Sofferenza e futuro
Ho sentito un aforisma che attribuivano a Kierkegaard (io non ne sono sicuro, ma probabilmente non mi è mai capitato sotto mano) che più o meno diceva così:
"La più grande sofferenza è ricordare il futuro che non si avrà."
A prima vista può sembrare esagerato dire "la più grande" ma è praticamente impossibile trovare una sofferenza che non origini da questa.
Ci fa soffrire tutto quello che è diverso da uno stato di non sofferenza simile a ciò che abbiamo già provato. Potremmo anche accedere a stati ancor migliori, ma finchè non li assaggiamo non ci causa sofferenza non poterli avere... quindi niente ricordo.....
È un grande tema, che ne dite?
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