Discussione: Immortalità
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Vecchio 23-02-2006, 21.59.20   #27
Kael
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Originalmente inviato da jezebelius
Fermandomi al corpo astrale, e cercando di capirci di più, questo non viene anche detto corpo emozionale?
pertanto le emozioni in un certo senso potrebbero essere " quantificate" ma al contempo possono non essere definite immortali?
Prendendo in considerazione gli insegnamenti orientali, vediamo che il secondo corpo, o corpo astrale, è il corpo dei sentimenti e delle emozioni. E’ il corpo rappresentato dal cavallo, che "tira avanti la carrozza nel mondo fisico".
Se questo cavallo non è ancora diventato adulto ed è rimasto puledro, non riuscirà mai a trainare la pesante carrozza, che resterà pertanto ferma in mezzo alla strada a farsi schiacciare in balia di tutto ciò che le sfreccia intorno. Allo stesso modo, il cocchiere (pensiero) ha il controllo sul cavallo, lo guida, sotto gli ordini del padrone (Io, Coscienza, Volontà).
A questo proposito occorre dire che non basta però avere questi 4 corpi sviluppati, ma devono anche avere le giuste relazioni fra loro. Ossia, il cavallo, per quanto adulto e forte, non trainerà mai la carrozza se essa non è predisposta ad avere delle staffe a cui legarlo; il cocchiere, per quanto esperto, non potrà mai guidare il cavallo, se esso non ha le redini con cui domarlo; e il padrone non potrà mai dare ordini al cocchiere circa la direzione in cui andare, se quest’ultimo è sordo o se non comprende la sua lingua.

Ora, tornando al corpo astrale, possiamo dire che si raggiunge il pieno controllo su di un corpo soltanto quando si sviluppa quello successivo. Ossia con la nascita del corpo astrale nell’uomo si raggiunge il controllo del corpo fisico, ma per avere il controllo anche sulle emozioni e sentimenti, bisogna sviluppare il pensiero (cocchiere che guida il cavallo)
Questo cosa significa?
Che nell’uomo ordinario, sprovvisto di corpo astrale, l’unico corpo attivo è il corpo fisico. Gli altri 3 corpi, embrionali, sono passivi. Analizziamo ora, prestando molta attenzione, la differenza fra un uomo di questo tipo e un uomo con tutti e 4 i corpi sviluppati.

Uomo ordinario: il corpo fisico, attivo rispetto agli altri corpi, riceve le spinte cui è sottoposto stando fermo in mezzo alla strada, e queste determinano il nascere di un certo tipo di emozioni. A loro volta, questi stati d’animo, determinano dei pensieri meccanici. Pensieri che non è stato l’Io a generare attivamente, ma che si trova costretto a “subire” passivamente.
Come si può vedere, tutto è accidentale in questo tipo di uomo, tutto dipende dall’accidente che, essendo esterno, non si può controllare. Non si può prevedere che genere di colpo si riceverà stando fermi in mezzo alla strada.

Uomo con i 4 corpi sviluppati: il corpo causale, l’Io, è diventato attivo e ha sottomesso gli altri corpi a se stesso, ed è ora libero di dirigere la Coscienza e la Volontà nel pensiero, che a sua volta comanderà le emozioni che spingeranno poi il corpo fisico.

Per quanto questi due tipi di uomo si rassomiglino, in quanto entrambi capaci di provare sentimenti ed emozioni, notiamo che in essi il procedere è del tutto inverso.

Nell’uomo ordinario tutto è condizionato. L’Io è intrappolato all’interno di una carrozza che lo porta a caso. E’ il corpo fisico ad essere attivo e a determinare le reazioni negli altri corpi.
Esempio, scena classica: due uomini discutono. Ad un tratto, uno dei due offende l’altro, e questo genera istantaneamente un’emozione in quella persona… (il cavallo non è stato fatto partire dalle redini del cocchiere ma da una pacca ricevuta da un estraneo). Arrabbiato, quest’uomo inizia a “subire” tutta una serie di pensieri: “quest’uomo è un cafone, un maleducato, vorrei mettergli le mani addosso, ma che mondo è questo? etc” perdendo del tutto di vista il motivo della loro discussione (il cocchiere non guida più ascoltando gli ordini del padrone ma fa di testa sua). Infine, questi pensieri continueranno per tutta la giornata e forse anche per giorni, andando a condizionare tutta la sua vita. Quella sera magari, tornando a casa, quell’uomo non potrà salutare con affetto la sua bambina perché ancora “alterato” da quello che gli è successo prima…(il padrone non ha più alcun controllo sulla carrozza).

Nell’uomo con i 4 corpi sviluppati, invece, tutto condiziona. E’ l’Io ad essere attivo e a determinare le azioni degli altri corpi.

Nel primo caso quindi, l’uomo reagisce. Nel secondo caso, l’uomo agisce.

Nel disegno vediamo, in alto, un corpo fisico attivo che condiziona gli altri corpi sottili. Sotto invece è il corpo causale ad essere attivo, e sottomette secondo Volontà gli altri 3 corpi.



Iniziamo a comprendere ora perché, per l’uomo che è attivo solamente nel corpo fisico, alla morte del corpo fisico per lui non ci saranno altre possibilità di esistenza dopo la morte. I corpi sottili, ad esso sottomessi, moriranno con lui.

Continua…
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