Citazione:
Originalmente inviato da Edera
Si parlava del fondo depressivo e del tentativo che l'uomo può fare per uscirne. Intendevo che per quanto a un certo punto ci si possa sentire paralizzati, sfiniti, senza via d'uscita ecc.. Si può sempre decidere di usare la Volontà. Forse non basta per prendere la direzione giusta, per saltare fuori dalla depressione, per scegliere il compagno più adatto, il lavoro che fa per noi ecc ecc.. Pone solamente una forza contraria a quella che tenta di schiacciarci. L'importante credo sia questo, fare più resistenza possibile, con le armi che si possiedono.
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Volonta' , ok ma prima in termini logici e temporali c'e' conoscenza e comprensione di se' e delle cose in senso piu lato .
Non puoi avere volonta' se non c'e' una motivazione che nasce da un atteggiamento diverso che a sua volta anch'esso proviene dalla conoscenza /comprensone .
Altra resistenza alla depressione e' la fede in qualcosa di piu' grande e di estraneo a noi , per chi ce l'ha.
Altrimenti quella volonta' non e' feconda , e' la volonta' dei tristi e degli ostinati , non e' la volonta' felice di chi sa dove deve andare e soprattutto non dura .
E se e' cosi' , domando , attraverso cosa si deve passare per comprendere e conoscere se stessi ?