Non mi è chiarrissmo quello che dici:
Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Questo e' quello che il distacco ha in comune con l'attaccamento :
che sempre siamo sul piano della manifestazione , cioe' viviamo , pur con il distacco , rivolgendo l'esperienza all'interno , il gap , la differenza sostanziale tra il sentimento originario e quello che siamo costretti a vivere nella realta' .
Per questo non ha senso parlare di vero amore solo se vissuto con distacco , e' un amore vissuto in modo diverso , migliore piu' vicino a quello intimo originario ma sempre ombra di quello quasi perfetto che e' in noi in origine .
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Qui sembra che il vero, originario amore, è tale solo se non viene vissuto, se resta immanifesto.
Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Il distacco e' certamente una delle migliori cure a questo male ma torna il problema di come non naufragare nella negazione della vita come vivere il distacco e nel contempo vivere la vita intensamente .
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Qui sembra che ritieni il distacco un modo di non vivere l'amore, o comunque di viverlo meno, meno intensamente.
Se è così che intendevi c'è un rischio di contraddizione: è come se dicessi che più ci si avvicina all'attaccamento più intensamente si vive l'amore ma che, contemporaneamente, è necessario viverlo intensamente.
In realtà non è vero che il distacco porti ad un vissuto meno intenso, anzi è vero il contrario. E' solo col distacco che vivo intensamente il sentimento da cui mi distacco... è quando non riesco più a reggerlo che mi "scappa fuori" e quindi diminuisce, dando poi origine magari ad altri sentimenti o emozioni quali l'angoscia, la gelosia ecc ecc.