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Originalmente inviato da luke
Ma se sogno situazioni praticamente reali e faccio il confronto tra queste e qeulle speculari che vivo e come le vivo, la differenza, la sensazione di anestesia emotiva è più forte, poi però come sto vedendo riccapitolando le emozioni ci sono e restano bloccate da qualche parte, non essendo state colte e gestite subito, o avendone potuto cogliere solo una parte....
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Come suggerito riporto qui questa parte per poterla eventualmente ampliare....
Per riassumere, quando faccio dei sogni realistici, con situazioni normali di vita quotidiana, noto che il vissuto emotivo nel sogno è più forte e intenso rispetto a ciò che poi provo nella realtà in situazioni identiche.
Da una parte la cosa potrebbe sembrare positiva, in caso di emozioni "brutte", perchè attenua il dolore, ma in realtà , oltre a vivere attenuate anche le emozioni belle, ci impedisce di gestire subito la botta emotiva nel suo complesso, e ce la ritroviamo in buona parte dentro di noi per anni a far danni o comunque a non consentirci una libertà di manovra decisiva, con necessità poi di ricapitolazioni selvagge
Eppure io mi son sempre considerato un tipo emotivo, sensibile e poi mi ritrovo sto pòpò di roba ancora da smaltire?
Evidentemente più che tanto emotivo sono scarsamente in grado di reggere e tenere un'emozione e quelle scariche che sento sono solo una piccola parte di esse , quella che non so reggere e scarico, il resto si blocca da qualche parte, anche a livello fisico, infatti ho sentito che in alcune scuole di recitazione quando fanno svolgere particolari esercizi fisici, la gente scoppia a piangere o a ridere all'improvviso, come se dei movimenti "strani" andassero a far scoppiare bolle emotive depositate da anni in qualche parte.