Discussione: Divinita' e Daimon
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Vecchio 11-11-2011, 10.55.20   #122
diamantea
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Se ben ricordo, una volta in qualche discussione mi pare Uno abbia detto che l'età mentale non corrisponde all'età cronologica, e l'uomo medio si ferma ad un'età poco più dell'adolescenza, entro i 24 anni più o meno, se sbaglio correggetemi.
L'età cronologica cresce ma non quella mentale, la cosapevolezza si ferma ad un livello basso.
Potrebbe corrispondere con quello che afferma Gurdjieff, quando parla di essenza giovane, da qui la necessità di costruire i vari strati di personalità per sopravvivere.
Tutto questo preambolo per agganciarmi alla figura di Perseo, personaggio di un'età adulta, al confronto con Dioniso in età adolescenziale.
Perseo è chiamato anch'esso nel suo percorso iniziatico ma resta ancorato ai pregiudizi, alla regole, alla morale della città e non può vincere contro gli istinti liberi del dio.
E' in risalto la cristallizzazione della personalità di Perseo che non riesce a sganciarsi dalla città nel confronto con la foresta per quel che simbolicamente rappresentano.
L'uomo civilizzato, strutturato, di città a confronto con l'aspetto più istintivo e meno strutturato del giovane Dioniso.

Sembrerebbe che la foresta/inconscio sia più forte della città/conscio.
Dioniso conosce entrambe, mentre Perseo conosce solo la città/conscio. Dioniso porta nella foresta il nemico dove è più sicuro di vincere.
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