Citazione:
Originalmente inviato da Telemaco
Io invece dico, se uno non ha mai volato, è vero che non sa cosa si perde, ma se decide di non volare non è per il volare in sé, di cui non conosce la bellezza, ma per la paura di cadere.
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La paura di volare potrebbe essere indotta dalle vertigini quando capita di sporgersi da un'altura o un balcone. Se provi la vertigine, la paura di cadere è un istinto di autoconservazione, ha la funzione di proteggerci. Ma poi con la volontà e l'impegno puoi vincere questa paura e volare, protetto altrimenti vai incontro al suicidio, però in qualche modo la si è conosciuta.
La felicità come l'amore la conosciamo dalla nascita, dal cordone ombellicale, dal rapporto materno, è un sentimento che conosciamo perchè l'abbiamo provato alla nascita. Può essere patologico non provare il desiderio e la ricerca della felicità per non aver mai conosciuto l'amore come gli orfani o altri casi limite.
La paura in genere nasce da qualcosa che abbiamo conosciuto in qualche modo dentro di noi, oppure fa capo agli istinti, quindi pesca nel collettivo.
La paura della felicità non credo sia un istinto nè pesca nel collettivo, piuttosto fa parte del nostro modo di affrontare la vita, le esperienze e le opportunità che ci capitano lungo il percorso.