Michael Talbot è stato un giornalista e scrittore scientifico, nel senso che ha fatto ricerche mediante letture e interviste, osservazione di filmati ecc… ma non è mai stato protagonista di esperienze che esulassero dalla “norma”, se non un uscita dal corpo spontanea e alcune percezioni sottili in giovane età. Ha scritto “Tutto è uno” un libro in cui spiega la teoria della realtà che chiarisce le capacità paranormali della mente e le ultime frontiere della fisica. Riprende le ipotesi di due eminenti scienziati, Bohm e Pribram, secondo cui l’universo è un gigantesco ologramma e il cervello è un ologramma celato in un mondo olografico. Questo modo di vedere e considerare l’universo è stato ripreso dopo di loro da altri scienzati che hanno approcciato questo schema dell’ologramma come unico modo “ragionevole” per spiegare alcuni “misteri” della vita. Quindi certe possibilità che prima erano considerate fantasie o superstizioni (tipo la telepatia, la precognizione ecc) hanno assunto un altro valore: quello della
norma non conosciuta. A proposito dei punti di incontro tra Scienza e Spiritualità... è già qualcosa no?