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Originalmente inviato da RedWitch
Per analisi intendo la ricerca meticolosa delle cause ad esempio di una paura, di una fobia, o visto che se ne sta parlando altrove, di un nodo. Mi è capitato a volte di cercare di andare a ritroso, per ritrovare il primo episodio che ha generato una paura, ma anche quando ci sono riuscita ( o mi è solo sembrato?) , questo non mi è servito a gestire la paura.. perchè manca/va sempre qualcosa.
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Per come sento manca la conclusione della cosa, al copia del masterizatore che dopo aver finito ripassa sopra per verifica. Ci sono tutti i pezzi sul tavolo.. l'analisi ha portato a partizionare per benino l'evento in singoli meccanismi e momenti e magari anche visionari i piccoli io, magari viene anche finito di comporre il puzzle... ma manca che il puzzle venga definitivamente scomposto e archiviato. Come un Mandala che romanticamente viene portato via da un sol colpo.
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Originalmente inviato da dafne
Ecco magari ho intorcolato ancora di più ma sono nuova alla ricapitolazione ed è piuttosto difficile perchè c'è un forte conflitto interno tra il desiderio razionale di risolvere e il bisogno inconscio feroce di non sentire.
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QUesta potremmo espanderla. Possiamo analizzare e spaccare il capello in quattro anche di una emozione che proviamo, scovando meccanismi, scovando eventi nel passato ecc ecc... siamo sempre però costretti a realzionarci con l'esterno e in maniera razionale o mentale. Ho l'impressione che la mente in qualche modo nell'analisi fa da filtro tra l'ambiente esterno a noi e l'essenza di noi. Una sorta di barriera...
Sono d'accordo quando dici che l'analisi è necessaria quando ci serve di fare ordine nel chiacchiericcio e caos della mente che proietta un disastro di cose fuori. E' anche urgente quando si cerca di non farsi tirare da una parte all'altra da tutte le nostre ragioni.. che spesso sono opposte. Poi però penso che è necessario avvicinarsi il più possibile al silenzio. QUesto per sfruttare al massimo le potenzialità di una e dell'altra.
Non ritengo però che le due strade vadana comunque praticate propedeuticamente insieme.
Una delle diffenze che vedo tra le due è che l'analisi è un gran chiecchierare, mentre la ricapitolazione si avvicina al silenzio, siamo solo noi.
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Originalmente inviato da Ray
Ok, allora quale? Perchè la chiami analisi? Dove si fa, in forum? Spiegheresti meglio di cosa si tratta? Per la ricapitolazione è chiaro a cosa ti riferisci, ma l'altro termine di paragone a me non lo è per niente.
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Il dove potrebbe essere anche appesi con le dita di un piede ad una sequoia se ci è congeniale.
La chiamo analisi perchè di analizzare gli eventi in relazioni a noi stessi e viceversa si tratta.