scientifica in azione
 

Sarà che da un pò i miei figli sono attratti dai giochi di detective, sarà che ho visto qualche telefilm di troppo con la super polizia scentifica, nonche profilers, in azione ma ieri sera mi guardavo attorno in casa e non ho potuto fare a meno di chiedermi che cosa racconterebbe di me questo posto...
Ci avete mai pensato?

Ho provato a gurdare nella dispensa come se non l'avessi mai vista, cercando di immaginare le caratteristiche di chi mangia qui (per esempio più spaghetti che pasta corta) ho dato un occhio alle cose sopra ai mobili, ai piatti com'erano messi...al salotto mi sono fermata e ho pensato che prima di fare altri passi era meglio sistemare diavolo.g:diavolo.g:

Però lo trovo affascinante, guardare negli armadi o nei cassetti e dalle cose farsi un piccolo ritratto...penso che lo farò..con la casa in ordine 8-)

E poi mi è capitato anche di pensare che spesso è così che incontriamo un personaggio in un libro, nelle descrizioni di quanto lo circonda, nei prossimi giorni proverò a farci caso, nei momenti in cui non è tutto in ordine soprattutto, cioè nei momenti in cui sono più me...
che ne dite, potrebbe essere un esperimento interessante...

Eh, ma così non vale...manata.gif
se metti prima in ordine non ti fai vedere quello che non vuoi vedere. boccaccia:

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elloso icon_mrgr: ma l'idea era gustosa icon_mrgr:icon_mrgr:

Però ho timidamente iniziato a farlo perdavverosulserio ed è piuttosto inquietante...
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Tentato l'esperimento, con un mini registratore in mano (così comincio anche a fare amicizia con la mia voce) ho fatto il giro per casa così com'era.
dry.gif al primo impatto non sfugge il disordine, io che mi conosco so di essere di molto migliorata ma c'è ancora confusione.
Fosse stata la casa di Mara icon_mrgr: avrei detto senza dubbi che non è una dotata di spirito casalingo. diavolo.g:

Alcune cose le ho notate più di altre (anche se è una tale fatica cercare di vedere le cose come se non fossero le mie...non sono sicura di esserci riuscita davvero) come piatti da lavare e sedia piena di biancheria da stirare vicino all'asse aperto.
Danno la sensazione di una persona che rimanda all'ultimo le cose da fare.
Gli armadi in salotto sono piuttosto in ordine e anche quelli dei bambini ma in camera sua (ghghghgh che effetto che fà) gli armadi contengono anche peluche e altro, quasi fossero un posto dove nascondere più che riporre.

Diversi quaderni e cartelline sul tavolo in salotto (impilate in ordine)e alcune buste con dei curriculum. Quaderni di conti fermi a diverse settimane prima e quaderni di opinioni egualmente fermi...molti libri per bimbi di fiabe e sugli animali e una libreria quasi tutta saggistica in salotto, e quasi esclusivamente esoterica in camera.
Nella libreria dei bimbi c'è un pò di confusione mentre quella in salotto è ordinata (usata meno quindi?) quella in camera è stipata di libri di cui molti sembrano quasi nuovi.

Forse una persona discontinua, che inizia con dei buoni propositi ma poi si perde per strada

:sornione: iniziato bene?..

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Il disordine esteriore è disordine interiore vero?

Stavo riflettendo su questo guardandomi attorno, un paio di giorni di stanchezza e febbre e c'è subito più caos in giro..mancata pressione/attenzione > mancato risultato..:(

Pensavo anche alla contraddizione che stò vivendo, da una parte il lavoro per cercare di scovare gli schemi e tentare di essere sempre meno meccanici e dall'altra la sorpresa che propio grazie alla emccanicità posso ottenere dei risultati.

Cerco di spiegarmi.

Sono riuscita a prendere delle buone abitudini, come bere il limone al mattino o la bustina di fluimocoso la mattina o il litrozzo di beverone per aiutare l'intestino durante il giorno...la cosa che ho notato è che questi meccanismi sono ormai diventati un'abitudine, un fatto quasi istintivo perchè dopo l'iniziale sforzo di volontà sono riuscita a fare quel preciso gesto tutti i giorni in un preciso momento in una precisa situazione.

Se scappa il preciso momento (non intendo il minuto preciso all'orologio sia chiaro) per fare quel gesto mi serve una dose di volontà quasi doppia (specialmente se capita per più giorni di seguito) rispetto al primo giorno.

La bustina del medicinale, ad esempio, la devo bere verso le dieci, poco dopo il secondo caffè, sembra una stupidata ma c'è un preciso momento in cui sento di aver sete e se prendo il bicchierone di medicina va giù tutta senza problemi...un'ora dopo, lo so sembra una barzelletta, ma il gusto mi dà fastidio, ne bevo un pò e poi me la dimentico, e se non mi obbligo a berla tutta e ignorare lo sforzo..niente.

Anche lavare i piatti la sera,. devo farlo appena mangiato, se mi sposto in salotto e accendo la tv o sistemo qualcosa in giro i piatti li lavo la mattina dopo...

Certo, questo mi dimostra quanto sono meccanica nei miei gesti ma mi ricorda anche un certo discorso fatto sull'importanza di fare determinate cose sempre alla stessa ora e nelle stesse condizioni (si parlava di riti allora mi sembra)

Quindi è in sè un pò un controsenso, devo liberarmi dalla meccanicità ma allo stesso tempo la meccanicità mi può dare una mano nel tentativo di migliorarmi.

O sono due cose diverse? nonso.gif

Eh si, mi sa che per l'ordine ci vorrà ancora un pò icon_mrgr:

Ma se sono io il programmatore, il computer mi è utile no? ... chiaro, devo sapergli dire cosa deve fare, devo poterlo spegnere e devo poterlo riprogrammare. Ma se l'ho programmato con intenzione e consapevolezza, poi a volte possa anche lasciare che il programma lavori di suo e limitarmi a sbirciarlo ogni tanto.

Stiamo imparando a programmare... e nel farlo, nel procedere a far girare e provare i nostri primi programmini, ci troviamo in un sistema operativo non fatto da noi e zeppo di roba già funzionante di suo, alcuna che serve, altra inutile, altra dannosa.

Ma pian piano il nostro dominio aumenta. (sperem)