Piccolo glossarietto sanscrito - note di pronuncia
La pronuncia in sanscrito, quella comunemente adotatta almeno, è molto simile a quella italiana. Ossia, le singole lettere si pronunciano come in italiano con le seguenti accortezze:
a, i, u con la righetta sopra (manca la possibilità di mettere i segni fonetici purtroppo) raddoppiano il suono. Es: kama (la prima a ha la righetta) si legge kaama.
r : è come la r italiana ma con una i breve in aggiunta. Es: drg si legge drig.
g: è sempre dura, come per ghiro. Es: gita si legge ghitaa.
c: è sempre dolce, come per cena. Es: candra si legge ciandra.
j: è come la gi italiana. Es: jiva si legge giiva.
jna (n con la dieresi, a con la righetta) si pronuncia pressapoco come gh-niia. Es: jnana si legge gh-niaana.
y: è semivocalica, come in ieri. Es: yajna si legge iagh-nia.
s(con l'accento) e s(col puntino sotto) si pronunciano pressapoco come sciame (però la prima è palatale e la second linguale, quindi leggermente differenti). Es: santi si legge sciianti.
h: si pronuncia come le toscano "hasa" (intendendo casa). Quando segue una consonante si pronuncia separatamente. bhuta si legge b-huuta, phat si legge p-hat.
h(col puntino sotto): è resa da un'aspirazione seguita da un'eco della vocale precedente. Es: santih si legge sciiantihi(ultima i meno intensa)
n(col puntino sopra): nasale gutturale. Come in angolo.
n(con la dieresi sopra): nasale palatale. Come in gnomo.
n(col puntino sotto): nasale linguale. Purtroppo questa per impararla occorre sentirla.
m(col puntino sopra): è un'indicazione generica di nasalizzazione che va letta a seconda della consonante che la segue: n(puntino sopra) prima delle gutturali (k, g), n(dieresi) prima delle palatali (c, j), n(puntino sotto) prima delle linguali (t, d), n prima delle dentali (t, d), m prima delle labiali (p, b).
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