L'espressione della tizia mi metteva a disagio.
Ieri, non sono sicura che centri ormai le sicurezze non so più dove abitino
, mi sono vista, ad esempio in acsa, ogni volta che qualcuno, a cui voglio bene, ha/aveva la faccia scura, la fronte corrugata, chi dava l'idea di essere triste o stare per arrabbiarsi o dopo essersi arrabbiato, andare verso di lui a consolarlo o a cercare d farlo ridere o di distrarlo distoglierlo dall'avere quel piglio...lo faccio regolarmente e questo perchè mi mette ansia, mi sale una paura immotivata, paura che possa succedere qualcosa id brutto, qualcosa che porta guai
Anche da bambina facevo questa cosa me la ricordo bene, entravo nelle discussioni famigliari per sedarle perchè mi creavano lo stesso stato d'animo e cercavo di trovare il modo per mediare per mitgare per evitare di sentirmi a disagio e di entrare in ansia e di provare quella sensazione di : chissà cosa succede adesso! Devo fare qualcosa per evitarlo, mi scatta id evo fare qualcsoa devo impedire che....ma non so cosa c'è dietro quel che. Quel primo "che" non lo ricordo
Ma ci baderò ancora e vedrò se sale qualcosa
Comunque credo che sia sempre los tesso conflitto bambina abbandonata madre iperprottettiva ma diverso