Oggi, al confine, una poliziotta permalosa mi ha fatto un gran favore... mentre litigavamo su ciò che io potevo "importare" in Italia (nello specifico 4 stecche di sigarette
) ecco che una sua frase mi ha aperto gli occhi... Non avevo mai badato al nesso dell'aggettivo "importante" con l'azione dell' "importare"...
Una cosa importante... è una cosa che io im-porto... ossia
porto dentro... faccio mia...
...anche qui, "im-portanza" personale... ossia porto dentro di me solo ciò che è valido, dando appunto per scontato che io sono il termine di paragone con cui giudico tutto il resto...
La cosa im-portante, è quella cosa che
merita di entrare in me...
Altrimenti, resta fuori da me...
Questo la dice lunga sul quanto, inconsciamente o meno, ognuno di noi stima se stesso come il massimo esistente... e non è certo un caso che il termine im-portanza derivi appunto dal grande ego che possediamo... (che ci possiede...)