E' necessaria la pratica costante e assidua, senza mai far venir meno l'attenzione, affinchè ci sia il passaggio dal secondo al terzo stato di coscienza, ossia dalla condizione ordinaria al ricordo di sé.
A quel punto, il concetto di Io non è più un fugace sentimento che l'uomo sperimenta a sprazzi e capisce solo intellettualmente, ma diviene vera e propria Comprensione del suo intero Essere.
Quando l'uomo si ricorda di sé, non può più identificarsi con altro...
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