Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Anche no, nel senso che adesso poco importa se il salto è avvenuto subito alla partenza, 5 metri o 5 km dopo o 3 metri prima dell'arrivo.
Io propenderei più per un salto diretto partenza-traguardo e per un periodo lungo-> velocità-normale-meno- 5metri per la "frenata".
Ora non so come mettertela in maniera comprensibile, ma con l'osservazione (ed anche con la sperimentazione) a volte ci riesce più facile lavorare su grandezze più alte che su quelle più piccole, alla fine l'approssimazione è la stessa o molto simile ma dal nostro punto di vista cambia parecchio, nel senso che riusciamo più a trovare la prospettiva.
Per analogia è come quando ti dicono che l'intervento al laser per la vista riesce meglio su chi ha grossi deficit, non so se rende l'idea.
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Niente, non capisco quello che hai detto se non in minima parte.
Ad esempio non capisco perchè dici che non ha importanza quando/dove è avvenuto il salto. Io lo ponevo all'inizio perchè lo correlavo all'emissione energetica che ha prodotto l'evento.
Pensavo anch'io ad un salto diretto partenza-traguardo... ma quale sarebbe il traguardo? Non certo il Gran Sasso (o si?) dato che poi i neutrini (e tutte le altre particelle) hanno proseguito... lì c'era semplicemente il rilevatore (che ok, è un traguardo relativo all'osservazione, ma così complichiamo parecchio).
Dal mio punto di vista il salto diretto è proporzionale alla "piegatura" dello spazio la quale lo è all'energia (o densità di energia nel punto di apertura).
Quello che proprio non riesco a decifrare è la tua formula
"un periodo lungo-> velocità-normale-meno- 5metri per la "frenata""
Puoi spiegare meglio?