Ci vedo analogie con Gurdjieff... per conoscere sempre il proprio intento l'uomo deve osservarsi, essendo spesso mosso da motivazioni di cui nemmeno lui è ben cosciente. Con un'osservazione attenta si trova la causa di ogni azione,e questo permette poi di "scegliere" l'intento più puro, avvicinandosi così all'impeccabilità che dovrebbe possedere ogni guerriero sulla via...