Ecco una livello di spiegazione, molto sottile, di questo verso:
Onora poi i radiosi Eroi divinificati e ai daimoni sotterranei offri, secondo
il rito
Citazione:
Originalmente inviato da Ray
La ciclicità della realtà produce la possibilità (e la necessità) dei Riti.
Siccome tutti gli ambiti, ampi o ristretti che siano, sono interconnessi, la mia azione, se voglio che sia Reale (cooperazione alla Struttura) deve essere ritualizzata... ovvero valere non solo nell'ambito dove sto agendo ma in tutti. Per fare questo deve richiamare... ripetere gli atti corrispondenti (analoghi) esistenti ai livelli più alti. I riti funzionano così... sono la ripetizione e il rinnovamento di atti cosmici o promordiali o eroici o antichi o qualcosa di più grande.
Nell'Eucarestia la comuniopne cristica viene ripetuta e rinnovata... non solo ricordata. Questo la rende sacra (sacrum facere... sacrificio) e quindi reale vera. Un atto non rituale, che non richiama nulla ma vuole valere di per se è un atto che non esiste (agitarsi a vanvera), che non è dotato di realtà (sacralità)... non ha struttura perchè non vi partecipa... non è costruire, è distruggere.
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E' in questo modo che possiamo avere chiara l'idea di come sia tutto interconnesso, che i Maestri del passato, Pitagora compreso, si rifacevano a questa grande tradizione primordiale.
C'è da considerare che questa però anche si evolve nella conoscenza umana.
Resta Completa in se, ma evolve nell'uomo.
Così ad ogni ciclo si espande con maggiore chiarezza.