Citazione:
Originalmente inviato da Astral
OT
E' questo concetto che digerisco poco, perchè cozza con qualsiasi forma di arte, che è espressione anche emotiva. Nel canto e a teatro c'è proprio l'espressione e la comunicazione emotiva.
Non interessa quante emozioni hai dentro, ma quelle che riesci a tirare fuori e a trasmettere agli altri.
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Citazione:
Originalmente inviato da luke
Però oltre che trasmettere bisogna anche vedere quelle che siamo in grado di suscitare...
Se io sono arrabbiato a trasmettere rabbia non ci vuole molto...
ma se volessi suscitarti, provocarti rabbia o altra emozione in modo per te utile e costruttivo sarebbe più difficile, più da "saggio"...
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Aggiungo anche questi altri due post....
Il fatto è che siamo abituati , in genere, a reprimere o esternare le emozioni, cose non così diverse in fondo in fondo, che immaginare altre modalità di rapportarsi ad esse sembra impossibile...
Di base capita qualcosa, immediatamente scatta l'emozione, si sopporta finchè si può, di solito la soglia è molto bassa che manco ci accorgiamo della fase "sopportazione", e poi o si reprime o si butta fuori a seconda delle proprie caratteristiche , abitudini, contesti....
Distaccarci permette di essere comunque un minimo presenti si vive quella emozione e si è consapevoli di farlo, non stiamo come un mulo a testa bassa e coi paraocchi rispetto ad essa.
Più si è in grado di reggerla più credo si possa sfruttare l'energia pura dell'emozione stessa, ed anche se all'inizio sempbra il contario, alla lunga si risparmiano energie e non ci svuotiamo ogni volta.
Il saggio distaccato non è uno a-emotivo, tutt'altro...non si preoccupa o non è costretto a manifestare emozioni a riepetizione come un megafono, si interessa, almeno credo, di cosa è in grado di suscitare negli altri, in modo per loro utile...