Discussione: Il bivio
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Vecchio 23-05-2011, 23.46.06   #1
diamantea
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Predefinito Il bivio

C'è una carta di un mazzo speciale di tarocchi che raffigura un uomo incastrato testa e piedi fra due pareti e sotto di lui il precipizio. Riflette se buttarsi con la testa o con i piedi, ma prima o poi dovrà cadere, e rompersi l'osso del collo aggiungo io. Che importa da che parte si butterà? Cadrà comunque.
Una premessa per cercare di introdurre un argomento per me difficile da affrontare in quanto non posso essere molto esplicita nei particolari di questo dilemma che mi tormenta da qualche tempo.
Mi trovo davanti ad una situazione in cui c'è A e B, ed io in assenza di C devo decidere a chi dare ragione, se ad A o a B, in quanto sia A che B rivendicano la loro verità e chiedono di essere creduti. Il punto è che sia A che B fanno parte dei miei affetti e di chiunque sia la colpa o la ragione è una situazione spiacevole e dolorosa da accettare in entrambi i casi anche se per ragioni opposte.
La verità è sempre la cosa migliore da sapere ma ciò non toglie il dispiacere o una realtà da dover affrontare comunque.
Lo sforzo difficile è rimanere testimone senza lasciarsi patteggiare per A o per B, senza giudizi perchè non si deve andare in tribunale in attesa di sentenza ma si deve restare tifosi per la liberazione attraverso la verità e poi la guarigione di entrambi le parti. La cosa può non riuscire ma bisogna provare, impegnarsi perchè l'impresa riesca. Il massimo sforzo per il massimo risultato anche se di fatto può essere un fallimento. E' la prima volta che guardo al bene superiore. Io comunque resto ciò che sono, potrebbe cambiare molto e potrebbe cambiare nulla, non lo posso sapere e fino a qualche giorno fa questo pensiero mi turbava molto, oggi sono più serena, più coraggiosa forse.

Ci sono casi in cui si vuole credere ad una verità che ci costa meno dolore accettarla, pendere dalla parte più facile e più comprensibile, che ci costa meno sforzo per affrontarla, meno fatica, meno conflitto, ma in entrambi i casi bisogna amare l'orco, il nero che si nasconde in ognuno di noi e si manifesta in molti modi, l'orco che si rifiuta in noi per non accettare quello degli altri, radice di quello nostro.

Paura di andare diretta... ci penso sempre Uno.
Oggi ho pensato che andare diretti dovrebbere essere qualità maschile, del maschile ben sviluppato in noi, quel maschile che ci fa percorrere la traversata notturna vincendo la paura. E' l'eroe che uccide il drago, vince la bestia. Mi pare che così ha descritto Nike in un post tempo fa.

Mi rendo conto che raccontata così forse non si capisce molto ma di più non mi è possibile dire, ma i fatti non renderebbero più chiara la questione, la cosa importante è come imparare ad affrontare il conflitto interiore quando ci si trova davanti ad un bivio e qualunque scelta comporta una perdita importante in ciò che si è creduto costruendo se stessi quando non si vorrebbe perdere nulla, per cui sono qua con voi sperando di fare maggiore chiarezza.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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