Io faccio il mio solito discorso sconnesso, confido nella vostra comprensione
Raramente mi è capitato di vedere un interprete della musica, uno però l'ho visto, una sera in piazza, al piano...cantava senza parole, sembravano lamenti...in effetti quasi tutti quelli che mi stavano intorno hanno cominciato a deridere quel magico cantore ripetendo i suoi "lamenti" a mò di canzonatorio...ma...quell'uomo evocava stati d'animo con la sua voce, il suo timbro modulato provocava un trasporto incredibile...la sua stessa espressione era viscerale, quel canto partiva dallo "stomaco" e usciva carico, potente e coinvolgente...passione pura proveniente da ogni sua fbra, tutto se stesso era convogliato in quei vocalizzi, purtroppo non apprezzati dal pubblico
Sono d'accordo con gli stati d'animo interni che collimano con la musica...quante volte scegliamo un autore piuttosto che un altro, perchè in quel momento dall'interno sentiamo una voce che ci chiede
quel tipo di vibrazione piuttosto che un'altra?