Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Non sbagli, questa è un invenzione moderna e postuma su cui ci mangiano per un sacco di corsi e seminari.
Sul libro invece debbo dire sotto la trama romanzata nasconde interessanti stimoli e idee da cogliere. Come tutti i suoi libri (ma non solo i suoi) non può essere "tradotto", nel senso di interpretazione precotta. Va sperimentato.
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Riguardo alla Quarta via, paradossalmente sembra che ciò che riusciamo a comprendere lo dobbiamo più ad Ouspensky che a Gurdjieff.
Come se il Maestro abbia nascosto il tesoro più in profondità del discepolo.
Gurdjeff complica, infatti, volutamente un ingresso facilitato alle sue idee.
E' la sperimentazione dei suoi metodi (contro gli automatismi) applicata ai limiti manifesti del supporto letterario.
Basta iniziare a leggere i Racconti di Belzebù al suo piccolo nipote per scoprire l'originalità del metodo ed il conseguente travaglio generato da G. nel lettore che abbia, poi, la costanza di arrivare sino alla fine del libro.