi è più emotivo e chi più razionale)?Non ho ben capito Ayn, potresti essere più chiaro?
Prima di parlare dello sviluppo dei centri Superiori, banalmente sarebbe interessante vedere come lavorare sugli inferiori..
Fino a che non si comincia ad osservare e conoscersi, come si puo', meglio che si puo' non si riconoscono affatto per esempio le emozioni.. per esperienza personale, posso dire che la mia "sensibilità" , quelle che credevo essere emozioni, le sentivo all'altezza dello stomaco, invece che del cuore..

mi sono espresso male a proposito di diverse persone intendevo che le persone non sono tutte uguali, riferendomi appunto al fatto che in tutti c'è la possibilità di risvegliarsi per poi proseguire, ma in effetti non tutti ce la fanno.

poi riguardo al trattare i Centri Inferiori ai perfettamente ragione, soltanto che sono stato preso appunto dalla voglia di accennare questa possibilità che per me è risultata cmq un grossa scoperta e stimolo, facendone parte anche agli altri (oppure se gli altri già lo sanno pazienza,sarà n'ennesima scoperta dell'acqua calda)

Shanti 22-02-2007 19.16.37

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch
Fino a che non si comincia ad osservare e conoscersi, come si puo', meglio che si puo' non si riconoscono affatto per esempio le emozioni.. per esperienza personale, posso dire che la mia "sensibilità" , quelle che credevo essere emozioni, le sentivo all'altezza dello stomaco, invece che del cuore..

Io credo che anche quelle all'altezza dello stomaco fossero comunque emozioni, che comunque si sentono sempre fisicamente, ma forse intendevi dire i sentimenti? fiori.gif

'ayn soph 23-02-2007 00.02.34

Il Centro Istintivo che sarebbe l'intelligenza nel Corpo Fisico (chiamata Macchina) che controlla, o si manifesta come, funzioni istintive: l'attività dei sensi, l'intuizione, la crescita del corpo, la distribuzione dell'energia nel corpo, e così via.

Il Centro Motorio che sarebbe l'intelligenza nel Corpo Fisico che le permette di orientarsi nello spazio e che dirige i suoi movimenti esteriori.

Il Centro Emozionale che sarebbe il cervello nel Corpo Fisico che si esprime attraverso le emozioni ed i sentimenti.

Il Centro Intellettuale che sarebbe l'intelligenza nel Corpo Fisico che si manifesta come pensiero e ragionamento.
____________

Strana coincidenza è notare che il Centro Istintivo, comprenda anche l'intuizione.
Altra cosa è che il Centro Emozionale comprende emozioni e sentimenti, mentre il pensiero starebbe nell'area intellettuale insieme al ragionamento.

Uno 23-02-2007 00.38.19

Eccomi, ci metto un pò ma arrivo

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30461)
Le emozioni primarie identificate con: la collera (o ira), la tristezza, la paura, la gioia, la sorpresa e il disgusto darebbero origine in combinazione ad altre emozioni complesse quali l'amore, la vergogna, l'ansia, la rassegnazione, la gelosia, la speranza, il perdono e l'offesa.

Il sentimento invece sarebbe la capacità di provare sensazioni ed emozioni in modo consapevole.

Il pensiero è un processo mentale attraverso il quale ci si interfaccia con la realtà del mondo e si interagisce a seconda di come si comprende tale realtà; ci sono strumenti che servono al pensiero per elaborare uno schema personale, di seguito: la coscienza è una funzione che ci fa assimilare la conoscenza. Il processo inizia con la consapevolezza e cioè la constatazione attiva della nuova conoscenza e soltanto con la assimilazione definitiva del nuovo come parte integrante del vecchio, si può parlare di coscienza.

La sensazione è una conseguenza cognitiva del nostro pensiero ed è unica (non è composta come l’emozione).

La meditazione è un complesso ente percettivo originato dall’insieme di emozione e sensazione.

Ci sono alcuni punti che non posso accettare in queste definizioni.
L'amore non è una emozione complessa, ma può generare un'emozione complessa, definire l'amore è cosa ardua.
Il sentimento dovrebbe essere la capacità.......
Della definizione sul pensiero accetto solo fino a "come si comprende tale realtà" il resto è troppo ingarbugliato ed inesatto.
E' limitante circoscrivere la meditazione alla sola percezione


Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30552)
Il Centro Istintivo che sarebbe l'intelligenza nel Corpo Fisico (chiamata Macchina) che controlla, o si manifesta come, funzioni istintive: l'attività dei sensi, l'intuizione, la crescita del corpo, la distribuzione dell'energia nel corpo, e così via.

[..........]

Strana coincidenza è notare che il Centro Istintivo, comprenda anche l'intuizione.
Altra cosa è che il Centro Emozionale comprende emozioni e sentimenti, mentre il pensiero starebbe nell'area intellettuale insieme al ragionamento.

La definizione "centro istintivo" presa fuori dai contesti dei discorsi di zio Gurdi può portare fuori strada, centro istintivo non è sinonimo di istinto bensì di centro interfacciato ad una intelligenza di gruppo a vari livelli, al più basso livello la famiglia, passando per comunità, società, razza umana etc etc

'ayn soph 23-02-2007 01.24.20

Ostacoli
 
C'è da sviluppare abbondantemente tutta la parte dei centri inferiori, cioè capirsi per potersi cambiare e a questo scopo lo zio Gurdy (come lo definisce sopra Uno) ha identificato tre ostacoli da superare:

Manchiamo di unità
Il nostro nome alimenta in noi l'illusione di unità, mentre in verità la nostra identità oscilla da un ‘Io’ all'altro. Respingiamo questa verità con altri ‘Io’ che dicono “Ho cambiato idea,” “Non volevo dire quello,’ eccetera. Il fatto è che non siamo una mente sola, ma tante.


Perdiamo energia
Per il risveglio è necessaria una certa quantità di energia, che perdiamo a causa di tendenze dannose: l'identificazione, l'immaginazione, le emozioni negative e il parlare inutile.


Mentiamo
Non sono le piccole bugie che ci raccontiamo ad essere dannose. E' quando parliamo come se sapessimo, senza però avere avuto alcuna verifica diretta, che il mentire ci porta lontano dalla verità su noi stessi. Il nostro studio deve iniziare con quello che è reale e quello che è immaginario in noi: All'inizio dobbiamo imparare a distinguere tra i tratti della nostra essenza ed i tratti della nostra personalità.(quest'ultimo punto praticamente è visibile attraverso la mia persona anche in questo post)

RedWitch 23-02-2007 12.47.22

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 30538)
Io credo che anche quelle all'altezza dello stomaco fossero comunque emozioni, che comunque si sentono sempre fisicamente, ma forse intendevi dire i sentimenti? fiori.gif

No Sha, intendevo proprio emozioni.. adesso mi è venuto il dubbio che quelle che chiamo emozioni siano altro, in caso qualcuno mi darà una mano a capire :H
Comunque.. mi capitava sia che si trattasse di gioia, dolore, rabbia di sentirle fisicamente all'altezza dello stomaco , di sentire come un movimento interno, che pero' tendevo a non esternare. Tentavo di bloccarle credo, e sentivo un "nodo" ... non che ora non mi capiti più..quando succede cerco di vedere perchè accade.. per il resto le lascio "salire", e quel che sento fisicamente è più in alto adesso ..

Chiedo scusa per l'Ot eventualmente possiamo aprire una discussione sulle emozioni a parte

Kael 23-02-2007 13.58.07

Non ho nessun problema che tu Ayn voglia esporre personalmente argomenti che hanno già una collocazione in forum, ma esiste infatti sia una discussione su Gurdi, sia una sui centri, sia una sulle dispersioni di energia, ecc... non sarebbe male continuare là così anche per integrare quanto già è stato detto, senza ripetere le stesse cose ma anzi cercando di estrapolare nuovi sensi dal discorso..

'ayn soph 24-02-2007 12.20.10

ok, avevo in mente di fare un discorso prima tecnico di base per poi passare ai commenti relativi, ma visto che non è molto accettato, mi rifarò al solito sistema, già usato in abbondanza qui e quindi appurato.
quando si parla di "essere" esempio io sono, non sempre si è consapevoli di cosa si dice, se quell' essere che parla e dice: guarda che non dovevi fare così, è un non essere che parla a vanvera e si rivolge ad un'altro essere di una persona che pensa di conoscere come il Tizio.

stella 24-02-2007 17.16.39

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30590)
ok, avevo in mente di fare un discorso prima tecnico di base per poi passare ai commenti relativi, ma visto che non è molto accettato, mi rifarò al solito sistema, già usato in abbondanza qui e quindi appurato.
quando si parla di "essere" esempio io sono, non sempre si è consapevoli di cosa si dice, se quell' essere che parla e dice: guarda che non dovevi fare così, è un non essere che parla a vanvera e si rivolge ad un'altro essere di una persona che pensa di conoscere come il Tizio.

Questo presuppone che la maggioranza dei discorsi che si fanno ad altre persone sono a vanvera perchè manca la consepolezza di sè e dell'altro...
Ma tu qui parli di un "essere" che parla ad un altro "essere" che paradossalmente non sono consapevoli di chi e cosa veramente sono, in altre parole è come se quello che si interfaccia con l'altro, non conoscendo veramente a fondo se stesso non può nemmeno pretendere di conoscere l'altro, per cui se dice "io sono" su che cosa si basa ???

'ayn soph 24-02-2007 17.38.55

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 30605)
Questo presuppone che la maggioranza dei discorsi che si fanno ad altre persone sono a vanvera perchè manca la consepolezza di sè e dell'altro...
Ma tu qui parli di un "essere" che parla ad un altro "essere" che paradossalmente non sono consapevoli di chi e cosa veramente sono, in altre parole è come se quello che si interfaccia con l'altro, non conoscendo veramente a fondo se stesso non può nemmeno pretendere di conoscere l'altro, per cui se dice "io sono" su che cosa si basa ???

un ospite viene a casa tua e lo ricevi con tutti gli onori del caso.
tuo marito tratta questo ospite, del tutto sconosciuto, come se fosse un suo operaio del cantiere e l'ospite gentilmente sta al gioco e fa finta di niente, arrivano poi alla fine della serata, quando il marito dice all'ospite senti butta il piatto dove l'ho buttato io e non lasciarlo qui sulla tavola.

stella 24-02-2007 18.15.33

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30607)
un ospite viene a casa tua e lo ricevi con tutti gli onori del caso.
tuo marito tratta questo ospite, del tutto sconosciuto, come se fosse un suo operaio del cantiere e l'ospite gentilmente sta al gioco e fa finta di niente, arrivano poi alla fine della serata, quando il marito dice all'ospite senti butta il piatto dove l'ho buttato io e non lasciarlo qui sulla tavola.

In questo caso il marito non sa chi è l'ospite e si comporta con superiorità, ma alla fine della serata, quando il marito dice all'ospite di fare quello che fa lui con il piatto lo fa diventare un suo pari... cioè scende al livello che aveva attribuito all'ospite (cioè a quello che il marito pensa dell'ospite) e nello stesso tempo fa salire l'ospite al proprio livello...
anche se l'ospite chiunque sia andrebbe servito fino alla fine....

:C:

'ayn soph 24-02-2007 18.23.36

morale della storia sarebbe: imponi ad un'altro quello che fai tu senza conoscerlo
oppure fasciati il braccio o la testa prima di rompertela.
il mondo è bello perchè è vario. ovvio è una mia traduzione alle tue conclusioni.
ma non vedo perchè la persona in uno stato debba scendere oppure un'altra salire.se prendi l'ascensore oppure le scale e arrivi ad un determinato piano e scendi, sei sceso li, si chiama irreversibilità.

stella 24-02-2007 18.55.32

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30613)
morale della storia sarebbe: imponi ad un'altro quello che fai tu senza conoscerlo
oppure fasciati il braccio o la testa prima di rompertela.
il mondo è bello perchè è vario. ovvio è una mia traduzione alle tue conclusioni.
ma non vedo perchè la persona in uno stato debba scendere oppure un'altra salire.se prendi l'ascensore oppure le scale e arrivi ad un determinato piano e scendi, sei sceso li, si chiama irreversibilità.

Visto che stiamo parlando di consapevolezza dell'essere, se una persona si crede superiore a un'altra ma in effetti non lo è, non è che sta più in alto, lo crede perchè in realtà non si conosce affatto e non conosce l'altro...

Per quanto riguarda l'irreversibilità, penso che partendo dal basso si può salire gradino per gradino...
Se uno sta a un più in alto livello di consapevolezza e scende comunque ha sempre l'esperienza dentro di sè per risalire.... oppure riparte dal primo gradino, ma non credo che si possa parlare di irreversibilità, ma di diversi gradi di consapevolezza...

Kael 25-02-2007 21.04.54

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 30613)
ma non vedo perchè la persona in uno stato debba scendere oppure un'altra salire.se prendi l'ascensore oppure le scale e arrivi ad un determinato piano e scendi, sei sceso li, si chiama irreversibilità.

Un professore delle superiori (benchè oggi si tenda a dividersi biennio e triennio) insegna comunque in più classi. Il suo essere è sempre lo stesso, eppure si interfaccia in maniera diversa a seconda che debba interagire coi primini appena arrivati oppure coi futuri diplomandi di quinta...
Un bravo professore sa insegnare ugualmente in prima, seconda, terza, ecc.. e non è che ogni volta che entra in IA dimentica gli argomenti della IIA o della IIIA... semplicemente li comprende tutti e poi sceglie di volta in volta quali manifestare...

PS: Non ho mai detto che non accetto il tuo modo di esporre le cose, era solo per evitare di dover saltare da una parte all'altra del forum per seguire lo stesso argomento... se tu comunque non eri d'accordo potevi continuare... :H

'ayn soph 25-02-2007 21.13.12

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 30639)

PS: Non ho mai detto che non accetto il tuo modo di esporre le cose, era solo per evitare di dover saltare da una parte all'altra del forum per seguire lo stesso argomento... se tu comunque non eri d'accordo potevi continuare... :H

O.T.
quando si sta a pesca e il pesce sta abboccando, passa li un ragazzo e ti incomincia a distrarre e a fare rumori per dispetto, tanto per farlo, poi alla fine il pesce scappa.
ma poi può essere che il pescatore non si arrenda e trovi la pazienza e il tempo per riprendere da quello che aveva lasciato, ovvio non sarà più lo stesso pesce, peccato.
ovvio per pesce è da intendersi azioni.

Uno 25-02-2007 21.28.38

OT se il pescatore ha fame per quanto dispetto gli si fa trova la pazienza....
anche se dopo che dici sta cosa non credo che qualcuno/a sia contento di essere considerato/a una trota icon_mrgr:

Kael 25-02-2007 22.28.07

OT Se un pescatore vuole pescare in pace si cerca un bel laghetto di montagna, isolato e tranquillo, e non viene in un forum dove il senso è proprio quello di interagire fra i partecipanti, magari per imparare a pescare meglio...

Peccato però che del mio post sia passato solo il post scrittum (messo solo a titolo di capirsi) ...


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