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webetina 17-07-2010 10.52.43

Me in Te
 
Pare che sia radicata profondamente nell'essere umano la tendenza a lasciare una traccia di se nell'altro, istinto se così si può chiamare a perpetuare la nostra esistenza in un prolungamento di noi stessi che non è esclusivo della prole. Un poeta, un imperatore, il divo, hanno lasciato il loro segno per molto tempo, anche nei millenni, alcuni con l'intento dichiarato di raggiungere l'immortalità tra gli uomini sulla terra, altri magari senza curarsene consapevolmente.
Mi chiedo se in misura più o meno grande questa cosa possiamo subito riconoscerla dentro noi stessi e cogliendone per un attimo la verità, se cambierebbe qualcosa nel nostro modo di relazionarci agli altri e alle passioni che coltiviamo.
Mi ha sorpreso questo assunto travato in una pagina della storia della psicanalisi, che in apparenza innocuo e scontato, improvvisamente mi è sembrato una vera e propria chiave di lettura per molti nostri comportamenti, e che mai avevo considerato.

A4L8 21-09-2010 20.40.29

Si mi sembra che sia qualcosa di verosimile, qualcosa di istintivo più che di programmato. Se parliamo di istinto allora una volta che esso sia salito in superficie non credo che servirebbe ma è anche vero che non è stato mai provato.

webetina 21-09-2010 20.55.54

Citazione:

Originalmente inviato da A4L8 (Messaggio 90066)
Si mi sembra che sia qualcosa di verosimile, qualcosa di istintivo più che di programmato. Se parliamo di istinto allora una volta che esso sia salito in superficie non credo che servirebbe ma è anche vero che non è stato mai provato.

Ciao A4, se intendi dire che una volta conosciuto il meccanismo si evita, direi che se è veramente un istinto è difficile sopprimerlo, se veramente è un istinto; se per esempio comprendi che sotto il cortegiamento ad una ragazza c'è l'ìstinto alla procreazione, non è detto che ti riesce, solo perchè lo sai, ad eliminarlo; non è cos'ì facile. In ogni caso era mio intendo chiedere se qualcuno poteva dire pensandoci un momento se avesse trovato in se tale tendenza.

A4L8 21-09-2010 21.40.49

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 90067)
Ciao A4, se intendi dire che una volta conosciuto il meccanismo si evita, direi che se è veramente un istinto è difficile sopprimerlo, se veramente è un istinto; se per esempio comprendi che sotto il cortegiamento ad una ragazza c'è l'ìstinto alla procreazione, non è detto che ti riesce, solo perchè lo sai, ad eliminarlo; non è cos'ì facile. In ogni caso era mio intendo chiedere se qualcuno poteva dire pensandoci un momento se avesse trovato in se tale tendenza.

Si quello che dici è giusto, concordo con te
sul fatto di trovare tendenze mi risulta negativo, ripeto se è istintivo non ci puoi trovare tendenze. Cmq personalmente no.

Ray 22-09-2010 09.13.44

Credo sia paura della morte in una forma un po' intorcolata... forse mischata a quell'anelito all'immortalità con cui alcuni riescono ad entrare in contatto e che, se il contatto diviene più diretto, può sfociare nella Ricerca vera e propria.

webetina 23-09-2010 13.01.06

Mah, ne parlavano come di un istinto a se stante, ma forse la paura della morte ci stà pure.
Non avevo considerato la cosa da un punto di vista elevato, nel senso che ciò possa portare ad un vero e proprio cammino di ricerca. Per quanto mi riguarda le due cose esistono entrambe, posso dirlo con certezza. Ma non so quando finisce l'una cosa e quando inizia l'altra.


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