La famiglia è la cellula che forma la società. Se in famiglia non ci si comprende e non ci si "conosce" veramente, come si può pretendere che la società funzioni?
Nella mia famiglia i miei genitori li ho "conosciuti" veramente quando sono cresciuta e sono diventata mamma anch'io.
I miei genitori, oltre che a buoni consigli, mi hanno trasmesso anche le loro ansie e i loro problemi di comunicazione, al punto che preferivo confidarmi di più con mia madre che con mio padre che mi aveva idealizzata e amava in me ciò che voleva vedere.
Ho raccontanto delle bugie anche a mia madre, per nascondere qualche scappatella... ma con il senno di poi, ora che i miei genitori non ci sono più, ho capito che non essere sinceri in famiglia "paga" e si possono evitare tanti errori per mancanza di esperienza.
Adesso che ho figli, certe volte confido a loro le mie paure non risolte per sentire come la pensano, come loro mi confidano le proprie ansie e certe volte si invertono i "ruoli", in certi momenti era come se mia figlia fosse la madre e io la figlia, è un paradosso, ma succede.
I genitori dovrebbero rivelare ai figli quali problemi hanno, se si aspettano altrettanto dai figli, altrimenti i figli cercheranno al di fuori quell'intimità di cui si vergognano in famiglia.
Ciao