Effettivamente si tende sempre ad avere una raffigurazione concettuale dei fenomeni, ed in casi come questi può essere fuorviante, ci si immagina come parti separate o come se avessimo un piccoloesserino dentro da risvegliare ecc non a caso poi chi vaavanti nell'evoluzione dice che molte cose non possono essere comunicate con le parole, sono indescrivibili.
Teoricamente l'effetto a livello "psicologico" della preghiera potrebbe essere lo stesso sia che mi rivolga a DIo sia che mi rivolga al citofono di casa, solo che poi , presumo, rivolgendomi al citofono nonsuccede più nulla, mentre rivolgendomi a Dio , a qualche Santo ecc "qualcosina" in più potrebbe anche accadere , o sbaglio?
Alla fine io prego più che altro per chiedere, per implorare anzi, e la cosa è alquanto curiosa nel senso che ti pare che in ALto non sanno cosa mi serve? ed allora la preghiera potrebbe servire per raccogliermi in me stesso, e nel silenzio potrebbe arrivarmi qualche intuizione o breve illuminazione forse, in virtù di una maggiore connessione con l'Alto che però non è in Alto davvero o con qualcosa/qualcuno di cui io però già faccio parte, o per ottenere un'estasi e contemporaneamente un'entasi