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griselda 15-03-2010 09.58.12

La responsabilità questa sconosciuta
 
Stamane è capitato un episodio ricorrente.
Un membro della mia famiglia 8-) ha scordato una cosa a casa.
Premetto che è già successo in passato più e più volte. Al che ho suggerito e poi con il tempo direi quasi ordinato di prepare con tempo l'occorrente per il giorno dopo.
L'avviso non ha ancora sortito l'effetto desiderato e auspicato.

Suona il telefono ed la persona in causa e mi chiede la solita cosa: "ho dimenticato mi puoi portare...."
Al solito mi è salita la rabbia (poi dovrò fare qualcosa di effettivo anche con questa che fa quel che vuole) e ho detto con fermezza: "no, stavolta no, mi spiace ma non vengo, stavolta ti devi arrangiare." Mi ha agganciato il telefono.
Sensazioni :bleah:
La mente: ecco adesso pagherà le conseguenze di questa dimenticanza, perchè sei stata pigra e non glielo hai voluto portare, potevi portarglielo e poi gli dicevi che era l'ultima volta...
Ahhhhhhhhhhhhh ho tirato un grido ebbasta eh! L'ultima volta di che? E' già la millesima volta di mille ma quando impara se sempre ci sono io a parargli il coso?
"Si ok ma non proprio oggi che ne rimedierà un altro problemino.
"Eh bon vedrai che la prossima volta se lo ricorda."
L'essermi presa la responsabilità di insegnargli la responsabilità è stato come attraversare un parco di notte.
La tensione si alza talmente tanto che senti il bisogno di condividere e anche questo è da migliorare perchè se mi prendo una responsabilità questa è mia, non è da scaricarne parte del peso su altri.
Come mi sento?
Cattivissima blink.gif

'ayn soph 15-03-2010 11.14.11

Non è compito facile e tu prima di me Gris ti trovi ad affrontare la responsabiltà o sarebbe meglio responsabilizzare.
ci sarebbero mari di parole per analizzare e consigliare (a parte che stamattina non sono al 100% e questo però non c'entra nulla) ma mi viene in mente soltanto una frase "quando di due farete uno". In questo caso si riferisce a me come singolo individuo che devo unificare le forze e non disperderle. E mettiamo (mettiamo) che ci sia riuscito o che intravveda uno spiraglio.
Però allora vedrò in quello spiraglio anche chi è vicino a me, moglie, marito, figlio, amico/a che si stanno intrigando nella rete della vita.
Cosa fare? Forse è la stessa cosa, cosa facciamo con i nostri se? I draghi, o i nani, non li facciamo lavorare lo stesso insieme a noi? Anche per rendere l'idea Michele-la Luce-il buio-Satana. Finchè non li farò lavorare per me (gli ultimi, armonizzandoli insieme) non otterrò l'effetto voluto.
Poi sull'armonizzazione ci si può ritornare. quindi nella fattispecie dovrò trovare il modo di incanalare queste persone (e le loro energie) portandole a mio vantaggio. Lavorare con gli altri come se fossero (e lo sono) altri miei Se, stavolta superiori.

P.S.: scusate qualche errore di forma, ma volevo trasmettere un pensiero.
al limite non avrei dovuto scrivere (prendendo in considerazione il lato forma, un po come il post sugli insegnanti). ma non tutti i giorni sono uguali.

griselda 15-03-2010 13.51.39

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 82057)
Poi sull'armonizzazione ci si può ritornare. quindi nella fattispecie dovrò trovare il modo di incanalare queste persone (e le loro energie) portandole a mio vantaggio. Lavorare con gli altri come se fossero (e lo sono) altri miei Se, stavolta superiori.

Potresti provare a dirlo in un altro modo perchè faccio fatica a capire questa parte


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