Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Questo non dovresti neanche scriverlo.
Non dovresti scriverlo per un discorso legal-fiscale e per un discorso di impostazione mentale.
Di solito chi fa questi discorsi non inizia mai e se inizia anche se poi arriva a mettersi in regola non farà mai successoni. Se non ci credi tu (tu nel senso di tua sorella o chi altri) per primo da buttarti, con testa ma buttarti, lascia perdere e fai il dipendente.
Il discorso del partime, se è limitato adesso per studiare ok (ma allora è meglio aspettare di finire gli impegni e iniziare per bene) altrimenti un'attività non si può mettere su con l'idea di lavorare partime a meno che non sia un dopolavoro e avere già altro impiego
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Capisco, il tuo discorso ma conosco troppe persone che hanno aperto e richiuso la partita iva, rimettendoci, e di certo non penso che non credevano in loro stesse, anzi. Direi piuttosto che non è un periodo per gli investimenti ad occhi chiusi, ma piuttosto uno apre una posizione se ha delle certezze, ma vale anche per il dipendente, vado a lavorare se c'è un ritorno economico o di esperienza.
Quanto al discorso economico-legale, sappiamo benissimo che l'Italia si fonda sul lavoro nero, che sicuramente permette si sopravvivere piuttosto che l'assenza di una occupazione, e che se non fosse per esso, il tasso di disoccupazione sarebbe molto più alto.
In ogni caso ,un professionista deve aprirsi una partita iva, non può lavorare a nero, io però consigliavo magari di iniziare prima a spargere la voce, farsi un pacchetto teorico di clienti e poi aprire partita iva.
Si l'imprenditore è un attività di rischio, però eviterei la parte che uno si butta dal ponte d'Ariccia, perchè non riesce a trovare i clienti per altri centri estetici o per altre estetiste "abusive"
Comunque si... ritorniamo alla mia perplessità di prima, a mio avviso lei non ha la mentalità dell'imprenditore.