Discussione: Distacco
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Vecchio 31-05-2011, 15.56.30   #37
Uno
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Mica vero che il distacco buddista nasce da una visione pessimistica del mondo (ho iniziato a scrivere qualcosa, ma non sono riuscito a finirlo), comunque in questo discorso non stavo pensando e/o parlando di buddismo anche se poi alla fine tutto è collegato.

Come concili queste dice cose che in apparenza sembrano agli antipodi?

Provo un esempio molto concreto anche se non evidenzia importanti sfumature.
Due mamme, due figli, entrambi vogliono andare a vivere in una città molto lontana da casa, l'unica dove possono studiare una particolare materia e dove vivono le ragazze di cui sono innamorati.
Una fa di tutto per ostacolare il figlio ed in qualche modo riesce a tenerlo a casa. l'altra con il cuore gonfio lo accompagna all'aereoporto.

Quale delle due ama veramente il figlio?

Ma non serve lo spostamento... qualsiasi essere che ama realmente, ad iniziare da Dio, permette che l'oggetto del suo amore possa vivere anche al di fuori di se e questo non lo puoi fare senza il giusto distacco.

In apparenza è vero che all'inizio, soprattutto dopo certe letture o esperienze analoghe, il distacco è solo un atteggiamento e poi solo poi può diventare uno stato dell'essere.
Se nel passaggio da uno all'altro non si coltiva la propria umanità si potrebbe anche arrivare ad un punto che per certi aspetti (per certi, solo per certi, ripeto) è vicino al divino, ma inevitabilmente mancherà qualcosa che si andrà a cercare da altri, proprio l'umanità, anche se non sarà questa la percezione di chi si trova in tale situazione.
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