Citazione:
Originalmente inviato da DanieleAsunis
Daniele significa 'il mio giudice è Dio', tesi che ho sempre snobbato perchè non corrispondente al mio sentire, soprattuto dopo il catechismo cattolico, visto che qualità in quel contesto vengono date a quel 'Dio'.
Poi, leggendo qua e là ho scoperto alcuni anni fa (aimè senza prendere appunti) che c'era uno studioso che dava una diversa traduzione alla parola, la traduceva per l'appunto così: " io sono il giudice di me "
Nn ricordo chi era lo studioso, e non so quanto attendibile fosse il suo studio, ma il mio ego faceva i salti di gioia!
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mi permetto di fornire qualche piccolo spunto sul significato di Daniele... vuoi mai che ti possa tornare utile.
Daniele viene dall'ebraico
Daniel, che è un composto di
dan "ha giudicato" e
el "Dio" (abbr. di elohim).
Anche se comunemente viene tradotto con "Dio è il mio giudice" il suo significato letterale è "Dio ha così giudicato".
E' interessante però dare un'occhiatina al termine "giudicare"... il verbo viene dal sostantivo giudice, in latino
iudex, icis... letteralmente "colui che indica il diritto". Ora, iudex iudicis è a sua volta un composto... di
ius (diritto) e
dic (indicare). Il termine ius ha però generato direttamente un verbo non composto... giuire, ormai desueto, che riprendeva un antico significato di ius (incitamento, portafortuna). La forma originale di ius è YEUS o YEWES... in latino IOVES...
questo apre a nuove possibilità interpretative, non credi?
PS: "dio è il mio giudice" e "sono il giudice di me" non sono necessariamente incompatibili...