Siamo in esoterismo e parlare di ciò che è corretto o meno mi suona molto filosofico....
Concordo con te Astral quando dici che giudichiamo ciò che ci urta in noi, anche perché vediamo solo ciò che conosciamo e conosciamo perché ce l'abbiamo.
Se non conosciamo una cosa come potremmo vederla negli altri?
Poi il nostro percorso ci permette di conoscere e vedere senza giudicare, come uno scienziato, il famoso discernimento che nello stesso tempo ti permette di auto-osservarti e giudicarti...
Suona un po' un controsenso, se mi auto-analizzo (mi giudico) va bene, se giudico gli altri no...
Forse bisognerebbe dire che è corretto il giudizio costruttivo (vedere ciò che ci urta negli altri per lavorare su di noi) ed è scorretto il giudizio distruttivo che in sostanza è la critica, le maldicenze..
Forse, perché poi il giudizio costruttivo esiste?
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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