Mi avete dato diverse idee interessanti.
Ho avuto l'impressione però di aver spiegato male il tutto. La vasca era una specie di cassetta di legno con dentro sabbia. Era piena di serpenti e il bambino in un angolo giocava. Non c'era acqua. Il bambino viene attaccato ma i denti del serpente non affondano e l'attacco è una sola volta. Infine lo prendo in braccio e lo porto al centro antivelini chiedendo al mio ragazzo di accompagnarmi. Ce lo porto io quindi.
Il serpente è anche conoscenza.
Il fatto è che non è un male accertare le proprie percezioni e forse questo è uno dei messaggi.
Ci devo riflettere ancora.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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