Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Ciò che mi rende più indigesta "la volotà dall'alto" è solo il pensare che ci sia qualcuno che governa il mio destino, il mio percorso. Insomma non essere io l'artefice.
Non solo per una forma di controllo ( pure qui!) ma perché cadrebbe ogni motivazione del mio esistere.
Se è tutto scritto, se i miei errori non possono essere evitati ed alla fine la mia anima sarà esattamente evoluta nella maniera scritta... che senso ha??
Il mio lavoro, qui ed altrove, non avrebbe motivazione, come la mia vita stessa...
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Teoricamente, se ho ben capito, si può aderire o meno alla Volontà proveniente dall'Alto, è il discorso che si faceva in qualche 3d sulla differenza tra destino e Provvidenza, si può aderire ad uno o all'altro, siamo noi che scegliamo.
Solo non sempre è facile capire davvero la Volontà dell'Alto cosa ci indica, se siamo noi che interpretiamo male, se alcune sofferenze sono "utili" e mandate apposta per il nostro bene o se sono solo il frutto di sbagli autoprovocati ecc
Comunque dal poco che ho letto queste Tradizioni monastiche dovrebbero avere una qualche utilità anche per chi monaco non è, magari già riuscire ad ottenre dei momenti di quiete e di silenzio(a breve ,se riesco, 3d sul silenzio
) sarebbe proficuo per scendere meglio dentro noi stessi, capirci un pò di più.
Purtroppo , ripeto , quando arriva la parte nella quale dovremmo rimetterci totalmente e completamente alla Provvidenza , è come se mi irrigidissi, non sono ancora convinto appieno.