Discussione: Immortalitą
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Vecchio 21-03-2006, 12.57.25   #31
Kael
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Stavo pensando che il Movimento di Creazione, è particolarmente attinente al discorso che stiamo qua affrontando. Lo cito direttamente per chi non lo avesse letto:

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
La denominazione Microcosmo e Macrocosmo è spesso usata a fini concettuali, per capire il rapporto fra l'Uomo e l'Universo, ma i "Cosmi" sono ben più di due... Potremmo prenderli in considerazione secondo questo rapporto: "da zero all'infinito"... ossia quando un Cosmo arriva all'infinito, ne comincia un altro, di cui il Cosmo precedente rappresenta lo zero, ossia un punto.

Riprendendo in parte la discussione in Geometria Sacra, e osservando il movimento che genera l'Universo, torniamo a riconsiderarlo sotto questa nuova ottica:
Il punto, muovendosi in una direzione, genera la retta, costituita da infiniti punti.
La retta, a sua volta, muovendosi lateralmente, ossia quando ogni suo singolo punto genera una retta perpendicolare, forma il piano, costituito da infinite rette.
Il piano infine, muovendosi in profondità, ossia quando ogni punto di ogni retta genera altre rette, forma il solido a 3 dimensioni, costituito da infiniti piani.

Punto, retta, piano e solido, sono 4 Cosmi (o Dimensioni) differenti, di cui il Cosmo direttamente superiore rappresenta l'infinito e il Cosmo direttamente inferiore lo zero.
Ora ovviamente, appare la difficoltà di "immaginare" come andare avanti in questo movimento...e questo perchè nessun Cosmo può "capire" il Cosmo successivo... Ma, tenendo in considerazione il fatto che il rapporto fra i Cosmi è sempre lo stesso, ad ogni livello, e cioè il rapporto "da zero all'infinito", proviamo, arrivati all'Uomo a 3 Dimensioni, a ri-considerarlo come Microcosmo, ossia come il Cosmo più piccolo, il punto:

L'uomo, muovendosi in una direzione, genera la retta, ossia le scelte e le decisioni che ha compiuto nell'arco della sua vita.
Questa vita, formata dalle scelte compiute dall'uomo, muovendosi lateralmente forma il "piano delle possibilità", ossia tutte le differenti alternative che l'uomo, ipoteticamente, avrebbe potuto avere.
Infine, questo "piano delle possibilità", muovendosi in profondità, forma il "solido dell'eternità", ossia quando tutte le possibili e immaginabili scelte non sono più solo ipotetiche, ma realmente compiute...

E in questo modo, anche se magari molto alla lontana, si può "intuire" come il Tempo, seppur esista veramente, possa essere "aggirato"... Per l'uomo che si muove solo sulla retta (la sua vita) il Tempo esiste e lo sottomette... Per l'Uomo che si muove anche sul piano a due Dimensioni invece, il Tempo esiste comunque ma non lo sottomette più, perchè vi saranno infinite possibilità in qualunque momento... all'Uomo basterà quindi cambiare fra le infinite rette di cui è composto il piano, per trovare infiniti momenti di azione...

Ok, non è chiaro... ma quello che intendevo dire è che ogni singolo Cosmo (l'atomo, l'uomo, i pianeti, etc...), considerandosi Micro, ha la possibilità di compiere questi tre Movimenti, per arrivare al Macro...
Vorrei che ora paragonassimo queste 4 Dimensioni ai 4 Corpi, intendendoli come 4 "Dimensioni dell'Essere": il corpo fisico è il punto, il corpo astrale la retta, il corpo mentale il piano, il corpo causale il solido.

Se l'uomo dunque nel suo corpo fisico non è altro che un punto nell'Universo, ecco che esso "diventa" retta grazie alle emozioni. Sono proprio esse (il cavallo) che trainano i veicoli fisici, e non permettono in questo modo la staticità nell'Universo, per un discorso di attrazione e repulsione... lo dice la parola stessa: e-mozioni.
L'uomo divenuto retta a questo punto si muove grazie alla mente, "immaginando" e formando cioè il "piano delle possibilità". Il corpo mentale gli serve a concepire tutte le possibili alternative derivanti da ogni singola scelta.
Infine, l'uomo nel suo corpo mentale si muove divenendo il "solido dell'eternità" grazie al corpo causale ("solido" comunque è un termine improprio, sarebbe più corretto chiamarlo "spazio" dell'eternità, in quanto il piano è infinito e genera uno spazio non delimitato... ossia l'Universo stesso). L'Io compie deliberatamente qualsiasi scelta possibile e immaginabile. L'Io diventa onniscente, ossia Egli è il Tutto stesso, l'Universo, l'Uno.

Un Tutto che il punto invece può sperimentare in uno e uno solo stato d'Essere per volta, spostandosi continuamente di punto in punto... ecco la Legge del Tempo! Il punto può muoversi all'interno dello spazio dell'eternità in qualsivoglia direzione, su qualsiasi retta, ma in quanto punto egli ricoprirà sempre e solo lo spazio di punto... Questo spiega anche bene perchè per l'uomo ordinario è facile illudersi di possedere i corpi sottili sviluppati... in quanto il punto può credere di rassomigliare all'Universo poichè può ricoprire i suoi stessi spazi. Ma uno solo per volta...

Solo quando esso diventa retta entra in una nuova Dimensione dell'Essere. Ora egli è un insieme infinito di punti allo stesso tempo, egli è insieme caldo, freddo, tiepido e tutte le sfumature intermedie, che invece il punto deve sperimentare una per volta. E questo via via fino allo Spazio-Tempo dell'Eternità, in cui l'Io è Uno solo, inscindibile, che Tutto comprende e da Tutto è compreso.

Ecco quindi il discorso sulle Leggi. Il punto è la parte più piccola, infinitesimale, quella che però ha anche più possibilità di movimento. Questa facilità di movimento del punto comporta tutta una serie di Leggi che lo controllino attentamente e severamente, affinchè il sistema resti in equilibrio perfetto. Già la retta ha invece una capacità di movimento più ristretta, occupando al tempo stesso più punti per volta, e questo comporta meno Leggi in quanto "più stabile per sua natura". Discorso che prosegue fino all'Assoluto... Immobile in se stesso, privo di spazi di movimento, ossia spazi vuoti in quanto Tutto, non necessita di Leggi poichè Egli stesso è l'Equilibrio perfetto delle cose.
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