Veloce come un Bolt
 

So che su questo forum gli argomenti sportivi non son abituali, vorrei però coinvolgervi in questo caso, sia perchè mi ha molto impressionato, sia perchè si possono fare considerazioni che aprono anche ad altro.

Per chi non avesse capito il gioco di parole del titolo, bolt significa fulmine (se non erro) ma il signor Bolt, giamaicano, è l'autore di un'impresa che almeno da un punto di vista sportivo ha del leggendario. L'altro ieri sera, alla finale dei 100 metri piani ai campionati del mondo di Berlino, ha chiuso in 9.58 secondi, letteralmente polverizzando il precedente record (sempre suo) del mondo. Fino al giorno prima la maggior parte degli esperti era pronta a giurare che il muro dei 9.60 era fisicamente invalicabile.

Invece è stato valicato e non è tutto qua. Chi ha visto la gara potrebbe essersi facilmente trovato nella strana condizione in cui mi sono trovato io: quello stupore un po' assurdo di chi sta guardando con i suoi occhi qualcosa di impossibile. Oltre al volo del ventitrenne, lo stupore assurdo deriva anche dal fatto che non ha dato l'impressione di aver fatto granchè fatica, anzi, l'idea che da è che può fare di gran lunga meglio.
Chi non l'ha visto... beh lo veda (internet propone il video in tutte le salse)... dura poco più di nove secondi e mezzo!

Ora, mollti dicono che la tecnologia (materiali del terreno, abbigliamento ecc) e i sistemi di allenamento hanno reso possibilli risultatii che fino a trent'anni fa non erano neanche pensabili. Ok, sarà così. L'impressione però è che il corpo del ragazzone sia qualcosa di impensabile, anche solo 10 anni fa... il corpo e il sistema di veicolo delle energie. Secondo voi ci rimette da altre parti?
O in una vita precedente lo chiamavano Achile? icon_mrgr:

Quello che mi ha impressionato sono i 41 passi (direi falcatone) per percorrere il tragitto strabuzza: e la struttura fisica che non facilita la velocità..beh dai non so dire meglio...
In questo caso il merito è tutto del novello fulmineo Achille..mentre...e resto in ambito sportivo..nelle ultime gare di nuoto i record eccezionali sono stati in parte facilitati dai costimi da bagno..in pratica tute in materiali speciali...secondo me il valore va anche all' atleta con l' ausilio del tutone (che non verranno più usate..e chi li batterà più quei record?) mentre in atletica tolto la depilazione tolto i bragoni svolazzanti non ci sono stati altri artifizi...merito dell' atleta e della serietà nell' allenarsi...
Boh che altro può esserci?

:C:

Bolt ha colpito ancora: record anche sui 200 mt :wow::wow::wow:

Per forza....
la pubblicità diceva: "Bolt due in uno" :D

19.19. Impressionante. Soprattutto la curva che a quella velocità ti spinge per la tangente ad una forza impressionante.
Poi il tempo... è come se avesse fatto i 100 due volte (9.58*2 = 19.16) anche se il paragone non regge per via dellla curva appunto.

Non voglio togliervi la poesia ma............a pensar male ci si azzecca!

Cioè? L'hanno pizzicato a imbrogliare? (nulla ho sentito in merito)

No non l'hanno beccato.

Tuttavia al giorno d'oggi (datemi del cinico!icon_mrgr: ) non riesco ad immaginare un atleta non dopato. Oppure una gara non truccata.

Guardo al ciclismo e vedo il doping diffuso sia tra i professionisti che tra gli amatori. Universalmente diffuso!

Guardo all'atletica leggera, al nuoto, al calcio, alla ginnastica, al pugilato, al sollevamento pesi, lancio del disco e del giavellotto e non posso salvare nessuno. Nella storia di queste discipline il doping, o un arbitro prezzolato, o un atleta venduto, prima o poi, lo scopri sempre. E, purtroppo, non si può considerare il trucco un caso isolato.

La frequenza con la quale questi episodi arrivano alla ribalta della cronaca dipende semplicemente dalla bravura di coloro che fanno i controlli. O, più verosimilmente, dagli interessi in ballo.

Forse si salvano gli sport dove occorre veramente talento e non prestanza fisica (Tennis, motociclismo, pallavolo, pallacanestro) ma non sarei così sicuro.

Chiedo venia per la mia disincantata visione dello sport............nonso.gif

Però , a mio avviso, fino a che non esce fuori qualcosa di concreto si deve presumere la buona fede, anche se certe prestazioni che si vedono ed alcuni casi successi nei vari sport, fomentano i sospetti...

Oltretutto se il doping migliora artificialmente le prestazioni, allora in qualunque sport può servire, anche negli scacchi o nel tiro con l'arco, dove mi pare ci si può dopare prendendo dei farmaci che rallentano il battito del cuore in modo da avere più stabilità e precisione.

Personalmente infatti ho sempre preferito gli sport dove non basta la forza pura ma serve anche una buona dose di talento e di classe, magari anche li ci si "bomba" però l'incidenza nelle prestazioni del doping può essere minore rispetto a sport dove conta solo la forza o la potenza, le quali possono essere enormemente aumentate dai vari prodotti chimici.

Nel calcio, nel tennis o nella pallacanestro, posso prendere quelo che voglio, ma non diventerò per questo Kakà, Federer o Michael Jordan.

Usain Bolt è un ragazzone di 23 anni, alto 1,96 con delle leve (gambe e braccia) che gli permettono di fare 41 passi in 100 metri.

In una intervista Usain ha ammesso che all'inizio della sua carriera si infortunava spesso a causa della sua altezza "anomala".
In seguito mediante una guida adeguata, il tecnico Glen Mills, ha aumentato la forza muscolare e non ha più avuto problemi di infortuni ed ha aumentato le prestazioni nei 100 metri e 200 metri.

Non voglio pensare al doping nel caso di Bolt, la sua struttura non è così aliena come i suoi rivali americani o canadesi che sembrano dei bodybuilder arrabbiati.

Anche Carl Lewis ammise di aver fatto uso di sostanze dopanti, il tempo porterà risposte a questa domanda, per ora voglio pensare che Bolt sia un alieno sceso in terra per correre 9,58 i 100 metri e 19,19 i 200 metri. Eppoi il personaggio Bolt mi è simpatico, scanzonato comè.

Niente da togliere a Bolt, anzi... però continuano a stupirmi ancora di più i vecchi campioni del passato, mi basti pensare a Jesse Owens che nel '36 ha impiegato 10,2 secondi (purtroppo non ci sono i centesimi perchè quella volta cronometravano ancora manualmente). Se si guarda le foto e si vede che razza di scarpe aveva ai piedi, in confronto alle super mega tecnologiche scarpette che hanno adesso... Per non parlare dell'allenamento e dell'alimentazione, quella volta c'erano le uova, oggi gli integratori, e poi è vero che la tecnologia ha raggiunto un livello tale per cui oggi si corre costantemente sul filo del doping.. A tal proposito verrebbe da chiedersi quale sia il confine, anni fa avevano la zolletta di zucchero prima delle gare (spesso con qualche goccia di limone sopra 8-)) ed era consentito, poi integratori via via più potenti fino a che si sfocia nel doping, parola questa che genera tante paure ma che molto spesso con la droga (quella pesante intendo) non ha nulla a che vedere. Dicono infatti (ma potrebbe essere la classica bufala) che basta bere 2-3 caffè prima di una gara per risultare positivi al doping (il caffè in questo senso è una droga ma tutti lo bevono senza scandalizzarsi)

Ah... piccola parentesi, Jesse Owens mi era anche tanto simpatico perchè prima delle gare, mentre sono tutti a saltellare e sbuffare sulla linea di partenza, lui si sedeva a gambe incrociate e faceva respirazione yoga in tutta tranquillità.. Se pensiamo all'epoca (1936) è stato uno dei primi percursori per l'occidente. Inizialmente era deriso per questo strano modo di prepararsi, poi quando a Berlino '36 ha vinto 4 medaglie d'oro (eguagliato solo da Carl Lewis ben 50 anni dopo) hanno iniziato ad ascoltarlo quando diceva che il vero segreto per far lavorare bene i muscoli è quello di irrorarli il più possibile d'ossigeno....

Non conoscevo questo aneddoto riguardo a Owens, di cui conoscevo solo le vittorie e la rabbia che scatenarono ad Hitler...

Non so quanti sportivi attuali si cimentino in pratiche del genere, l'unico cui ho sentito dire qualcosa al riguardo è Umberto Pellizzari, il campione di apnea, secondo il quale il segreto principale per restare molti minuti senza respirare non è tanto fare lunghe boccate d'aria, quanto rilassarsi, magari tramite lo yoga, e ridurre il più possibile il consumo energetico dell'organismo e del cervello...