Citazione:
Originalmente inviato da Fufi
Secondo me non è vero che I racconti sia un libro per 'mentaloni' dal momento che tocca ogni lettore in modo diverso.
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Concordo. Anzi, un mentalone che lo affronti con la mente non può uscirne che sconfitto... e così un sentimentalone con la pancia e via andare.
All'inizio del libro, ovviamente, ci ho provato anch'io... poi le incongruenze del mio personale dizionario Gurdjeff-umano erano tante e tali che l'ho mandato a quel paese e me lo sono sparato senza pensarci, lasciando che ogni termine si depositi in me un po' alla volta man mano che veniva menzionato e se si creava un significato preciso bon, altrimenti cicce.
Risultato: me lo sono goduto da matti, arrivando a sganasciarmi dal ridere su certi passaggi che descrivevano il comportamento umano "visto da fuori" e in cui riconoscevo e mi riconoscevo in modo talmente tragico da diventare spassoso (se ti ci arrendi).
Certo, prima avevo letto tutto Ouspenski... chissà come sarebbe andata se l'avessi letto "vergine". Probabilmente, conoscendo come ero, l'avrei presto abbandonato, però in realtà non lo saprò mai.