Citazione:
Originalmente inviato da centomila
L'odio prevede la distruzione dell'oggetto odiato e la percezione che sia giusto. Deve essere duraturo nel tempo ed efficace, cioò distruggere realmente l'obiettivo. Non solo desiderarlo
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Mmmm, non sò, non credo che possa essere solo rivolto verso un oggetto Cento.
Delle volte dire sono arrabbiata, sono rabbiosa, detesto (anche detestare è un verbo ben curioso..) non è sufficiente, proprio per quel moto di lucida e fredda distruzone che avverto. La rabbia scalda, parecchio. Il detestare pure, anche se meno. L'odio no, è gelido e preciso come il lancio di un coltello.
Ok, in questi termini odio poco,molto spesso è un mix micidiale di rabbia repressa e frustrazione e muoversi dentro.
Ma l'odio esiste in me e delle volte mi scoppia in mano, generalmente mi si rivolge contro perchè i miei blocchi mentali sono di protezione verso l'esterno invece che verso l'interno
Non saprei, delle volte mi par di odiare e invece stò rifiutando. Fortemente e ferocemente qualcosa di cui però non ho chiara percezione.
Mi capita di sentirmi meno in odio ultimamente. Purtroppo il meno odio mi fà vedere con più calma le cose e le cose che vedo non mi piacciono. Allora mi partirebbe volentieri tutto il cocuzzaro di sentimenti negativi ma cerco di frenarli tentando di accettare e basta. Alla fine è un cane che si morde la coda.
L'odio è un ruolo, come tutti gli altri, che alle volte pare più funzionale a volte meno. Se si prende l'abitudine a reagire in un certo modo poi l'inversione è lenta e ancora più dolorosa, mi pare, perchè più il sentimento cristallizzato è negativo più provoca dolore, e frustrazione, non riuscire a controllarlo.
Questo mi pare adesso.