Citazione:
Originalmente inviato da milsan
Secondo me, l'umiltà è il riconoscimento vero del proprio stato, qualunque esso sia.
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Sono sostanzialmente daccordo con questo concetto.
Ciò che Cat ha espresso, successivamente, mi pare che renda palese la determinazione.
E' vero non credo si possa " quantificare " il grado di umiltà, meno ancora " qualificare " da un'azione l'umiltà stessa.
Esternamente suppongo che sia difficile se ci si ferma al compimento dell'azione in relazione ai suoi fini; meno, invece, penetrando nell'oggettivo ovvero nella percezione che si ha di quell'azione, in funzione di se stessi.
Oggettivo dunque, lavato da tutte quelle contaminazioni di personalità che potrebbero inficiare, ad un " occhio " meno attento, la percezione. In altre parole non si è Umili esternando o compiendo un'azione caritatevole quanto invece lo si stabilisce ( e non solo da se stessi ) in relazione al punto ove quell'Essere si trova, al di la di ogni riferimento che per comodità l'umano ha bisogno di utilizzare.