Citazione:
Originalmente inviato da webetina
Gli psicofarmaci per me vanno usati come gli antibiotici, cioè quasi mai tranne nei casi dove salvano la vita. Ne ho fatto uso per trenta gg più quindici a metà dose per regolarizzare il sonno dopo che mi stavo fregando l'articolazione del braccio con cui usavo dei macchinari, senza tono muscolare a causa dell'insonnia. Dormii senza problemi per quattro anni(non di seguito), e ho benedetto quelle pillole, ma ti ricordo che sono sostanze tossiche, danno assuefazione; nei ragazzi posso rallentare la crescita, vedi epilessia.
Io ho sempre preferito sopportare periodicamente l'insonnia ma sto lontana dai psicofarmaci pur non godendo dei benefici dei vari prodotti da banco come infusi, melatonina e roba simile. Se serve all'occasione che non trova altra soluzione va bene, ma mi meraviglio che tu lo abbia detto, che cosa mai avrai letto...
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quindi mi confermi che esiste la diffidenza.
"sono sostanze tossiche" praticamente tutti i medicinali. poi magari la definizione di "tossico" è un casino, ma in linea di massima penso si possa affermare.
sull'assuefazione: sempre? in qualsiasi dosaggio e posologia? in qualsiasi organismo? tutte le molecole?
e anche fosse: la medicina è un rapporto costo beneficio: le gocce per il glaucoma hanno altri effetti, e le prendi a vita, ma il beneficio è mantenere la vista. la decisione sul rapporto costo/beneficio spetta al medico e al paziente insieme. io continuo a non spiegarmi cos'abbiano di brutto questi psicofarmaci, oltre alla tendenza ignorante (non tua, che li hai usati e parli a ragion veduta) a considerare la sofferenza mentale simbolo di debolezza, insomma quelli con le palle mica prendono psicofarmaci, quelli sono per i deboli, quelli con le palle risolvono, sopportano, ricapitolano.